Why Don’t We, chi sono i teen idol del momento

C'è chi li paragona agli One Direction e chi vede in loro l'inizio di una nuova era di boyband: abbiamo incontrato i cinque ragazzi americani che hanno lavorato con Ed Sheeran

Why Don't We  Credit: © Ufficio stampa
8 Giugno 2018 alle 12:32

«Facciamo quello che ci rende felici»: è questo il segreto del successo travolgente dei Why Don’t We, una giovanissima band di ragazzi americani il cui debutto nella scena musicale internazionale è il più chiacchierato dell’ultimo anno. Per la prima volta in Europa, abbiamo incontrato Jonah Marais, Corbyn Besson, Daniel Seavey, Jack Avery e Zach Herron negli studi della loro etichetta discografia, dove ad aspettarli fuori c’erano anche un nutrito gruppo di fan italiane pronte per i primi selfie con i teen-idol del momento.

«Perché non facciamo qualcosa…?» si sono chiesti i cinque ragazzi che, prima di diventare appunto i Why Don’t We, avevano già una carriera solista alle spalle e un buon seguito sui social network. «Siamo amici, prima di essere un gruppo. Tutto è nato con grande spontaneità e non sapevamo davvero cosa aspettarci. È stato tutto merito dei fan, siamo diventati una grande famiglia» raccontano gli artisti. E così, dall’ottobre 2016, non si sono più fermati: hanno pubblicato quattro EP, l’ultimo dei quali ha raggiunto la prima posizione della classifica di iTunes degli album pop («Why don’t we just»), hanno girato altrettanti videoclip musicali e registrato un tour quasi sold out in tutto il Nord America.

A tutto questo va aggiunto il successo onine: 128 milioni di stream in tutto il mondo, oltre 2,7 milioni di followers su Instagram e più di 460 milioni di seguaci su Facebook. «Ogni tanto ci diamo i pizzicotti per assicurarci che sia tutto vero» scherzano.

IL VIDEO UFFICIALE DI «HOOKED»


Se i Why Don’t We appartengano a una nuova generazione di boyband, non dimenticano chi ha inaugurato questo corso musicale: «I Beatles sono sempre stati i nostri preferiti, sono loro ad aver spianato la strada alle future boyband. Hanno fatto una canzone che si intitola “Why don’t we do it in the road?”, è bellissima!». Si ispirano ai miti del passato, certo, ma non nascondono che vorrebbero collaborare con Drake o Pharrel Williams. Italiani? «Senza dubbio, Andrea Bocelli!» rispondono intonando la storica «Con te partirò».

Però, un sogno lo hanno realizzato: lavorare con Ed Sheeran. Per loro ha scritto il fortunato singolo «Trust fund baby» prodotto dall’hitmaker britannico Steve Mac (Ed Sheeran, Liam Payne, Clean Bandit) che ha raggiunto oltre 21 milioni di stream: «È fantastico vedere come sia rimasto “umano”, non si è affatto montato la testa. Quando lavoravamo insieme era molto presente, gli interessano le opinioni di tutti. È stata una grande ispirazione per noi».

Dopo una produzione così numerosa di singoli, l’ultimo uscito il 7 giugno dal titolo «Hooked», i Why Don’t We non hanno solo guadagnato una fan-base davvero devota, ma hanno attirato la curiosità di una major, l’Atlantic Records: «Stiamo lavorando a un album proprio in questo momento, dovrebbe uscire entro la fine di quest’anno. Finora abbiamo realizzato solo EP e vogliamo che il nostro primo disco venga benissimo. Ci vuole tempo, ma non ve ne pentirete!» assicurano i ragazzi.

L'annuncio del nuovo singolo...a Milano!

New single #Hooked out now! Link in bio.

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