Chi non ricorda «Never Gonna Give You Up»? E il video in cui Rick Astley balla con un ciuffo anni ’50? È diventato addirittura un meme noto come “rickrolling”, facendo conoscere la canzone anche alle nuove generazioni. A luglio 1987 il singolo fece il giro del mondo, arrivando al primo posto in classifica di 25 paesi diversi. Ora, a luglio 2018, Astley è pronto a tornare con un nuovo album (dal titolo «Beautiful Life») dopo essere ricomparso sulle scene saltuariamente dal 2001.
Come lui, sono tanti gli artisti ad aver avuto un grandissimo singolo di successo per poi ritirarsi definitivamente o non riuscire a ripeterlo. Sono i cosiddetti “one-hit wonder”, che in Italia potremmo definire “meteore”, e sono un fenomeno presente in ogni epoca della musica pop. Ce ne sono di illustri, dagli A-Ha ai Frankie Goes to Hollywood. E che dire di brani come «Who Let The Dogs Out» o «Barbie Girl»? Abbiamo selezionato dieci “one-hit wonder” indimenticabili (e che fine hanno fatto al giorno d'oggi).
Rick Astley - «Never Gonna Give You Up» (1987)
Niente male come singolo di debutto per il cantante soul inglese: prima posizione in 25 Paesi e milioni di copie vendute in tutto il mondo. A rendere la canzone ancora più celebre ci pensò il videoclip, in cui Astley canta e balla in diversi ambienti cittadini, a volte accompagnato da ballerini. Nel 2008 è stato premiato con un MTV Europe Music Award al miglior artista di sempre, soprattutto grazie al voto collettivo di migliaia di persone su internet per il fenomeno popolare del “rickrolling”.
A-Ha - «Take On Me» (1985)
Con un motivo di tastiera inconfondibile, «Take On Me» è uno dei più celebri tormentoni degli anni ’80. Grazie al singolo il gruppo norvegese arriverà a vendere oltre 1 milione di copie solo nel primo mese (e intorno alle 7 milioni di copie in totale). La band ha in realtà continuato ad avere successo in Europa e l’ultimo album è datato 2015, ma tutti ricordano «Take On Me».
Baha Men - «Who Let The Dogs Out» (2000)
Nata come canzone per il carnevale di Trinidad e Tobago, la versione del gruppo reggae delle Bahamas Baha Men diventò un grande successo nel 2000. Con il tempo è diventata una specie di inno sportivo, spesso suonato negli stadi, anche se un sondaggio della rivista Rolling Stone l’ha classificata terza tra le canzoni più fastidiose di sempre. La band è ancora in attività e ha pubblicato un album nel 2015.
Thelma Houston - «Don't Leave Me This Way» (1976)
Un salto a metà anni ’70, con l’unico singolo di successo della cantante Motown Thelma Houston. Il pezzo fu in realtà una cover di Harold Melvin & the Blue Notes, inizialmente affidata a Diana Ross ma poi assegnata alla Houston dall’etichetta discografica. Un’enorme hit internazionale, che la Houston non ha più raggiunto, nonostante abbia continuato la carriera e gli ultimi inediti risalgano al 2013.
Aqua - «Barbie Girl» (1997)
“Life in plastic, it's fantastic”: impossibile non ricordare il tormentone del gruppo danese Aqua, uscito a maggio 1997. Il brano parlava chiaramente delle celebri bambole e nel video i due cantanti vestivano i panni di Barbie e Ken, provocando anche una querela dalla casa di produzione Mattel. Dopo diverse pause e reunion, gli Aqua sono tornati proprio quest’anno con il nuovo singolo «Rookie».
Frankie Goes to Hollywood - «Relax» (1984)
Il gruppo di Liverpool, guidato dal cantante Holly Johnson, sbancò le classifiche del 1984 con questo brano dai tanti riferimenti omosessuali. La BBC addirittura annunciò di non volerlo più trasmettere, per via del testo troppo esplicito, ed MTV bandì il primo videoclip. Resta ad ogni modo il loro più grande successo, nonostante alcuni ottimi singoli successivi (come «The Power Of Love») prima dello scioglimento nel 1987.
Lipps Inc. - «Funkytown» (1980)
Se c’è un brano che segna il periodo a cavallo tra la disco anni ’70 e il nuovo decennio è «Funkytown». Grandissimo successo per i Lipps Inc. originari di Minneapolis che, fino al 2005, deteneva il record per aver raggiunto la prima posizione in ben 28 Paesi. Il brano è ancora adesso un classico da discoteca, mentre il gruppo si sciolse nel 1985.
Soft Cell - «Tainted Love» (1981)
L’unico singolo di grande successo del duo britannico Soft Cell fu in realtà una cover di una canzone del 1964 (all’epoca interpretata da Gloria Jones). La versione più celebre è però quella in stile synth-pop del 1981, uno degli emblemi del genere che è valso poi un campionamento di Rihanna e un’ulteriore cover di Marilyn Manson. L’ultimo disco dei Soft Cell risale ormai al 2005.
Haddaway - «What Is Love» (1993)
Uno dei classici della eurodance anni ’90 è senz’altro il singolo del cantante Haddaway, di Trinidad e Tobago ma trasferitosi in Germania. Diventò subito numero uno in 13 Paesi tra Europa e Asia e, più recentemente, è stata campionata anche da Eminem e Lil Wayne in «No Love». Haddaway è ancora in attività ma non è più riuscito a bissare il successo di «What Is Love».
The Buggles - «Video Killed The Radio Star» (1979)
Synth-pop e new wave prima che esplodessero gli anni ’80, i The Buggles hanno di fatto anticipato le mode con la loro unica hit. La canzone raggiunse la prima posizione in molti paesi nel 1979, e in alcuni l’anno successivo, ma la ragione del successo duraturo fu il videoclip che venne scelto per inaugurare le trasmissioni di MTV il 1 agosto 1981 alle 00:01. Il duo si sciolse nel 1981, salvo qualche reunion per concerti dal vivo.