Recensione, scalette, ospiti e dettagli sul brano gratuito. È tutto qui

Abbiamo assistito il 12 settembre al «Together here we are», la prima delle quattro speciali date live all’Arena di Verona. È curioso parlare di un evento che nei giorni successivi cambia forma e contenuto, ma quello che abbiamo visto e tutto ciò che ci ha raccontato Elisa a fine concerto, ci aiuterà a capire la portata (e la complessità) di questa idea. Prima di concentrarci sul live, parliamo del nuovo singolo «Ogni istante», cantato per la prima volta in questa occasione.
Andiamo ad approfondire con tutti i dettagli.
Le foto del concerto e la cover di «Ogni istante»




L’inedito «Ogni istante»
«Ogni istante», scritta inizialmente da Elisa in inglese con il titolo «Yours to keep», è una canzone che nasce come omaggio allo speciale rapporto che lega Elisa ai suoi fan. «È ispirato dagli intrecci delle nostre vite, dei valori che abbiamo in comune. In un concerto che celebra il nostro incontro tra passato e presente, questo brano è il mio passo nel futuro». La canzone è stata cantata come primo brano in apertura nella versione italiana scritta a quattro mani con Davide Petrella (ve la ricordate bella penna e la talentuosa voce della band Le Strisce?).
Dalle 21 del 12 settembre (quindi qualche minuto prima di cantarlo sul palco) il brano (nella versione italiana e inglese) è stato reso disponibile in via del tutto gratuita per gli iscritti al fan club di Elisa (il «Fun Club») e a chiunque abbia comprato un biglietto per gli eventi «Together here we are» (anche per la data zero di Livorno).
«Ogni istante/Yours to keep» è il primo pezzo di Elisa sotto la sua nuova etichetta discografica Universal e non ha niente a che vedere con la raccolta «Elisa 97 - 17» pubblicata l'1 settembre sotto etichetta Sugar.
Per ricevere gratuitamente i brani«Ogni istante/Yours to keep» bisogna connettersi al sito www.ogniistante.com fino al 17 settembre e inserire il codice del biglietto. Il 21 settembre verrà messo in vendita il brano su iTunes (sempre anche nella versione in inglese). Dal giorno dopo, il 22 settembre, la sentiremo in radio, ma solo nella registrazione in italiano.
Anche se nelle intenzioni iniziali c’era l’idea di far coincidere questo momento di celebrazione all’uscita di un nuovo album, Elisa ha poi deciso con la nuova discografica di aspettare. «Ho effettivamente tanto materiale pronto, ma ho poi pensato di creare le condizioni perché possa lavorare serenamente al nuovo album lasciando che il tempo in cui verrà pubblicato lo decida la musica. Quelle poche volte in cui le scadenze e i tempi non erano decisi dalla musica, è andata bene perché ho avuto fortuna. Onestamente, la fortuna, non voglio sfidarla troppo».
«Together here we are», il concerto
Il racconto fa riferimento alla prima data pop-rock del 12 settembre e tutto quello che leggerete qui certamente non verrà ripetuto nelle serate successive. Addirittura la direzione artistica delle singole date è stata affidata a persone differenti.
Naturalmente Elisa ha supervisionato tutto, ma ha gradualmente fatto in modo di non doversi più occupare di ogni aspetto. «Ad un certo punto mollo e mi occupo strettamente di quello che devo fare sul palco, passando dall’estrema meticolosità a "quel che succede succede"».
Rispetto alle intenzioni iniziali, è stato "improvvisato" un assaggio della serata gospel/acustica di domani. Elisa ha infatti deciso all’ultimo minuto di far salire una porzione di 15 persone del London Community Choir (il coro è ovviamente molto più grande) per un’esibizione tratta dal loro repertorio. Ppoi sono tornati per la chiusura del live.
Nella prima serata è stato presente un corpo di ballo guidato da Veronica Peparini, con una formazione particolare vista la presenza di tutti uomini (per lo più visti a «Amici» come alunni e professionisti) e una sola ragazza. Peraltro, immensamente brava.
Nella serata gospel, oltre al London Community Choir al gran completo, c’è il coro che ha lavorato al progetto dell'album «Ivy», ilPiccolo Coro Artemia di voci bianche di Torviscosa. Oggi quei bambini sono cresciuti e hanno un’età compresa tra i 16 e i 22 anni. Saranno giovanissimi anche gli orchestrali delle ultime due serate. 70 elementi, 70 musicisti con un'età compresa tra i 18 e 23 anni, selezionati tra i migliori studenti dei conservatori italiani.
