Mr Rain e Birdy, insieme nel nuovo singolo “Non c’è più musica”

Il rapper collabora per la prima volta con la cantautrice inglese e annuncia l'uscita del nuovo album "Petrichor"

Mr Rain e Birdy  Credit: © Ufficio stampa
15 Gennaio 2021 alle 10:13

L'ultima volta lo abbiamo visto in compagnia di J-Ax in "Via di qua", ora Mattia Berardi, in arte Mr Rain, annuncia molte novità: un nuovo album, e un singolo di presentazione, che arrivano a due anni dall'uscita dell'ultimo "Butterfly Effect" e dal successo di “I Fiori di Chernobyl”, un inno di speranza che ha raggiunto la certificazione Platino.

Il singolo apripista del nuovo disco "Petrichor" si intitola "Non c'è più musica" ed è disponibile da venerdì 15 gennaio in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali. Mr Rain sceglie di farsi affiancare (per la prima volta) da Birdy, la cantautrice britannica di fama internazionale che ha conquistato tutto il mondo con le sue cover di di "Skinny Love" e di "People Help the People” da tre miliardi di stream in tutto il mondo.

«Ero alla ricerca di una voce femminile per questa canzone, così presi coraggio e scrissi a Birdy, che per me fino ad allora rappresentava qualcosa di inarrivabile» – dice Mr Rain raccontando del duetto – «In questa canzone racconto di quando la musica sparisce nel dolore.. e con lei la magia, l'emozione, di quello che ti rende felice».


Oltre alla pubblicazione del nuovo singolo, il cantautore rap annuncia sui social un nuovo progetto di inediti previsto per il 12 febbraio. «Il mio nome d'arte è uno pseudonimo che ho scelto agli inizi. Mi capita spesso che sia ispirato dal maltempo» ci aveva raccontato in una delle sue prime interviste su Sorrisi. Non si allontana molto con questo nuovo disco "Petrichor", infatti, significa proprio profumo della pioggia.

«È come se qui in questo album - sin dalla copertina in cui ho una nuvola in testa - avessi raggiunto per sviluppo artistico una versione pro, aggiornata, di me. È il mio viaggio per versi (che in me sempre sono immagini) è un cerchio che parte proprio da "Fiori di Chernobyl"; l'ho scritta per aiutarmi, è stata proprio come quando uno psichiatra personale ti viene in soccorso per superare un periodo buio» conclude.

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