È una specie di legge non scritta. Ci sono due momenti, nella vita di chi fa musica, in cui è inevitabile scrivere una canzone: quando ci si innamora e quando nasce un figlio. In questo secondo caso la trappola è dietro l’angolo: si è sopraffatti dai sentimenti e sembrano incredibili anche le cose più banali. La gioia dei primi passi, l’orgoglio per la prima parola detta, pure la prima volta senza pannolino.
C’è chi si affida a una canzone «a elenco» (una sfilza di immagini romantiche che funziona sempre), chi resta coerente alla propria immagine rock e mantiene le distanze, chi si arrende e confessa indirettamente ai fan di aver perso la testa per l’erede (qui sotto trovate una rassegna dei brani più noti).
E poi c’è J-Ax, il padre del rap italiano (anche se non gli piace che si dica così). Lui da 25 anni fa le cose in modo non convenzionale. Così, quando è uscito il suo ultimo singolo «Tutto tua madre» dedicato alla nascita del suo primogenito Nicolas, molti hanno storto il naso e hanno pensato: «Ecco, ci è cascato pure lui». Anche perché parlare di figli per un rapper è come per una diva del cinema muto rivelare la propria età. Tutti, però, si sono dovuti ricredere al primo ascolto. Perché, con la scusa della gioia di un neo-genitore («Sono stato investito da un amore enorme, quando lui è venuto al mondo io sono rinato» ha spiegato J-Ax),la canzone racconta una storia di inquietudine, dolore, coraggio, frustrazione e riscatto. Niente manfrine, insomma.
Si scopre che J-Ax e sua moglie Elaina per diventare genitori hanno dovuto passarne di tutti i colori. «Ho voluto scrivere un pezzo per le persone che vivono il dramma di voler creare una nuova vita senza riuscirci, situazione in cui per qualche anno mi sono trovato anch’io. In Italia siamo in tantissimi, ma per qualcuno siamo troppi. Dovremmo essere zero» spiega J-Ax. Una questione che riguarda anche la politica. Ed è proprio ai nostri politici di ogni estrazione che J-Ax rivolge il suo appello: «Vi chiedo un piccolo gesto di empatia: come vi sentireste voi se, da un momento all’altro, il rumore del respiro e le risate del vostro bambino sparissero? Quel vuoto è quello che vivono tanti italiani come voi. Quel vuoto tanti non desiderano altro che colmarlo con l’amore. E l’amore, voi, o chiunque altro, non avete il diritto di fermarlo».
Ora J-Ax sta affrontando dieci concerti consecutivi a Milano (i biglietti sono esauriti da un pezzo). La sua storia artistica proseguirà. E, c’è da scommetterci, il suo Nicolas tornerà protagonista delle sue canzoni, perché J-Ax non è uno che si tira indietro. E noi abbiamo bisogno di un brano che ci spieghi cosa si prova quando un figlio chiede di uscire la prima volta, di fare scuola guida, di passare la notte fuori, di andare a Ibiza con gli amici. E siamo sicuri che, nel bene e nel male, J-Ax ci dirà la verità.
D**a Baglioni a Vasco, da Jovanotti a Ligabue: così hanno raccontato la loro gioia**
J-AX - «TUTTO TUA MADRE»
Il rapper milanese ha da poco pubblicato un singolo per raccontare, in modo molto intimo, il difficile percorso che ha portato alla nascita del suo Nicolas lo scorso anno. Ma è anche (e forse, soprattutto) una canzone d’amore dedicata alla moglie Elaina e al suo coraggio. «Per fortuna sei tutto tua madre» canta J-Ax al figlio.
Avevo perso da mo’ la speranza Non sopportavo più tutto quel dramma Ad avere coraggio ci pensava mamma Tra medicine e le punture in pancia (...) Ora so che dietro il caos c’è un senso più profondo Sei nato a febbraio lo stesso giorno del nonno Mamma incredula temeva che fosse un miraggio E i primi mesi ti ha tenuto giorno e notte in braccio
JOVANOTTI - «PER TE»
Il 13 dicembre 1998 nasce sua figlia Teresa e Lorenzo le dedica una ninna nanna che elenca le piccole cose speciali che l’aspettano nella vita.
