Claudio Baglioni: «Vi porto “In questa storia che è la mia!”»

Lo spettacolo registrato al Teatro dell'Opera di Roma sarà disponibile dal 2 giugno in streaming

Claudio Baglioni  Credit: © Angelo Trani
28 Maggio 2021 alle 13:39

«Se potessimo incontrare i bambini che eravamo a distanza di anni e dopo aver realizzato i nostri sogni cosa gli diremmo?» Nasce da questo dialogo “In questa storia che è la mia”, lo spettacolo-totale di Claudio Baglioni, che a 70 anni fa un bilancio della sua vita. E racconta i provini a cui arrivava mano nella mano con la mamma, i tanti no, le lezioni di pianoforte, il primo album che arriva quando nemmeno ci crede più. E poi il successo, i concerti, la tv, i teatri, gli stadi. E tutte le forme attraverso sui si manifesta l'amore.

Registrato al Teatro dell’Opera di Roma, il concerto sarà disponibile in streaming dalle 21 del 2 giugno per sei mesi su ItsArt, la piattaforma voluta dal ministro della Cultura Dario Franceschini, che ieri, all’anteprima a Roma è salito sul palco per salutare Baglioni. 

Claudio Baglioni  Credit: © Angelo Trani

Lo spettacolo - della durata di novanta minuti - si apre con un monologo scritto da Claudio Baglioni e interpretato da Pierfrancesco Favino e un preludio danzato affidato all’étoile Eleonora Abbagnato. Sono 188 gli artisti (tra cui Danilo Rea e Giovanni, chitarrista figlio di Baglioni) che si esibiscono sul palco, nel foyer, nei camerini, nella platea e nei corridoi del teatro che, in tempi normali con il pubblico in sala non sarebbe stato possibile utilizzare. Giuliano Peparini firma la direzione artistica e, con la sorella Veronica, anche le coreografie.

«Un artista è per tutta la vita un artigiano» ci tiene a sottolineare Baglioni «ma la battaglia poi non la combatte più solo a colpi di qualche canzone più o meno fortunata che può andare in classifica o vendere e solleticare pubblico e addetti ai lavori. La combatte quando un artista diventa artefice, ovvero qualcuno che fa accadere delle cose».  E continua: «Qualche mese fa vedendo il teatro dell’Opera di Roma chiuso ho pensato subito che il mio ultimo album era una storia a tutti gli effetti, allora mi sono detto "perchè non tentare una collaborazione?". E così è stato! In quattro giorni abbiamo impostato lo show, l’idea era di mettere insieme i grandi sogni dei compositori dell’Ottocento come Wagner che pensava all’arte totale, a tante discipline diverse che possono diventare vasi comunicanti».

“In questa storia che è la mia” è la storia di un amore universale non solo per una persona, ma per una passione, per l'arte e la vita stessa.
«Noi musicisti possiamo giocare con il tempo musicale e possiamo costringerlo al nostro volere del momento» spiega Baglioni. «Per tutta la durata dello spettacolo c’è un personaggio che è il padrone delle clessidre, degli orologi, di tutto ciò che noi abbiamo inventato per misurare il tempo, ma alla fine è il tempo a misurare noi. Il fatto di poter tenere il tempo in mano, come si vede nell’immagine finale della storia di questo uomo di varie-età, che sono io, è una sorta di conciliazione con il tempo che combattiamo tutti da quando veniamo al mondo».

Claudio Baglioni- In questa storia che è la mia  Credit: © Angelo Trani

Questa produzione cinematografica potrebbe andare in televisione e alla Mostra del cinema di Venezia, intanto proprio il 2 giugno, giorno di debutto dello show, Claudio Baglioni riceverà a Roma l'onorificenza di Grande Ufficiale della Repubblica

«Il musical come prossimo passo?» conclude «Per ora lascio questo sogno da parte perchè abbiamo bisogno tutti di qualcosa da fare da grandi!».

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