Jovanotti, live tour 2018: un concerto che è una festa techno, dub, rock ‘n roll

Il video, le immagini, la scaletta e il racconto dello show: due e ore mezzo per 28 canzoni, tra cui grandi successi del passato e nuove hit

Jovanotti Tour 2018 - prima data Forum di Assago, 12 febbraio  Credit: © Michele Lugaresi
13 Febbraio 2018 alle 20:20

Più che un live, uno show di puro intrattenimento a 360°: il 12 febbraio Lorenzo Jovanotti Cherubini ha portato a segno la prima delle 12 date previste al Forum di Assago per il Jovanotti Live Tour 2018, che è stato anche il primo dei 60 appuntamenti totali. Come ci riuscirà? Impossibile saperlo, ma possiamo assicurarvi che il cantautore è in forma smagliante e carico di energia.

Sul palco lo accompagna una band di nove elementi che ci regalano un live musicale divertente e raffinato: il buon vecchio basso di Saturnino, i tre fiati Jordan McLean (tromba), Matthew Bauder (sax) e Gianluca Petrella (trombone), la chitarra di Riccardo Onori, le tastiere di Cristian Noochie Rigano, pianoforte e fisarmonica di Franco Santarnecchi, le percussioni di Leo Di Angilla, e infine Gareth Brown alla batteria. Da citare anche il nome dei Giò Forma, lo studio di architetti che ha progettato una scenografia a dir poco spettacolare.

«Volevo trasformare il Forum in un salone per le feste», dichiara l'artista durante l'incontro con la stampa avvenuto subito dopo il concerto. «C'è stata un'intensa fase di preparazione e progettazione che ha coinvolto anche nuovi collaboratori: rispetto agli ultimi show, per quanto siano stati belli, questo spettacolo si basa su una visione diversa. Volevo che fosse divertente e... rock 'n roll».

Come nasce l'idea dello show? «Avevo letto un adattamento in spagnolo moderno del Don Chisciotte e mi sono accorto che aveva la mia stessa età: 51 anni. Che bello! Questo è un segno, ho pensato.», ci racconta il cantante.

Vi consigliamo di non andare avanti nella lettura finché non avrete partecipato al concerto, per non rovinarvi le sorprese.

A tutti i cavalieri erranti

Il live si apre con un la proiezione di un cortometraggio di Manuel Fior: protagonista è lo stesso Jovanotti che, travestito dal già citato Don Chisciotte, lotta sul suo cavallo, finché l'animale si trasforma in una moto, Lorenzo finisce in aria, viene soffiato via dalla bocca di una donna gigante, atterra su un deserto, si trasforma, finisce schiacciato da una folla di fan che si divertono e ballano, riemerge felice.

Una dedica campeggia a questo punto sullo schermo e si chiude con un lapidario ed efficace «A tutti i cavalieri erranti».

Ed ecco la chiave dello show: Lorenzo Cherubini, ambasciatore come sempre dei buoni sentimenti e delle speranze ben riposte, ricalca più volte durante il live la necessità di darsi completamente a quelle persone che lottano e lottano senza stancarsi di sconfiggere la cupezza della vita.

La citazione ha una storia dietro. Lorenzo trova questo passo di Don Chisciotte pensando sia di Cervantes, ma scopre che l'autore in realtà è un altro: si tratta di Corrado D'Elìa, attore di teatro e drammaturgo italiano, che aveva riadattato l'opera inserendo questa citazione. Il cantante quindi contatta Miguel Bosè e gli chiede di registrare la lettura della citazione per poterla usare durante lo show.

Le canzoni

Si inizia il viaggio di due ore e mezzo con «Ti porto via con me», con un gioco di luci al laser, potenza di bassi e ritmo dance che non lascia margine al dubbio su quale sarà la rotta. La cassa dritta techno torna più volte durante il concerto, con incursioni dub, dancehall e rap che si intersecano e si alternano senza sbavature. Lorenzo omaggia i Prodigy di Smack My Bitch Up con «Sbam!», accompagnando il pezzo con visual ispirati a GTA; poi torna dietro la consolle come dj, mixando da «Fame» a «Attaccami la spina», da «Penso positivo» a «Muoviti muoviti» (momento dedicato ai fan della prima ora). Non mancano i momenti romantici: da «Mi fido di te» a «Baciami ancora», anche gli innamorati sono riusciti ad avere il loro angolo di tenerezza. Verso la fine, grazie ai pezzi tratti da «Safari» e a un riarrangiamento divertente di «Ragazzo fortunato», ci si sposta verso ritmi caraibici e africani. Insomma, è presente l'80% dei generi musicali scibili.

La scaletta

Ti porto via con me
Le canzoni
Penso positivo
In Italia
Oh, vita!
Sbam!
Gli immortali
MI fido di te
Sbagliato
Baciami ancora
Chiaro di luna
Fame
DJ set
L’ombelico del mondo
A te
Ti sposerò
Ragazza magica
L’estate addosso
Tutto l’amore che ho
Safari
Tensione evolutiva
Sabato
Il più grande spettacolo dopo il big bang
Ciao mamma
Ragazzo fortunato
Le tasche piene di sassi
Mezzogiorno
Viva la libertà

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