Niente riesce a rendere l’atmosfera delle Feste come le canzoni di Natale. Per questo Carlo Conti ha voluto presentare «Un Natale d’oro Zecchino», su Raiuno il 14 dicembre. Una prima serata di musica e spettacolo dove molti artisti celebreranno il 25 dicembre accompagnati dal Piccolo Coro «Mariele Ventre» dell’Antoniano di Bologna, regalandoci anche alcuni ricordi del loro Natale attraverso foto e filmati privati. Attesissima Raffaella Carrà, che presenterà il nuovo album «Ogni volta che è Natale». Poi ci saranno l’ex calciatore Alex Del Piero, Lino Banfi e J-Ax, che canterà un’inedita versione rap di un classico di Natale.
E ancora, Ermal Meta, Cristina D’Avena, Serena Rossi e tanti altri artisti che intoneranno grandi classici della tradizione, da «White Christmas» a «Tu scendi dalle stelle». In attesa di sentire come sarà la loro versione, vi sveliamo la storia di sei tra le canzoni di Natale più famose e amate di sempre.
Tutto ciò che c’è da sapere sulle canzoni più amate delle feste
We wish you a Merry Christmas
È una delle più antiche canzoni natalizie, visto che è «nata» nel Cinquecento in Inghilterra seguendo la tradizione dei cantori di Natale, per la quale i poveri si spostavano in piccoli gruppi di casa in casa allietando con le loro canzoni la sera della Vigilia e mendicando qualcosa in cambio. Dell’autore effettivo non si sa nulla, c’è però una leggenda secondo la quale a comporla sarebbero stati Cindy, Ollie e Ted, tre bambini dell’orfanotrofio di Harmony, per ringraziare gli abitanti della città per alcuni doni ricevuti. Ma nei secoli il testo originale è cambiato più volte. Alla fine dell’Ottocento venne eliminata la parte in cui si richiedeva un dono. Mentre nel 1935 Arthur Warrell, noto compositore inglese di canti natalizi, scrisse la versione che conosciamo oggi sostituendo il «We» (noi) iniziale con «I» (io), perdendo così del tutto le tracce del contesto originale a cui il brano faceva riferimento.
Jingle Bells
In origine il brano, pubblicato nel 1857, era dedicato al giorno del Ringraziamento. Poi due anni dopo, il suo autore, James Lord Pierpont, lo ristampò cambiando il titolo da «One-horse open sleigh» a «Jingle bells» (da «La slitta trainata da un cavallo» a «Campanellini») e divenne un successo. Sono diverse le leggende intorno alla sua genesi. Secondo la Cbc (la tv di Stato canadese) era un canto da osteria, un inno a divertirsi durante le corse di slitte che si tenevano a Medford, nota per la produzione di rum (nella cittadina americana c’è una targa commemorativa in cui si legge che il brano è nato nel 1850 all’interno della Simpson Tavern). Un altro aneddoto vuole invece che Pierpont l’abbia composto a Savannah e l’abbia suonato per la prima volta nella chiesa del fratello, dove lui era organista, in occasione del Ringraziamento. Tale fu il successo che fu eseguito anche a Natale.
Tu scendi dalle stelle
Il canto di Natale italiano più famoso al mondo è stato composto nel dicembre del 1754 dal napoletano Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e sarebbe la versione in italiano dell’originale «Quanno nascette Ninno». Sulla data di nascita del brano non ci sono dubbi. Invece sul luogo ancora ci si divide. Secondo alcuni il brano sarebbe stato composto a Deliceto, nel convento della Consolazione, in provincia di Foggia. Secondo altri, invece, a Nola (NA), a casa di un prete che ospitava il futuro santo e che innamoratosi del testo avrebbe tentato addirittura di sottrarglielo… Secondo un’altra teoria, invece, Alfonso Maria sarebbe l’autore soltanto della musica, mentre il testo sarebbe opera dal sacerdote Mattia del Piano, che pubblicò il brano nel 1779 ispirandosi ai concetti spirituali della produzione di sant’Alfonso e adattando la musica di «Tu scendi dalle stelle».
All I want for Christmas is you
Questa famosissima canzone di Mariah Carey, scritta assieme al compositore Walter Afanasieff, è nata in appena 15 minuti, in agosto, in uno studio decorato con festoni natalizi. Il brano, pubblicato nel 1994 come singolo di lancio del quarto album in studio dell’artista «Merry Christmas», ha ottenuto sin dalla pubblicazione un enorme successo e ogni anno, nel periodo natalizio, rientra nelle classifiche musicali mondiali, tanto che l’anno scorso è entrata per la prima volta nella top ten di Billboard. Sino al 2016 ha incassato oltre 50 milioni di dollari di diritti e fino a oggi ha venduto oltre 16 milioni di copie, diventando uno dei singoli di maggior successo di sempre. Il video venne girato nella neve e nei panni di Babbo Natale c’era Tommy Mottola (il capo della Columbia Records), l’allora marito della cantante, a cui il brano era dedicato.
Happy Xmas (War is Over)
Scritta nel 1971 da John Lennon insieme con la moglie Yoko Ono mentre si trovavano in un albergo di New York, nasce in realtà come canzone di protesta contro la guerra nel Vietnam. L’ex Beatle voleva scrivere un brano pacifista, il cui testo invitasse tutti i popoli della Terra a superare le controversie e, prendendo spunto dal messaggio natalizio, decidessero di cessare per sempre ogni ostilità. Cosa c‘è di più bello che la fine di una guerra per festeggiare il Natale? In realtà, per la sua musica dolce e il richiamo alle Feste è diventata una delle canzoni natalizie più amate e famose. Non tutti sanno che la melodia di «Happy Christmas», come molti erroneamente la chiamano oggi, in realtà è ispirata alla ballata folk tradizionale «Skewball», rivisitata nel corso del Novecento da molti artisti, da Woody Guthrie al trio Peter, Paul and Mary.
White Christmas (Bianco natale)
La canzone è stata creata nel 1942 dal compositore statunitense Irving Berlin per il film da lui scritto «La taverna dell’allegria» che aveva come star l’attore e cantante Bing Crosby: celeberrima la sua incisione del brano, che vinse anche il premio Oscar ed è il singolo più venduto della storia (oltre 50 milioni di copie). Pare che la mattina dopo averla scritta, Berlin corse nel suo ufficio e disse alla segretaria: «Prendi appunti. Ho appena scritto la canzone più bella di sempre!». La tristezza delle parole e della melodia sono da attribuire allo stesso Berlin che pare abbia voluto ricordare la morte del figlio, avvenuta la vigilia di Natale del 1928. Inoltre il testo, scritto in piena Seconda guerra mondiale, rimandava al clima natalizio ormai perduto. Ce ne sono molte versioni, tra cui quella in italiano con il titolo «Bianco Natale» (il testo è di Filibello, nome d’arte del paroliere e compositore Filippo Bellobuono).
Per entrare nell'atmosfera a dicembre su Sky ci attende un mese di film a tema, commedie e cartoni animati per tutta la famiglia. Da «La festa prima delle feste» a «Un Natale al Sud»