“Cambia un uomo” di Marco Mengoni: il primo ascolto

Dal 29 ottobre inizia una nuova era per l'artista. Ecco l'analisi del nuovo singolo

Marco Mengoni  Credit: © Alvaro Beamud Cortes
29 Ottobre 2021 alle 11:08

Una delle domande ricorrenti degli ultimi mesi tra chi segue la musica italiana è stata: "Ma dov'è finito Marco Mengoni?” La risposta a quell'assenza è “Cambia un uomo”. Marco in realtà era già tornato con “Venere e Marte" e la più recente “Ma stasera” eppure è dal 29 ottobre che inizia la nuova era dell'artista.

Il brano, scritto con Daniele Magro (bravo!) e prodotto da due grandi talenti come MACE e Venerus, è un atto di libertà, il rifiuto della resa. La canzone parla di errori commessi, del desiderio di riparare il riparabile, forse dell'estremo bisogno di non chiudere una relazione importante. “Io sono questo e non ne vado fiero”. È un'umile preghiera che parla del futuro possibile (anche del futuro impossibile) ma anche delle miserie di chi, umanamente, sa di aver sbagliato ed è capace di chiedere scusa. Scusami.

"Cambia un uomo” ha fortissime radici soul, con atmosfere che ricordano anche il gospel. Ecco: avete sentito negli ultimi anni un brano pop di un noto artista italiano viaggiare su questi binari? Poco, pochissimo, quasi mai. Questo perché Marco con una presa di posizione importante sceglie di liberare la voce, non pensare alle mode, dare tutto perché il brano lo richiede, perché Marco in fondo in fondo non saprebbe fare altrimenti.

Dicevamo all'inizio che questo singolo è la migliore risposta a quell'assenza così grande. Lo è perché quel silenzio si è tramutato in un brano che ricrea in modo semplice e disarmante, essenziale ma non banale, il contatto ideale con chi lo segue. Come quegli amici che si perdono un po' per strada e quando tornano, sembra non sia passato nemmeno un attimo. Tu sei cambiato, io sono cambiato e abbiamo molto da raccontarci.

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