Dal 6 settembre 2019 è tempo di nuova musica per la cantante salentina, nuovi progetti e un decennale da festeggiare. Ecco le prime impressioni sul brano scritto da Vasco Rossi
L'avrete notato se la seguite sui social, in Emma brilla una luce nuova. Era già in atto un processo che è durato tantissimi anni, serviti per spogliarsi da zavorre, soprattutto interiori, per ritrovare una forma di leggerezza che per natura le appartiene. Le cose non capitano mai per puro caso: il 6 settembre fa ascoltare a tutti un brano che è figlio di questo momento, così come lo sono stati praticamente tutti i brani della sua carriera.
“Io sono bella” nasce con una storia alle spalle, prima ancora che qualcuno lo possa ascoltare, come abbiamo fatto noi in anteprima. È quella di una ragazza fan sfegatata di Vasco che si ritrova tra le mani un pezzo dedicato a lei dopo 10 anni di carriera e scritto proprio da lui. Non è di certo la prima volta che Vasco ha scritto per altri, ma la dinamica in questo caso non ha precedenti.
Nel 2011 Emma ha aperto un concerto di Vasco a San Siro: è stata accolta da alcuni fischi che in pochi minuti sono diventati applausi. In quei minuti Emma ha raccontato con coraggio (con la musica e con le sue idee) chi è e cosa vuole fare, chiedendo rispetto. Queste non erano solo parole, ma un manifesto che lei si è incollato alla schiena. In quell'occasione Emma non ha voluto incontrare Vasco, il suo mito da sempre, perché non si sentiva pronta. Perché forse non era il momento.
“Io sono bella” è un brano scritto con Gaetano Curreri, Gerardo Pulli e Piero Romitelli, con la produzione di Dardust. È un brano dalle venature rock che non si preoccupa di nulla. Immaginatelo come una modella che a una sfilata ha deciso di portare un abito da casa, con il suo stile e le sue regole. Poi, sfacciata, arriva davanti ai fotografi, sorride e se ne frega.
Nel brano canta «Sono stanca di essere dove mi vogliono tutti / sono stanca di vivere come vorrebbero gli altri». Questa è un po' la sfida di tutti noi, quella che perdiamo quasi sempre, quella di comportarci nel rispetto di noi stessi, gustando il sapore della libertà. Emma ha investito ancora una volta in questa autonomia, cantando il frivolo compiacimento del piacersi, di un amore in cui vuole dettare le regole del gioco. Quale sarà la prossima mossa per la sua musica che arriverà? Sorprenderci ancora.