I Blur tornano dopo 12 anni con The Magic Whip, gli Oasis forse si preparano a una reunion. Il Britpop sta clamorosamente tornando di moda, così come un po' tutto ciò che riguarda i mitici anni '90. Mentre in tv impazzano 1992 e il Karaoke, in campo musicale sono ritornati i Blur di Damon Albarn, che proprio questa settimana hanno pubblicato il loro primo atteso disco da 12 anni a questa parte, The Magic Whip.
Nel frattempo gli ormai ex rivali storici del periodo d'oro del Britpop, ovvero gli Oasis, stanno preparando il loro vociferato ritorno sulle scene, previsto per il 2016. Sempre ammesso che i due litigiosi fratelli Liam e Noel Gallagher riescano a fare sul serio la pace.
In attesa di saperne di più circa la reunion degli Oasis e mentre ci gustiamo il nuovo spettacolare album dei Blur, andiamo a riscoprire tutte le band fondamentali del genere Britpop, dai Pulp ai The Verve, con una piccola sorpresa italiana che vi abbiamo riservato solo sul finale. Un tuffo nella più pura nostalgia anni '90.
Blur
Il gruppo capitanato da Damon Albarn e Graham Coxon ha dato il via al genere Britpop insieme agli Suede a partire dall'inizio degli anni '90. Da lì in poi è stato tutto un fiorire di band che mischiavano sonorità rock con ritornelli pop e facevano della britannicità la loro bandiera, dando vita a un vero e proprio fenomeno socio-culturale. Autori di dischi grandiosi come Parklife, The Great Escape e l'omonimo Blur, Albarn e soci sono ora tornati più in forma che mai con il nuovissimo The Magic Whip e per loro il tempo sembra essersi davvero fermato.
Oasis
Il gruppo più celebre dell'ondata Britpop, al punto che a metà anni '90 avevano raggiunto una popolarità pari quasi a quella dei Beatles nei 60s. Oltre a litigare tra di loro, fino alla rottura avvenuta nel 2009, i due fratelli Gallagher erano i rivali storici dei Blur, con cui hanno ingaggiato una battaglia a suon di canzoni e di dichiarazioni velenose ai giornali musicali inglesi più cool di allora, NME e Melody Maker. I Blur con Country House hanno vinto la sfida nella classifica dei singoli più venduti nel Regno Unito contro Roll With It, ma gli Oasis si sono presi la rivincita con il successo mondiale dell'album (What the Story) Morning Glory? e di canzoni come Wonderwall, Don't Look Back in Anger e Champagne Supernova. E nel 2016, forse invidiosi della reunion dei Blur, con cui ormai pare abbiano fatto pace, potrebbero tornare anche loro in campo.
The Verve
Dopo una manciata di dischi amati più dalla critica che dal pubblico, i The Verve sono diventati famosi in tutto il mondo grazie a una canzone, Bitter Sweet Symphony, e anche al video che l'accompagna, in cui il cantante Richard Ashcroft prende a spallate tutti quelli che incontra sul suo cammino.
Placebo
I Placebo di Brian Molko rappresentavano il lato del Britpop più vicino al grunge e all'alternative rock che in quel periodo arrivavano dall'altra parte dell'Oceano, senza dimenticare un tocco di glam in stile David Bowie.
Travis
Sul finire degli anni '90, gli scozzesi Travis con il fortunato album The Man Who hanno raccolto gli ultimi frutti del genere e hanno inoltre aperto la strada alla musica cosiddetta Post-Britpop di band come Coldplay, Keane e Snow Patrol.
Supergrass
I tre Supergrass hanno confezionato una serie di ottimi dischi rock'n'roll capaci di aggiornare la tradizione britannica di Rolling Stones e Beatles. Per il grande pubblico, comunque, il loro nome sarà sempre legato più che altro al loro maggiore successo, Alright, un pezzo così frizzante da essere la colonna sonora perfetta di ogni estate, non solo di quelle degli anni '90.
Kula Shaker
Fortemente influenzati dai Beatles e dalle sonorità indiane, i Kula Shaker facevano parte della seconda ondata del Britpop, quella che si è trovata le porte del successo spalancate da Oasis e Blur. Ai tempi del disco d'esordio K erano parecchio popolari pure in Italia, tanto da proporre la loro hit Tattva anche al Festival di Sanremo 1997.
Pulp
Più celebri in patria che dalle nostre parti, i Pulp capitanati da Jarvis Cocker hanno rappresentato l'anima più ricercata e ?intellettualoide? del genere Britpop. Pur non raggiungendo i livelli di popolarità di massa di Oasis e Blur, sono comunque riusciti a confezionare almeno un paio di hit storiche: Common People e Disco 2000.
Suede
Accanto ai Blur, i Suede di Brett Anderson sono stati i primissimi a dar vita al fenomeno del Britpop. Con un suono e un look molto glam e androgino, i Suede si rifacevano agli Smiths e a David Bowie, ma con una personalità tutta loro. Per un periodo, purtroppo breve, sono stati davvero grandissimi.
Lùnapop
E l'Italia? A ispirarsi al suono e al look delle band Britpop degli anni '90 sono stati parecchi, da Daniele Groff che si rifaceva in maniera evidente agli Oasis, ai Super B e ai Velvet dei primi tempi che guardavano come modello di riferimento soprattutto i Blur. I più famosi erano però i Lùnapop di Cesare Cremonini, con l'enorme successo nel 1999 del loro primo e unico album ...Squérez?, un disco che potremmo definire di ?Itpop?.
Il 2 ottobre del 1995 usciva il disco di maggior successo (22 milioni di copie) dei fratelli Gallagher. Ve lo raccontiamo qui, 25 anni dopo, prendendo spunto da un vecchio antefatto accaduto a Roma...