È per te la voce dei cantanti La penna dei poeti È per te una maglietta a righe È per te la chiave dei segreti È per te ogni cosa che c’è, ninna nanna ninna eee...
CLAUDIO BAGLIONI - «AVRAI»
Quando nel 1982 nasce il figlio Giovanni, Claudio Baglioni sfodera uno dei suoi brani più amati.
Avrai avrai avrai Il tuo tempo per andar lontano Camminerai dimenticando Ti fermerai sognando Avrai avrai avrai La stessa mia triste speranza E sentirai di non avere amato mai abbastanza Se amore, amore avrai
CHECCO ZALONE - «DALL'OVAIA A GAIA»
Ci si può anche ridere su: lo dimostra il comico pugliese.
Me la ricordo ancora quell’ecografia È femminuccia, dissi: «Allora non è mia». Poi fece un sorrisetto Da te non l’accetto E cambia l’aria in questa casa tutto un tratto Cambia l’atmosfera dentro questo letto e cambiaci il pannetto!
FABIO CONCATO - «FIORE DI MAGGIO»
È del 1984 questo classico scritto da Concato per la neonata figlia Carlotta (ma i bambini non li portavano le cicogne?).
E ci hai visto su dal cielo Ci hai trovato e piano sei venuta giù Un passaggio da un gabbiano Ti ha posata su uno scoglio Ed eri tu
LUCIANO LIGABUE - «DA ADESSO IN POI»
Il rocker dedica nel 1999 al figlio Lenny questo brano «alla Liga»: molte domande epiche, poche risposte.
Da adesso in poi Ci proverò a farti avere Il meglio che ho Il peggio lo troverai da te Ma vale la pena vivere mi chiederai Sì, ma perché? So solo che ti dirò Vale la pena, vedrai
EROS RAMAZZOTTI - «L’AURORA»
Nel 1996 Eros Ramazzotti cantò questo brano per la figlia Aurora, avuta dalla ex moglie Michelle Hunziker.
Sarà sarà l’aurora Per me sarà così Come uscire fuori Come respirare un’aria nuova
VASCO ROSSI - «BENVENUTO»
Perfino Vasco nel 1996 dedica una canzone al suo ultimogenito Luca. Lo stile è inconfondibile: «Figlio mio, non aspettarti granché...»
Non par vero nemmeno a me Di essere un padre di un figlio che Domani sarà un altro Che dovrà arrangiarsi bene Darsi da fare Avere pene...
LAURA PAUSINI - «CELESTE»
Laura Pausini canta nel 2012 questa ballata raccontando il suo desiderio di donare amore alla sua Paola.
Ti aspetterò e prima o poi Arriverai senza nemmeno far rumore Ti sentirò e resterai Mentre ormai le foglie cambiano colore al mio paese che ancora non sai dove l’autunno odora di caldarroste e il cielo è così... celeste!
FRANCESCO RENGA - «ANGELO»
Dedicata a Jolanda, la figlia che il cantante ha avuto con Ambra Angiolini, è in realtà un’invocazione all’angelo custode della piccola. Ai «piani alti» gradiscono: vince Sanremo nel 2005.
Angelo, prenditi cura di lei Lei non sa vedere al di là di quello che dà E l’ingenuità è parte di lei... che è parte di me
CI SONO ANCHE QUESTE...
Non potevamo citarle tutte, le canzoni dedicate ai figli. In Italia ce ne sono tante altre (tra le più celebri, «Gioia» dei Modà, «Culodritto» di Guccini, «Raggio di sole» di De Gregori, «Ti lascerò» di Fausto Leali con Anna Oxa, che trionfò a Sanremo nel 1989). Ma anche nel mondo: «Hey Jude» dei Beatles, «Forever young» di Bob Dylan, «Isn’t she lovely» di Stevie Wonder, «Kite» degli U2...
Lo scopo dei concorrenti, che sono tutti cantanti, è quello di coinvolgere i 100 giudici che sono posizionati nel “muro“, facendoli cantare e ballare insieme a loro. Più persone si alzano, più alto è il punteggio
Si esibiranno a San Siro per 70.000 spettatori. Ma ora devono pensare pure a pappe, ciucci e pannolini... I rapper più famosi d’Italia raccontano a Sorrisi i loro due anni di trionfi. E la «rivoluzione» che li ha cambiati per sempre