Per presentare il brano, Laura ha girato per Milano a bordo di un bus a due piani
Dal 27 settembre arriva in radio e sulle piattaforme streaming “Ciao”, il pezzo che la cantante di Sorarolo (RA) ha scelto per chiudere il percorso del suo più recente album “Anime Parallele” uscito lo scorso ottobre. Per presentare questo nuovo brano, Laura ha girato per Milano a bordo di un bus a due piani dove sono saliti giornalisti e creator che hanno potuto ascoltare la canzone in anteprima all'interno del “Silent Paurty”.
Laura è apparsa visibilmente emozionata e in forma smagliante, con una grinta addosso che attribuisce a “Ciao”. Il singolo ha un pedigree di tutto rispetto: porta la firma, tra gli altri, dalla superstar Sam Smith ed è prodotto da Fraser T Smith, che ha realizzato successi per Adele, Britney Spears e Ellie Goulding.
Le sonorità sono deep house, azzeccatissime per la fine dell'autunno. Laura si è detta «entusiasta» di questa svolta dance-pop. La canzone racconta di un rapporto che giunge al capolinea: anziché chiuderlo con rancore, Laura impara ad accogliere questa fine con un semplice «Ciao».
«Ad agosto mi è arrivata questa canzone, al tempo io non stavo cercando niente perché alla fine dell'anno avrei chiuso il disco [“Anime Parallele”] con il tour che abbiamo prolungato. Quando è arrivata questa canzone ho sentito qualcosa che mi ha spinto a scrivere una storia, una storia che ho vissuto lo scorso anno con una persona».
La cantante racconta un sentimento inedito per lei: dirsi addio con la consapevolezza e la maturità che non debba esserci per forza uno strappo. “Ciao” non è una canzone che parla della fine di una storia d'amore, ci tiene a specificare la popstar. Nessuna crisi in vista con Paolo Carta, il musicista e produttore a cui è legata dal 2005 (i due si sono sposati lo scorso anno).
Le parole del singolo raccontano la conclusione di un rapporto altrettanto speciale, quello che ha legato per molti anni Laura a Rosaria, una sua ex collaboratrice con cui ha condiviso tantissime esperienze e che era presente anche all'evento.
«Assieme a Rosaria ho lavorato per tantissimi anni, continua a collaborare con me e abbiamo sempre vissuto in simbiosi da quando era piccola, perché lei ha fatto una tesi su di me all'università e da lì l'ho conosciuta. Prima siamo diventate amiche poi collaboratrici: l'ho obbligata a venire a vivere a Roma e lì forse ho sbagliato, perché lei non ce l'ha più fatta. Varie cose che sono successe tra di noi che ci hanno permesso di renderci conto che il nostro rapporto era cambiato, e forse per salvarci e per salvarlo ci siamo separate, abbiamo smesso di lavorare insieme» spiega Laura, che continua: «Non ho mai interrotto un rapporto senza litigare, questa è stata una bella scoperta. Come se la pace desse uno schiaffo alla guerra. Sono molto viscerale quando vivo certe situazioni».
Eppure stavolta qualcosa cambia, in Laura. Anziché chiudere brutalmente con Rosaria, Laura trova in sé una nuova forza: quella del perdono verso sé stessa e verso la sua amica. «Per un po' non ci siamo sentite: io mi aspettavo di reagire come ho sempre fatto e cioè cancellarla invece ho scoperto un modo nuovo di lasciare andare le persone che non mi hanno fatto male, che non erano più parte della mia vita ma che avevano comunque costruito qualcosa insieme a me. Ho trovato in me una maturità che desideravo raccontare, perché specialmente al giorno d'oggi siamo tutti così veloci a cambiare qualsiasi cosa, anche le persone. siamo diventati troppo liquidi, che bello poter raccontare la libertà di lasciare andare una persona che è stata fondamentale nella nostra vita senza trovare il colpevole» illustra Laura.
