Lucca - L'atmosfera è magica. Straordinaria. Un'arena concerto realizzata ai piedi e sopra le mura seicentesche della città. Sulle tribune e sul prato oltre 55mila persone festanti e ipnotizzate da loro, i Rolling Stones, quattro ultrasettantenni (Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts e Ron Wood) ancora capaci non solo di richiamare tanta gente ai loro show, ma anche di offrire musica e spettacolo come pochi.
L'unica data italiana di un breve tour europeo, il NoFilter Tour, sold out in tre ore di prevendita nel maggio scorso, rappresenta per una città piccola come Lucca una grandissima opportunità che non ci si è lasciati sfuggire, grazie soprattutto alla testardaggine e alla lungimiranza di Mimmo D'Alessandro, che, con il socio Adolfo Galli, organizza qui il Lucca Summer Festival, giunto quest'anno alla ventesima edizione e degnamente chiuso da questo grande evento. Quanto agli Stones, loro possono scegliere e non hanno resistito al fascino di una location tanto diversa, speciale e spettacolare. L'attesa di questa data ha perciò travalicato la norma e proprio qui sono arrivati fan da tutto il mondo, anche da Stati Uniti, Brasile, Argentina e Australia.
il finale: Jumpin' Jack Flash
Last e stavolta anche least la dirompente Jumpin' Jack Flash per chiudere degnissimamente due ore e 10 di un grande show che non ha un attimo di debolezza. Grandi Stones! Rock on!
Ogni volta è così, con i Rolling Stones: cerchi di essere razionale e pensare che ormai hanno detto tutto e che non ti divertirai più di tanto. Poi entrano in scena, parte la musica e ti dimentichi di tutto, abbandonandoti alle emozioni, quelle emozioni forti che ancora una volta la band più famosa dell'universo riesce a regalare. E stasera, davanti a tanto spettacolo, anche la gioia e il sollievo di vedere tanta, tantissima gente e nessun incidente, nessun problema. Grazie agli Stones, al rock, alla musica e a chi la ama.
il primo bis: Gimme Shelter
Anche Keith si è rimesso la camicia ma solo l'imperturbabile, come sempre, Charlie Watts è rimasto con la sua impeccabile camicia bianca a picchiare piatti e tamburi.
Alle 23 la band saluta ed esce. Ma ci sono solo due minuti di attesa per il bis; la ?sociale? Gimme Shelter con alle spalle immagini di cortei di protesta e lo spazio anche per la voce nera di Sasha Allen che duetta con Mick Jagger.
Brown Sugar e Satisfaction
Con un sonoro ?Che ca?!? l'instancabile Jagger introduce Brown Sugar, la più fuorilegge tra le canzoni scritte da lui e da Richards. I 55mila ringraziano con calore.
Ma esplodono immediatamente dopo per Satisfaction, ultimo pezzo del set ?regolare?.
Pronto per il gran finale
Arriva Miss You e i 55mila ballano, ma Midnight Rambler è davvero da brividi tra l'armonica a bocca e la voce di Mick Jagger e le due chitarre blues e poi rock di Keith Richards e Ron Wood. Capolavoro.
E su Street Fighting Man, graffiante come sempre, Mick fa volare via la nuova camicia che aveva indossato. Pronto per il gran finale.
"Ganzissimo!" urla Mick soddisfatto e Keith spara il riff di Start Me Up.
“Alla faccia di chi ci vuole male!"
È l'ora dei superclassici: You Can't Always Get What You Want seguita da Paint it black. Mick Jagger, che ora ha aperto anche la camicia viola dopo aver buttato via da tempo la giacca, chiede se qualcuno è di Milano, Roma o Firenze prima di partire con Honky Tonk Women.
Poi in buon italiano, o quasi, spiega di aver passato una bellissima giornata a Firenze e di aver preso un gelato sul Ponte Vecchio con Theresa May, ma lo dice con una faccia che è tutto un programma. In inglese invece la presentazione della band sul proscenio senza strumenti uno per volta. Anche Keith Richards ora è in maglietta e bandana ed esclama in italiano: ?Alla faccia di chi ci vuole male!?. E attacca Happy dove è anche voce solista.
Con le mie lacrime !
Dopo due brani blues dall'ultimo album della band, dello scorso dicembre, Mick Jagger presenta in italiano il brano scelto dai fan sulla app della band: Let's Spend the Night Together. Poi dice ?mi sento romantico? e attacca Con le mie lacrime, versione italiana di As Tears Go by, la prima canzone scritta dal duo Jagger-Richards nel 1965 per l'allora 17enne Marianne Faithfull, e cantata dal vivo (in italiano) solo nel Bigger Bang Tour a Milano nel luglio 2006. La platea apprezza molto lo sforzo di Jagger?
Ciao Lucca!
Jagger poi si ferma e saluta in italiano: "Ciao Lucca!... ciao Toscana!... è la prima volta che suoniamo in Toscana!". Ovazione e via con Tumbling Dice (da Exile on Main St. del 1972).
sympathy fo the devil
Alle 21.13 finalmente loro! L'inconfondibile "ooh ooh" di Sympathy for the devil ed ecco Mick Jaggerin giacca di strass nero e oro, che apre le danze nel modo più atteso. E subito It's only Rock'n'Roll: cosa desiderare di più? E infatti i fan sono immediatamente scatenati e felici.
Il riscaldamento...
The Struts tengono caldo il pubblico degli Stones con set di 40 minuti, molto apprezzato dal pubblico...
Il popolo degli Stones
I 55mila di Lucca visti dall'alto delle mura...
The Struts
Alle 19.45 precise sul palco The Struts gruppo inglese di buone speranze e forse qualcosa in più, pupilli degli Stones.