Gli ospiti serata per serata
Ecco qui elencati gli ospiti annunciati serata per serata:
Prima serata: Alessandra Amoroso, Loredana Bertè, Emma, Giorgia, LP, Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti, Francesco Renga, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro.
Seconda serata: Luca Carboni, Francesco De Gregori, Fabri Fibra, Jack Savoretti, Federico Zampaglione.
Terza serata: Mario Biondi, Francesca Michielin, Gianna Nannini, Mauro Pagani, Corrado Rustici, Renato Zero.
Quarta serata: Carmen Consoli, Fiorella Mannoia, Ermal Meta, Gino Paoli, Ornella Vanoni.
La scaletta della prima serata e le esibizioni migliori
Segnaliamo con * le esibizioni più belle e ** le indimenticabili
Ogni istante *
Labyrynth
No hero *
The Waves **
Stay
L'anima vola **
Una poesia anche per te
Ti vorrei sollevare (con Giuliano Sangiorgi)
Sorrido già (con Giuliano Sangiorgi e Emma) *
Comunque andare (con Alessandra Amoroso) **
Anima Fragile (con Tommaso Paradiso)
Sleeping in your hand *
Rainbow
Bruciare per te
Dancing **
Vivendo adesso (con Francesco Renga) *
Eppure sentire
Heaven out of hell *
Luce (con Giorgia) *
A modo tuo
Almeno tu nell'universo (con Loredana Bertè) **
Strange (con LP) **
Medley Mad World/Joy/Fever (con il coro gospel) *
Together
Cure me
She loves you
Ostacoli del cuore
Yours to keep *
Scaletta della seconda serata
Durante il concerto saranno massivamente presenti il Coro Artemia voci bianche di Torviscosa e il London Community Choir.
Hallelujah
Broken
Ti vorrei sollevare
L'anima vola
Per me è importante (con Federico Zampaglione)
Gift
A modo tuo
Rainbow
Buonanotte fiorellino (con Francesco De Gregori)
Una poesia anche per te
Heaven out of hell
The marriage
Rock your soul
Luce
Yashal
The other side of love (con Jack Savoretti)
No hero
Anche se non trovi le parole (con Fabri Fibra)
Eppure sentire
Vieni a vivere con me (con Luca Carboni)
A prayer
Labyrinth
Gli ostacoli del cuore
Sailing (con Jack Savoretti)
Recensione del concerto
«Non avrei mai fatto questi concerti per celebrarmi, da sola, senza ospiti. Non penso mai troppo a me stessa, è troppo faticoso. Ho dato vita a una festa collettiva di condivisione con il pubblico di tutto quello che è stato, con chiari riferimenti e evocazioni del passato, ma con un passo nel futuro». Non ci sono parole migliori di quelle dette da Elisa per spiegare questo progetto. È parecchio difficile parlare di una data che non si ripeterà con ospiti unici e con una scaletta pensata solo per una sera.
Sono state quasi tre ore di concerto che hanno ripercorso la carriera di Elisa con dei margini di libertà molto ampi. Pur essendo un concerto, almeno sulla carta, “di genere”, non aveva paletti. Anzi, ne aveva molti meno dei concerti tradizionali che chiedono per forma predefinita un certo tipo di inizio spettacolare, spesso un cuore acustico e un finale esplosivo. Più o meno, la curva di intrattenimento si assomiglia sempre.
La prima data del «Together here we are» nasce dalla volonta di offrire un live senza trama prevedibile, con un numero di ospiti gigantesco e continui picchi emotivi. È stato come andare sulle montagne russe. A fine concerto si capisce che l’intento è proprio quello di lavorare fuori misura, senza bilanciare, dando tantissimo in un’esperienza di concerto che spinge l'acceleratore su tutto, anche sull'adrenalina. Anche se la struttura palco non è complessa, a livello musicale «Together here we are» punta al colossal.
Nonostante questi eventi prendano il meglio del tour «On», che già ripercorrevano con attenzione gran parte della sua carriera, qui c'è un salto evolutivo che ha il sapore della maturità. Per come si è mossa sul palco, per la libertà con la quale si è concessa alcune sbavature, si intuiva il suo desiderio di emanare calore, far respirare aria di casa. Siamo entrati in Arena e ci siamo sentiti immersi in una serata esclusiva ma informale, di quelle che si fanno di solito con i fan club, dove succedono cose difficilmente ripetibili.
Solo chi avrà visto tutte e quattro le serate avrà un quadro completo e chiarissimo di questa complessa e ambiziosa idea. Un'idea complessa e ambiziosa come Elisa.