La carica di Laura è travolgente, e si percepisce: non vede l'ora di cantare la sua nuova hit. «Quando è uscito “Anime Parallele” ero più fragile. Uscivo dalla pandemia e avevo bisogno di realizzare quell'album, ma adesso sono più carica che mai. Questo è stato il tour in cui ho venduto più biglietti della mia carriera, più di quando avevo vent'anni. Noi cantanti donne che hanno esordito negli Anni 90 abbiamo lavorato con maschi che mi dicevano che dopo i 35 le donne hanno un calo fisiologico, vendono meno… E io sono cresciuta con questa convinzione. Quando mi proposero i palazzetti e temevo di non riempirli, e invece non è andata così. A febbraio sono 32 anni di carriera, concludo il tour il 31 dicembre a Messina con un concerto particolare: dopo la mezzanotte ci sarà una sorpresa particolare» anticipa la cantante, che cita la recente nomination ai Latin Grammy.
L'uscita del nuovo singolo coincide anche con un cambio di look. Per commemorare il debutto di “Ciao”, Laura Pausini si è mostrata sui social con dei capelli biondo platino. Il motivo di questa trasformazione? «Tanti uomini e donne, quando chiudono un rapporto, si tingono per segnare un nuovo inizio, una rinascita. Mi piaceva l'idea di indicare questo cambiamento anche esteriormente così da poterlo riprendere anche nel videoclip della canzone. Ho sempre voluto farmi bionda, ho provato tante volte a sperimentare con le tinte ma finivo sempre per avere una chioma arancione, ma non avevo mai valutato le parrucche».
«Inizialmente volevo tenere “Ciao” per il prossimo album ma era il pezzo giusto con cui salutare questa era. Ho tante idee per il futuro, da qui al 2026: vorrei cimentarmi col rock, ma anche proseguire in questa direzione dance-pop. Oggi sono più felice, più serena e questa cosa deriva dal tour che mi ha dato delle conferme importanti. Questo è un mestiere che da un anno all’altro cambia, dal tutto al niente» sostiene la cantante, che da gennaio inizierà a ritrovare collaboratori e nuovi autori in vista del prossimo anno. Il suo prossimo lavoro sarà all'insegna della leggerezza: «Sono una zuccona, ci ho messo tanto ma ho finalmente capito che mi voglio divertire».
Pausini parla anche della collaborazione con Lazza, “Zeri in più (Locura)”: «Sono due anni che ci inseguiamo. Quando Jacopo è andato a Sanremo gli ho scritto io su Instagram. Siamo diventati amici e ci siamo subito piaciuti. Siamo due lazzaroni! È coraggioso, conosco la sua musica da più di due anni ma ho scoperto una persona molto diversa. A volte abbiamo pregiudizi nei confronti dei ragazzi giovani che fanno quel genere musicale. Non ti aspetti una certa profondità e cultura musicale che Jacopo mi ha mostrato. Ho detto tanti 'no' a rapper e trapper, tra cui due italiani e cinque stranieri. con Lazza abbiamo fatto una canzone di Jose Luis Perales, una figura importante che per conoscerlo bisogna essere esperti. Mi sono bastate due ore per dire di sì a questa proposta, e la risposta del pubblico è stata molto calorosa. Quali rapper mi piacciono? Marracash e Ghali. Anna? La conosco perché mia figlia [Paola, 11 anni] canta in continuazione “30°C”».
Sebbene Laura si rifiuti di rispondere a chi le chiede se il messaggio di pace di “Ciao” possa applicarsi al dibattito politico, la cantante non si esime dall'esprimere quello che pensa riguardo all'uso dell'autotune: «Lazza potrebbe benissimo farne a meno, canta benissimo e ha un bel timbro. Non sono d'accordo con chi lo usa per esibirsi dal vivo, chiedendo pure i soldi del biglietto: è una vergogna» chiosa.