Fresco del suo nuovo brano «Tokyo», il cantautore di Bologna ci parla del suo rapporto con i fan e della vita sul palco, il «momento più bello di contatto»
CIMINI, per gli amici Federico, è un cantautore calabrese che da molti anni vive a Bologna. Il suo rapporto con la musica è simile a una storia d'amore: qualche anno fa se ne era innamorato, ma, come tutte le cose belle, alla fine non aveva funzionato. Si è preso un paio d'anni per metabolizzare, per ritrovarsi e incontrare nuove persone. E alla fine, si è innamorato di nuovo e adesso sembra la volta giusta. È successo con una nuova etichetta, Garrincha Dischi, e un singolo, «La Legge di Murphy», che lo ha catapultato nella scena indie italiana di oggi. Poi è arrivato l'album «Ancora Meglio» (2018), che lo ha portato in tour in tutta Italia da marzo a settembre. Adesso è pronto per ripartire con nuovi concerti e presentare a tutti i suoi fan il suo ultimo singolo «Tokyo».
Ciao CIMINI, presentati ai nostri lettori che non ti conoscono.
Ciao amici di TV Sorrisi e Canzoni, io sono Cimini. Mi chiamo così perché Cimini è il mio cognome. Scrivo canzoni e le canto, e penso sia la cosa che so fare meglio.
Da poco è uscito «Tokyo», il tuo ultimo singolo che dà anche il nome al tuo prossimo tour.
È una canzone molto intima, è la prima volta che mi metto così a nudo. Il tema di Tokyo è quello amoroso: si parla di una storia che finisce, dei dubbi, dei rancori, del periodo di incertezze che tutti noi viviamo quando attraversiamo una fase di cambiamenti. Per me è stato uno sfogo e mi fa piacere che sia stato capito anche dalle persone.
[continua sotto il video]
Sei reduce da un tour di circa 65 date, attraverso le quali hai stretto un forte legame con i tuoi fan: qual è il segreto per arrivare a un rapporto così empatico con il proprio pubblico, che va oltre alla massa indistinta dei follower online?
La naturalezza; essere se stessi, essere sinceri. Oggi sembra quasi che l'obiettivo di un artista sia prendere quanti più like possibili a una foto. Io, invece, penso che la vita reale sia diversa. Per me, il momento più bello di contatto con la vita reale è proprio stare sul palco. Si è creato davvero un grande rapporto con le persone che mi seguono e mi sento in famiglia con loro.
Credo che questo rapporto “speciale” che hai con i tuoi fan si percepisca proprio durante i tuoi concerti...
È un periodo bello della mia vita proprio per questo, perché ho scritto un disco in un momento in cui avevo bisogno d'affetto e adesso vedo che questo affetto mi viene ricambiato dalla gente, non potevo aspettarmi altro.
Tra pochissimo inizierai un nuovo tour, che partirà da Foggia il 9 novembre. Altri progetti per il futuro?
Non lo so [ride]. Sicuramente mi godo questo momento perché sto bene, ho scoperto che fare un tour è una delle cose più belle del mondo, perché giri tanto, conosci persone nuove, ti senti capito e, quindi, adesso che ho iniziato ho voglia di suonare e non ho voglia di fermarmi. Probabilmente, quando finirà questo tour mi metterò a scrivere delle canzoni, e a cantarle. Che poi siano sulla vita finta dei social che poi si tramuterà nella vita reali dei palchi, per me va bene così.