Dopo il terzo posto conquistato al Festival di Sanremo, la cantautrice esce il 16 febbraio con il nuovo album di inediti. Ecco quello che ci ha raccontato

Una strada nuova e più consapevole è quella intrapresa da Annalisa, talento cristallino che quest'anno si è conquistata il prestigioso podio del Festival di Sanremo con il brano «Il mondo prima di te». «Mi sento più energica, consapevole e autentica» confessa la cantautrice, che il 16 febbraio pubblica il nuovo album di inediti «Bye bye» con la produzione artistica di Michele Canova e una schiera di validi autori come Danti, Colapesce, Tony Maiello, Davide Simonetta, Raige e Davide Petrella.
«Mi destreggio tra interviste e social network, ma tutto sotto controllo» esordisce sorridendo Annalisa, ma c'è qualcosa che interrompe la nostra intervista. «Tra le notizie in prima pagina sul mio telefono, è comparsa quella dell'uscita del mio album. Che emozione!».
LA COVER DELL'ALBUM «BYE BYE»
Non ti sei ancora abituata a vederti in prima pagina?
«No, ogni volta è un colpo al cuore (sorride). Mi fa strano, mi fa sorridere, mi diverte e mi gasa. È bello».
Reduce da settimane intense, ma sei in gran forma. Cosa hai fatto appena tornata a casa?
«Sono stata con i miei genitori, che non vedevo da dieci giorni. E poi ho dormito, ho fatto le lavatrici, ho rifatto le valigie e sono venuta a Milano».
Che Sanremo è stato?
«Bellissimo. Mi sono sentita di far parte di qualcosa di bello e il fatto che ci sia stata la coronazione del podio è stata la ciliegina sulla torta».
Te lo aspettavi?
«Sentivo di avere la canzone giusta, almeno per me, e non ho pensato a come sarebbe andata. Sono molto soddisfatta. Volevo che arrivasse la forza e la positività del brano, poi ognuno ci può vedere il riflesso della propria storia personale. Ora non mi interessano le canzoni romantiche, struggenti e basta ma ho voglia di star bene e far star bene gli altri».
Il complimento più bello che hai ricevuto?
«Ne ho ricevuti tanti ma tra quelli che mi hanno fatto più piacere ci sono i complimenti da parte delle donne, per me sono ancora più importanti. Bisogna sostenersi e darsi forza tra noi, è importante».
Sul palco dell'Ariston hai sempre detto di aver condiviso una nuova parte di te.
«Il punto di partenza legato a questo cambiamento è una mia presa di coscienza, che arriva in maniera quasi inconscia. Gradualmente ho iniziato a non pensare più a cosa stessi dicendo o facendo e ad accontentare gli altri, ma in primo luogo ho iniziato a pensare di più a me. Da qui è partito tutto».
Parliamo di «Bye bye», spiegaci il titolo.
«È un saluto (grato) a tutte le esperienze precedenti. C'è la voglia di partire per un nuovo viaggio e sempre pronta, come dico nel «Mondo prima di te», a trasformare qualunque cosa accada in un’occasione».
E nella copertina del tuo disco ti vediamo in una versione molto più femminile.
«Prima mi facevo tante paranoie, non mi piacevo e non mi sentivo libera di essere più scoperta. Ora ho deciso che mi vado bene così, e se non sono perfetta va bene ugualmente. Da questo sentimento deriva una maggiore sicurezza nel gestire la fisicità. La foto è il simbolo della scalata, della salita che mi appresto a fare».
Cosa c'è dentro le tue canzoni?
«Vivo la musica come un impulso e un mezzo per star bene io in primis. Per questo, ho sempre sentito l'esigenza di scrivere quello che stavo vivendo. Spesso mi sono avvicinata a concetti più sociali ma sempre in maniera introspettiva, una visione che magari cambierà nel tempo. Vivendola così ho tirato fuori tantissimo per questo album».
L'ossatura sonora di questi brani punta meno all'elettronica rispetto al precedente «Se avessi un cuore», un ritorno al pop.
«Questo disco rappresenta il giusto equilibrio. Quando ho parlato con Canova, gli ho chiesto di capire insieme dove fossi più brava, in che "zona artistica" fossi più forte. Bye bye è casa mia, è il giusto bilanciamento tra la pasta degli strumenti vissuti e suonati e un'elettronica mai preponderante. È un disco che mi rappresenta totalmente».
La produzione artistica è di Michele Canova: come è andata con lui?
«Ci siamo visti in Italia e abbiamo lavorato a distanza. Gli mandavo testi in continuazione ma tanti ho dovuto escluderli. C'è un momento per ogni cosa e magari li tengo lì, per il futuro».
E in tutto questo, riesci a fare anche il tutor ad«Amici».
«È una figura che si mette alla pari, costruttiva e mi piace di più, mi sento più giusta a dare consigli. Mi rivedo in loro, nei loro errori e imparo anche io tanto».
A maggio presenterai il nuovo album dal vivo. Cosa vedremo?
«Sono il 10 maggio all'Atlantico a Roma e il 14 maggio all'Alcatraz a Milano. Saranno due eventi speciali perché presenterò tutti i brani dal vivo. Anche la scelta del club è legata al voler di togliere dal punto di vista live, andare al succo delle cose. Saranno due date essenziali e incisive».
LE DATE DEL INSTORE TOUR
16 febbraio - Torino, CC.8 Gallery
17 febbraio - Roma, Discoteca Laziale
18 febbraio - Milano, Mondadori Duomo
19 febbraio - Marghera, Mediaw. CC Nave De Vero
20 febbraio - Brescia, Mondadori CC Freccia Rossa
21 febbraio - Napoli, Feltrinelli
22 febbraio - Bari, Feltrinelli
24 febbraio - Palermo, Feltrinelli
25 febbraio - Catania, Mediaw. CC Etnapolis
26 febbraio - Stezzano, Mediaw. CC Le Due Torri
28 febbraio - Firenze, Galleria Del Disco
2 marzo - Bologna, Mondadori
3 marzo - Genova, Mondadori