Cristina D’Avena: «Porto i cartoni animati in radio»

L’interprete delle più belle sigle dei cartoni animati degli anni ottanta e novanta è entrata a far parte della squadra di R101

Cristina D’Avena
5 Maggio 2021 alle 17:42

Cristina D’Avena è tornata di nuovo in radio. L’interprete delle più belle sigle dei cartoni animati degli anni ottanta e novanta è entrata a far parte della squadra di R101 e R101 Tv (canale 167 del digitale terrestre) dove ogni mercoledì, dalle 11 alle 12, è al fianco di Fernando Proce nel programma “Procediamo” con Sabrina Bambi e Regina.

Allora Cristina, per lei una nuova sfida…
«Dopo l’esperienza a RTL, sono tornata a casa mia perché la mia carriera di cantante di sigle di cartoni è cominciata a Mediaset che sento come una famiglia».

Lei ha iniziato giovanissima…
«Ero una bambina. I sedici anni di allora non sono come quelli dei giovani di oggi. Ero ingenua e venivo scortata da mio padre che non mi mollava mai perché era gelosissimo di me. Era lui la mia vera guardia del corpo».

Tutto è partito dallo Zecchino d’oro. Poi il grande salto…
«A Mediaset cercavano una voce femminile per interpretare una sola sigla di un cartone animato: “Bambino Pinocchio”. Chiesero all’Antoniano. Dall’istituto riferirono di una ragazzina dalla voce carina e cristallina. Ero io».

Ricorda il suo primo provino?
«Mi presentai in sala d’incisione accompagnata da mio padre che era tutto agitato. Lui controllava di continuo l’orologio perché avrebbe poi dovuto accompagnarmi a scuola, al liceo classico. Alla fine venni scelta e per me fu una grande soddisfazione. Non avrei mai immaginato quello che avrei fatto dopo».

“Bambino Pinocchio” è stata la sua fortuna…
«In realtà il mio portafortuna è stato un cavallo di legno con il quale ho esordito allo Zecchino d’Oro all’età di tre anni. Entrai in studio in sella a questo cavallo dipinto a mano, bellissimo. Ce l’ho ancora conservato in un mio vecchio magazzino».

Torniamo alla radio. Cosa fa il mercoledì? (il programma con Fernando Proce va in onda dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00, ndr)
«E’ una diretta in cui ci divertiamo un sacco. E, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, tutti abbiamo bisogno di svagarci e ridere. In ogni appuntamento presentiamo il mondo dei cartoon che non è solo appannaggio dei bambini ma appartiene anche agli adulti. Nell’ora di trasmissione facciamo sfidare i cartoni animati. Nella prima puntata abbiamo messo al voto “Kiss me Licia” e “Doraemon” e il pubblico ha scelto il primo. Poi tra “Memole dolce Memole” e i “Puffi”, la maggioranza dei voti è andata agli ometti blu. Alla fine tutti i vincitori si sfideranno tra loro… La cosa bella è che arrivano tanti messaggi (gli ascoltatori possono prendere parte al programma inviando un messaggio vocale, audio o video, al 331.8090101, ndr) da parte di quelle persone cresciute con i cartoni animati di cui ho interpretato la sigla. Sono commoventi anche le parole scritte dai papà di figli speciali che raccontano di come i loro bambini, grazie alle mie canzoni, siano riusciti a superare le difficoltà. Per esempio alcuni bimbi con qualche difficoltà di linguaggio, ripetendo le parole delle sigle, si sono un po’ sbloccati. Per me questa è una vera gioia».

Qual era il suo cartone animato preferito da bambina?
«I miei genitori mi portavano a cinema a vedere tutti i film della Walt Disney. Ero fissata con “La carica dei 101”».

I cartoni di oggi, per come sono realizzati, le piacciono?
«Non ho figli per cui non sono informatissima. Credo che i cartoni della mia generazione abbiano una marcia in più per i loro contenuti. Erano delle belle storie. Penso a “Candy Candy”, a “Lady Oscar”. Oggi con i canali tematici, i bambini hanno tantissime cose da vedere ma rischiano di non affezionarsi a nessun personaggio. Guardano tutto ma non guardano niente…».

Altri progetti?
«In futuro tanta musica e qualcosa in tv. Ci potrebbero essere belle novità. Incrociamo le dita!».

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