“Crisi di Stato” di Fedez: il primo ascolto

Dal 9 novembre, il nuovo brano dell'artista reduce dall'esperienza a X Factor

9 Dicembre 2022 alle 03:20

Fedez è un esempio di continuità incredibile: dal suo esordio a oggi ha pubblicato ogni anno singoli e canzoni nuove sperimentando spessissimo strane inedite. Su questa scia di continuità e evoluzione il 9 dicembre arriva “Crisi di Stato”, brano che dal nome sembra voler essere politico e in effetti in qualche modo lo è, ma in un senso che non riguarda i partiti e le idee di governo, ma l'espressione pubblica del suo amore e delle idee che in genere ne tengono in vita e a volte ne fanno finire qualsiasi altro. Fedez si racconta in modo personale, cantando la frase chiave "Forse ho capito che sei tutto l'amore che non ho, io sono tutti i casini che non hai”, spiegando di non sentirsi in qualche modo all'altezza dell'amare e di trovare comunque nell'altra persona l'assoluta complementarietà, l'assoluta serenità.

Il brano, con un arrangiamento ballabile e serratissimo che ricorda nello stile i più recenti trend musicali social che vedono brani di successo in versione velocizzata, riesce con profondità a farci immergere comunque nella cruda e bellissima realtà di una relazione. L'amore vero è pieno di emozioni incontrollabili, sensazioni inspiegabili fuor di metafora e naturalmente ricca di “Crisi di Stato“. Non ha niente a che vedere con le immagini sognanti Marcello Mastroianni e Sophia Loren nei loro film iconici. Anzi, il finale racconta che un altro film insieme non ci sarà più. Un finale amaro che non delegittima l'importanza e la preziosità di quelle emozioni.

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