Intervista a Clavdio, il cantautore indie di «Cuore»

Nuovo nome nel roster di Bomba Dischi, etichetta di Calcutta e Carl Brave. Il suo primo singolo «Cuore» sta conquistando le radio


6 Dicembre 2018 alle 10:12

L'etichetta romana Bomba Dischi, già capitanata da fuoriclasse come Calcutta, Giorgio Poi e Carl Brave, allarga la sua scuderia mettendo in campo il nuovo attaccante Clavdio – rigorosamente con la «v», non con la «u». Forse il nome vi suonerà nuovo, ma il giovane cantautore romano si sta già facendo conoscere grazie al suo primo singolo «Cuore», una canzone d'amore malinconica, amara, cantata con voce profonda e cuore aperto, in cui ognuo di noi si può rispecchiare nella sua genuinità. Il pianoforte in apertura lascia spazio a sonorità synth-pop e a un ritmo incalzante che conquista immediatamente, mentre il testo è un susseguirsi di immagini di vita quotidiana, contraddistinte dalla sprezzante ironia tipica del cantautorato indie – degno di nota il verso «E un cinese mi ha detto che sono un glande / Io mi sento più un coglione onestamente».

Il videoclip ufficiale del brano «Cuore» è diretto da Valentina Pascarella e interpretato da Clavdio in persona.

Domanda di rito: presentati ai nostri lettori che non ti conoscono.
Ciao, mi chiamo Claudio, nato a Roma, diploma di maestro d'arte, un anno sabbatico, sei mesi di studi orientali, sette anni in tipografia, un anno in un call center, un anno un qualsiasi lavoro e due mesi a Bantry (Irlanda) come woofer. Da maggio 2017 metalmeccanico.

«Cuore» è il tuo primo singolo uscito con Bomba Dischi: puoi raccontarci com'è nato?
«Cuore» è nato ispirato dalla malinconia. È un sentimento che mi attraversa spesso e quando passa lo sfrutto. Stavo seduto sul letto.

Fai parte della scuderia di Bomba Dischi, l'etichetta indie più chiacchierata del momento: come siete entrati in contatto e come ti senti a far parte di questa grande squadra?
Ho aggiunto Davide Caucci (manager di Bomba Dischi) su Facebook, dopo un po' gli ho scritto e gli ho inviato un pezzo, dicendogli che avevo del nuovo materiale e che stavo cercando una nuova etichetta. Stranamente ha risposto subito, dicendomi che era interessato. Da li è partito tutto. Sono contento, ovviamente, era quello che volevo, poi loro sono tranquillissimi e persone alla mano.

Piccola curiosità: hai conosciuto personalmente qualche artista del roster di Bomba Dischi? Che rapporto hai con loro?
Prima che entrassimo tutti in Bomba Dischi ci fu un concerto a Roma dove suonavamo io, Calcutta e l'Officina della Camomilla, ex gruppo di Francesco De Leo, e lì scambiammo quattro chiacchiere. Poi incontrai di nuovo Edoardo (Calcutta, ndr) a un concerto dei Camillas, lui era già al successo, sorriso e stretta di mano e basta. Ora siamo tutti qui, mi fa sorridere la cosa, ci siamo scritti tramite Instagram per salutarci sia con Edoardo che con Francesco. Ho incrociato anche Mésa in una delle serate di musica romane, ma non ci siamo nemmeno presentati, non è capitato.

Chi è Clavdio quando non veste i panni del musicista indie?
In realtà non vesto mai i panni del musicista indie. Vestire i panni è qualcosa che decidi di fare, lo scrivere canzoni è qualcosa che mi accompagna da sempre, è una conseguenza naturale, non è qualcosa che ho deciso di fare, tutte le altre cose come leggere un libro, disegnare, giocare a calcio con gli amici, andare a lavoro, vedere un film, informarmi, costruire un mobile, sono cose che decido di fare. In generale sono uno molto curioso, se non c'è la musica, cerco informazioni o rifletto.

Puoi svelarci quali sono i tuoi progetti per il futuro – e mi auguro ci sia anche l'uscita di un album a breve.
Mi piace vedere le cose in corsa, non mi piace programmare nemmeno le vacanze, però, in teoria, l'album dovrebbe uscire.

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