Diodato in Valle d’Aosta incanta e fa rumore

È successo il 4 luglio nel vallone di Saint Barthélémy, località Champcombre. Non un posto qualunque per il cantautore che, pur essendo cresciuto a Taranto, è nato ad Aosta

Diodato
14 Luglio 2020 alle 08:20

L’emozione era grande e non parliamo solo della possibilità di rivedere dal vivo uno dei nostri cantanti italiani preferiti, Diodato. L’emozione era anche quella di tornare a godersi un concerto dopo tanti mesi pieni di paure e incertezze.

È successo il 4 luglio nel vallone di Saint Barthélémy, località Champcombre, in Valle d’Aosta. Non un posto qualunque per il cantautore che, pur essendo cresciuto a Taranto, è nato ad Aosta, dove i suoi genitori erano in vacanza. «Non ci sono mai tornato» ci aveva raccontato pochi mesi fa «e spero di andarci presto a suonare».

Missione compiuta: nella splendida vallata verde a 1.800 metri di altitudine si sono incontrati mille fan per ascoltare la sua voce. Si tratta del numero massimo di persone autorizzate a seguire un evento dal vivo in questo periodo di “convivenza” con il virus. Nel prato erano posizionate bandierine per permettere ai nuclei familiari di mantenere il distanziamento sociale.

Una volta arrivati sul posto, inoltre, ci siamo seduti e non ci siamo più potuti alzare per non creare assembramenti. La mascherina? Obbligatoria all’arrivo e in partenza, ma durante il concerto abbiamo potuto toglierla. Il pubblico, caloroso e accaldato, ha cantato con partecipazione i successi di Antonio, che ha aperto (molto emozionato) con l’ultimo singolo “Un’altra estate” e ha chiuso con “Che vita meravigliosa” e “Fai rumore”. Soltanto nell’ultimo “bis”, durante il brano “Cretino che sei”, gli organizzatori ci hanno concesso di alzarci, sotto la sorveglianza dei carabinieri presenti. La normalità forse è ancora lontana, ma è stato un bel respiro di libertà.

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