Tersø, il nuovo singolo è “Aurelia”

Per l'uscita del nuovo singolo "Aurelia" ci hanno raccontato i momenti di questo difficile 2020 che ricorderanno comunque con nostalgia

Tersø  Credit: © Sam Dalmas
4 Dicembre 2020 alle 18:13

Tersø nasce dall’incontro tra Marta Moretti e il producer Alessandro Renzetti. I testi e le melodie si fondono con sonorità elettroniche che ci immergono in cristalline atmosfere nordiche. Dopo "Laser", dello scorso ottobre, il duo torna il 4 dicembre con un secondo singolo "Aurelia". Un brano nostalgico che, sul calare del difficile autunno del 2020, ci immerge in ricordi allo stesso tempo effimeri come un giacciolo d'estate e indelebili, difficili da smaltire "come sacchetti di plastica".

Per l'occasione, ci hanno raccontato a quali momenti di questo anno che sta per finire guarderanno in futuro con nostalgia, nonostante tutto.


I momenti che ricorderemo con nostalgia del 2020, nonostante tutto, in ordine sparso:

• Il primo gennaio è un momento che ricordiamo con nostalgia e quasi tenerezza, avevamo fatto mattina al CovoClub con alcuni amici e dormito pochissime ore prima di ritrovarci a pranzo con i parenti. Senza preoccuparci del grado di parentela, con gli abbracci della sera prima ancora addosso e la carica naturale di quel periodo dell’anno in cui tutto ricomincia.

• Il quattro di maggio è stato il giorno della fine della quarantena: la prima corsa al parco senza doversi nascondere, il primo caffè al bar, la prima serata con qualche amico seduti su una panchina con una birretta in mano, il primo tramonto sui colli appena fuori Bologna, senza dover giustificare niente. In quei giorni tutto ha avuto un sapore immenso.

• Le sere in cui sono usciti i nostri nuovi pezzi "Laser" e "Aurelia", l’adrenalina di far uscire una canzone nuova, quasi alla fine di questo anno di mezzo. L’emozione di vedere andare qualcosa che è stato solo tuo per un po’ di tempo, incontro a chi lo ascolterà. Bellissimo!

Un week end di qualche mese fa a Torino a trovare alcuni degli amici più cari. Abbiamo affittato le biciclette e fatto un giro lunghissimo, su stradoni larghi e sotto immensi alberi. Un po’ stanchi morti ma completamente felici. Torino è una città che trasmette voglia di credere in qualcosa, tra il mercatino dei libri usati e il bianco freddo del marmo dei palazzi. Tra Mastroianni ne "La donna della domenica" e i classici del nostro cuore di Dario Argento.

• Una cosa che il 2020 ci ha insegnato (e che davvero non ci scorderemo) è di non perdere tempo in cose che non ci piace o non ci va di fare, che tutto potrebbe bloccarsi ed essere rimandato. Il negozio di frutta e verdura sotto casa invece che la fila chilometrica al supermercato, le passeggiate nel bosco insieme al cane che ti aspetta e ti apre la strada sapendone molto più di te di quell’ambiente invece che il giro nella via dello shopping, il tempo da non sprecare è forse il principale ricordo made 2020.

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