Gregorio Sanchez ci racconta il suo nuovo singolo “Dall’altra parte del mondo”

Il cantautore bolognese ci regala un'intima performance acustica del brano, un nuovo cantautorato italiano: pop fischiettato dalle raffinate influenze


26 Giugno 2020 alle 13:06

Classe '87, vive a Milano, ma è nato a Bologna sotto il segno dei Gemelli, Gregorio Sanchez è uno degli ultimi arrivati in casa Garrincha Dischi. Poco tempo fa, l'abbiamo incontrato per fare due chiacchiere sulla sua musica e il nuovo singolo "Dall'altra parte del mondo", uscito il 26 giugno.

Tra le primissime cose che racconta, colpisce subito la storia di come si è avvicinato alla musica durante i primi anni della sua infanzia: «Mio papà era musicista e ci sono sempre stati strumenti musicali in giro per casa. Mi ricordo queste lezioni speciali di musica con lui, avevo circa cinque o sei anni, mi faceva sentire un accordo e mi chiedeva se secondo me era un accordo felice o triste. Oppure mi faceva sentire un accordo e mi chiedeva quale altro accordo ci stava bene dopo, secondo me. E così via, mi faceva ripetere questi giochini dell'abc della musica". E subito dopo ci tiene a precisare che per lui l'accordo maggiore era felice, mentre l'accordo minore era triste. 

Nonostante siano passati molti anni, sembra che Gregorio Sanchez sia ancora quel bambino che si entusiasma per un accordo e la sua musica è la prova che la sua passione non è invecchiata col tempo: intima, ma spensierata, ricca di sfumature complesse, eppure genuina. Ci offre un nuovo cantautorato italiano, pop quanto basta per essere fischiettato sovrappensiero, ma che in controluce mostra raffinate influenze – non a caso, è un "nerd" della musica che spazia dai Radiohead a Frank Ocean, Bon Iver, Akron/Family fino ai Why? di Alopecia.

"Dall'altra parte del mondo" e scoperta della musica italiana

Dopo cinque singoli, l'ultimo dei quali, "Pesce lesso", uscito per il mixtape "Garrincha Libera Tutti", arriva "Dall'altra parte del mondo", nato quasi per caso quando «Ero davvero io dall'altra parte del mondo, in America Centrale» racconta «2015, ero in mezzo alla giungla che pensavo al perchè me ne fossi andato e ho cominciato a strimpellare qualche accordo col mio ukulele e a cantarci sopra in italiano».

Il brano, poi, l'ha lasciato a riposare fino al 2017, quando ha iniziato a lavorare al suo progetto solista e, soprattutto, a scrivere musica in italiano. Per questa svolta stilistica galeotto fu Lucio Dalla: «Mi ero fatto un'overdose di Lucio Dalla – nel 2015 ho iniziato ad ascoltare musica italiana proprio con questo grande cantautore. Prima non lo avevo mai ascoltato, poi un genovese mi disse "Ma sei di Bologna e non conosci Lucio Dalla?" e allora mi fece una guida all'artista con una playlist che ascolto tuttora. In quel momento penso sia nato il mio desiderio, l'idea di scrivere in italiano pensando che allora si possono fare dei testi in cui non per forza ci deve essere un senso immediato».

Il miglior modo per capire il mondo di Gregorio Sanchez è quello di esplorarlo in punta di piedi. Ecco perché il cantautore, che ha conquistato anche Calcutta che lo ha voluto ad aprire il suo concerto a San Marino lo scorso novembre, ci apre le porte del suo studio per regalarci una performance acustica del suo nuovo singolo. Lasciatevi meravigliare come un bambino.

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