Fidatevi, il tour dei Ministri non delude

All'Alcatraz di Milano il pubblico ha saltato, sudato, urlato e probabilmente è tornato a casa con qualche livido. Quello che ci si aspetta da un concerto dei Ministri

I Ministri sul palco dell'Alcatraz di Milano  Credit: © Domenico Mirigliano
10 Aprile 2018 alle 18:28

Hanno giocato in casa i Ministri che lunedì 9 aprile sono saliti sul palco dell'Alcatraz, freschi freschi di «Fidatevi», il loro sesto album uscito lo scorso 9 marzo. Ad attendere il trio milanese una lunga fila di persone che ha invaso l'Alcatraz, saltando, sudando, sgolandosi. «Fidarsi è probabilmente la cosa più stupida che oggi si possa fare» dicono loro, ma sembra che il loro invito a farlo nonostante tutto sia stato accolto dal pubblico. Un sold out per dare loro il bentornato a Davide "Divi" Autelitano (voce e basso), Michele Esposito (batteria), Federico Dragogna (chitarra), accompagnati ancora una volta da Marco Ulcigrai e dal nuovo arrivato Anthony Sasso.

Il concerto si apre con alcuni nuovi inediti: da «Spettri», un urlo sussurrato, all'amara «Usami» alla ballad «Un Dio da scegliere». L'alternanza con i brani più vecchi inizia quasi subito con «Idioti» (da «Cultura generale») il cui titolo lampeggia sopra le teste dei tre, e «Non mi conviene puntare in alto,» fino a «I soldi sono finiti» e a fare un salto nel 2013 con «Spingere». Il pubblico è abbastanza caldo per affrontare «Tempi Bui», uno dei loro cavalli di battaglia. Si torna al nuovo con «Dimmi che cosa», il singolo che ha anticipato l'album «Tra le vite degli altri» e ovviamente la title track «Fidatevi» che porta sul palco il violino di Mauro Pagani. Tutto è pronto per il segmento che loro stessi, dice Divi, definiscono «Toccarla piano». Il palco e il pubblicono esplodono per «Noi fuori», «Una palude», «Diritto al tetto» e «Abituarsi alla fine», cantata a metà dalla folla. È il momento del crowd-surfing esperto di Divi che da lontano si vede letteralmente volare a destra e a manca sul mare di folla sottostante e degli ultimi saluti.

A fine concerto, mentre iniziano le operazioni di smantellamento, sotto al palco il tasso di umidità è altissimo, tanto che sembra che una nube si appiccichi ai vestiti. La ragione sono i superstiti che emergono sudati fradici, stravolti e stremati, svuotati. Viene da dire «Buon per loro», sia per chi il concerto l'ha vissuto sotto il palco sia per chi c'era sopra. Ai primi rivolgiamo lo stesso appello che hanno rivolto i Ministri su Instagram: fate sapere se state tutti bene.

Le date dal tour

05 APRILE BOLOGNA ESTRAGON
06 APRILE PADOVA GRAN TEATRO GEOX
09 APRILE MILANO ALCATRAZ
12 APRILE TEATRO SANBA'POLIS
14 APRILE ROMA ATLANTICO
19 APRILE VENARIA REALE (TO) TEATRO DELLA CONCORDIA
20 APRILE NONANTOLA VOX CLUB
24 APRILE FIRENZE OBIHALL
27 APRILE MOLFETTA (BA) EREMO CLUB
28 APRILE NAPOLI CASA DELLA MUSICA
30 APRILE PERUGIA AFTERLIFE LIVE CLUB

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