Una piazza in festa per Gigi D’Alessio, il 17 e il 18 giugno

Nella sua Napoli terrà due concerti-evento per i suoi 30 anni di carriera

Gigi D'Alessio
28 Aprile 2022 alle 12:18

Si intitolava “Lasciatemi cantare” il primo album di Gigi D’Alessio, datato 1992, e il cantautore napoletano è stato ampiamente accontentato. Per celebrare il trentennale di una carriera che definisce «straordinaria», il 17 e il 18 giugno, nella stupenda Piazza del Plebiscito di Napoli, andrà in scena “Uno come te - Trent’anni insieme”, concerto-evento che ne ripercorrerà la carriera attraverso le sue canzoni, gli aneddoti e gli ospiti che interverranno alla serata: da Fiorello ad Amadeus, da Clementino ad altri rapper napoletani che hanno accompagnato Gigi nel suo ultimo album, fino ad Alessandro Siani e tanti altri.

Palco a ridosso del colonnato della Basilica di San Francesco e spettatori seduti, ma i 10 mila posti previsti sono andati esauriti in poche ore: «Sembrava l’assalto alla diligenza, mi so’ sentito come Justin Bieber» scherza Gigi. «Con tutto quello che è successo non era scontato. Ne abbiamo dovuti aggiungere altri 5 mila».

È probabile che non bastino neppure questi e si debba salirea 20 mila? «Non oltre, però» assicura D’Alessio «voglio che la gente stia comoda. Inoltre abbiamo pensato a due schermi giganti in città. Questi 30 anni sono volati: le emozioni mi hanno preso sottobraccio ed è stato un susseguirsi di così tante cose che ora, preparando la scaletta, mi rendo conto che non basterebbe un giorno intero per raccontarle tutte. Ci sono state varie fasi: il Conservatorio, quando facevo i matrimoni, i primi concerti, le feste di piazza, la tv, gli stadi, i primi tour all’estero... Ho scritto 400 canzoni!».

Sul palco D’Alessio, aprendo con “Non mollare mai”, racconterà tutto questo: «ma non in ordine cronologico. È bello far vedere anche dove sono arrivato, e da dove sono partito. In fondo, lo show vuole essere anche un messaggio: l’ho chiamato “Uno come te”, come un mio vecchio album, per dire che chiunque ce la può fare e non solo nella musica. Però nella vita bisogna sacrificarsi, non si può pretendere di ottenere le cose senza fare nulla. Come canto in una canzone, i figli miei non li ho visti crescere, me li sono trovati davanti già grandi...».

Seguici