Raf e D’Art, il primo singolo insieme: «Ho sempre sognato di cantare con mio figlio»

Abbiamo incontrato l’artista romano e il figlio Samuele, in arte D’Art: "Samurai" è il loro primo singolo insieme


5 Dicembre 2019 alle 15:12

La prima volta non si scorda mai: Samuele Riefoli, in arte D’Art, esordisce nel mondo della musica con un duetto davvero speciale. Si intitola "Samurai" il singolo che il diciannovenne ha scritto e canta con suo padre Raf, uno degli artisti italiani più amati e autore di hit indimenticabili dagli Anni 80 ad oggi.

Li incontriamo in una giornata ricca di appuntamenti: «Sono le primissime interviste per me. Ne ho fatte quattro in tutto, no?» si gira verso Raf per chiedere conferma. La storia di D’Art è un po’ quella di tutti i figli d’arte: cresce circondato da strumenti musicali, in una casa dove suonare e cantare è all’ordine del giorno. Se per molti la notorietà è talmente ingombrante da volersene distaccare, altri scelgono di seguire la passione assorbita in famiglia per costruire una propria strada.

«Per i figli non è certamente semplice avere un nome importante in famiglia, ci sono vantaggi e controindicazioni. Succede spesso che i ragazzi che vogliono intraprendere la carriera del padre si trovino in una situazione di imbarazzo. All’inizio, tra me e Samuele, è andata così» ci racconta Raf. 

«Faceva ascoltare prima le canzoni a sua madre e agli esordi cercavo di dissuaderlo perché le cose che scriveva non mi esaltavano particolarmente. Nel frattempo, dopo un periodo da autodidatta, ha iniziato a prendere lezioni da un mio amico chitarrista. Non riuscivo a capire realmente quanto fosse interessato alla musica, fino a quando ha ricominciato a scrivere e ora lo fa molto bene».


Con grande sincerità, D’Art ammette che questa è la realizzazione di un sogno: «Passare del tempo con lui, scrivere il testo e lavorare sulle melodie e la realizzazione di questo progetto è stato entusiasmante. Lui sarebbe stato un idolo per me anche se non fosse mio padre, è uno dei pochi cantanti pop italiani che ascolto. Per il resto, vado più verso l’hip hop e la trap americana».

Raf entra in punta di piedi nel mondo del figlio, al quale si sta avvicinando sempre di più («Alcuni brani che ascolta lui sono anche nella mia playlist!» confessa), proprio con questa canzone: «”Samurai” è un racconto, sono flash di vita di un ragazzo che oggi si trova ad affrontare un mondo difficile. Per un giovane oggi affermare la propria personalità, decidere cosa fare da grande è complicato, molto più di quanto non lo fosse per la mia generazione. “Non sarai mai solo” ripeto nel ritornello: dobbiamo lottare per i nostri traguardi e ambizioni, cercando di costruire un mondo migliore».

Nel marzo 2020, l’avventura live di Raf continuerà sempre al fianco di Umberto Tozzi: dopo un lungo tour nei palasport e il gran finale all’Arena di Verona, i due artisti torneranno ad esibirsi insieme, questa volta nei teatri italiani, in una tournée di quattordici date. I biglietti sono già disponibili e acquistabili sul sito ufficiale di Ticketone.

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