Max Gazzè: il racconto della prima tappa del tour, al Teatro dell’Opera di Roma

Parte «Alchemaya» l'opera «sintonica» nella quale il cantautore mette insieme orchestra sinfonica e sintetizzatori. Il risultato? Da standing ovation.

4 Aprile 2017 alle 14:20

Se c’era un musicista in grado di poter metter su una «una follia» del genere, come la definisce lui stesso, non poteva che essere Max Gazzè. Ieri sera, lunedì 3 aprile, è andata in scena al Teatro dell'Opera di Roma, sold out per l'occasione, la prima della sua «opera sintonica» «Alchemaya». E se alla fine il pubblico si è alzato in piedi per la standing ovation, significa che il risultato è stato centrato: è piaciuta quella strana e suggestiva integrazione tra strumenti sinfonici e sintetizzatori. Sul palco, con il cantautore romano, i 50 elementi della Bohemian Simphony Orchestra di Praga diretta dal maestro Clemente Ferrari. E a introdurre i brani, la voce narrante di Ricky Tognazzi.
Uno show diviso in due tempi. Nel primo Gazzè propone nuove composizioni (scritte con il fratello Francesco) in cui canta i suoi approfondimenti esoterici degli ultimi 20 anni. Da «Progenie» a «Il progetto dell’anima», passando per «L’origine del mondo» a «Etereo», ci si immerge nel suo fantastico mondo musicale.
Nella seconda parte dello spettacolo Max Gazzè, con tanto di giacca di velluto viola alla faccia della scaramanzia, ripropone alcune delle sue hit più conosciute. E gli arrangiamenti «sintonici» sono davvero da brividi. Si comincia con «Il timido ubriaco», poi «Il solito sesso» e ancora «Ti sembra normale» e «La vita com’è» due successi del suo disco «Maximilian». Continua con «Cara Valentina», «Sotto casa» e con la dolcissima «Mentre dormi». Arriva poi il momento di due brani inediti che faranno parte del nuovo album che uscirà in autunno e che si chiamerà, ovviamente, «Alchemaya»: «Se soltanto» e «Un brivido a notte».


Il tour «Alchemaya» prosegue a Firenze (8 aprile, Teatro dell’Opera), Napoli (10 aprile, Teatro San Carlo), Milano (11 e 12 aprile, Teatro degli Arcimboldi), Padova (13 aprile, Gran Teatro) e Torino (14 aprile, Auditorium del Lingotto).

Seguici