Cesare Cremonini e “La ragazza del futuro”: «Si tratta di un album, non di una playlist. Non sono tanti singoli in sequenza»

Presentando il suo settimo album, Cesare sembra un fiume in piena. Ha voglia di parlare, raccontare spiegare

Cesare Cremonini  Credit: © Andrea Sestito
24 Febbraio 2022 alle 16:35

Sono passati cinque anni dall'ultimo disco di inediti di Cesare Cremonini. Un quinquennio che sembra un'eternità, perché in mezzo c'è stato di tutto: un problema alle corde vocali che ha richiesto un intervento chirurgico, la morte del padre, un'antologia con sei brani inediti, un libro, la separazione dal suo storico produttore Walter Mameli (sostituito con Alessandro Magnanini) e, naturalmente, una pandemia planetaria che ha sconvolto le vite di tutti.

Forse è anche per questo che, presentando il suo settimo album “La ragazza del futuro”, che è anche il titolo del singolo che, con “Colibrì” ha anticipato il disco, Cesare sembra un fiume in piena. Ha voglia di parlare, raccontare spiegare.

«È un disco che nasce in un momento molto particolare e proviene da una sorgente creativa, artistica, umana, personale che ha attraversato tante delicatezze e probabilmente molte di esse possiamo anche condividerle, sono cose che abbiamo passato tutti» ci dice. «Nasce anche dalla riflessione profonda e inevitabile sul ruolo dell'artista musicale in questo momento. È per questo che alla fine ho scelto di fare un album con tante collaborazioni artistiche ma senza featuring. Ha una sola voce, la mia, e questo rappresenta un modo nuovo di lavorare per me e non poteva essere che così. Volevo dargli un significato profondo e volevo che fosse chiaro fin da subito che si tratta di un album, non di una playlist. Non sono tanti singoli in sequenza. Il collante che ho scelto per legare le canzoni è stato l'uso delle bellissime strumentali eseguite da Davide Rossi, un musicista eccezionale che porterò con me anche in tour».

Ne è scaturito un album sincero, anzi “spudorato” per usare le parole del suo stesso autore. Quattordici tracce, quatro strumentali e dieci canzoni legate l'una all'altra da un unico filo. Per questo Cremonini ne parla, senza mezzi termini, come di un concept album: «Ho scelto di essere libero: questo disco parla un linguaggio più largo della discografia. Sono quattordici tracce ingombranti, tutte hanno una corposità e un significato ben preciso e profondo».  

Un album che «guarda all'oggi con entusiasmo, ma anche al live» che Cremonini definisce cinematografico e immagina ascoltato nella sequenza con cui è stato concepito: «Leggeresti un libro che ti piace, leggendo solo tre o quattro capitoli, o guarderesti, di un film che ti interessa, solo il secondo tempo?». 

Musicalmente la ragazza del futuro, immaginaria musa del cantautore in questo viaggio tra l'oggi e il domani, alterna ballad sinfoniche e intime come “MoonWalk”, che raccontano momenti intimi come gli ultimi giorni di vita del padre, e l'agrodolce “Stand Up Comedy”, che riflette su come il tempo ci cambia,  accompagnati da parti orchestrali registrate negli studi Abbey Road di Londra, quelli che Cremonini ama non solo perché lo riportano ai Beatles, al suo grande amore, ma soprattutto perché hanno il suono di «Abbey Road», quel suono che c'è solo lì. 

E poi la leggerezza acustica di brani come “La Camicia” e “Jeky”, infarciti di reminiscenze  beatlesiane, ma anche il groove funky della title track - che vede alla batteria Steve Jordan, attuale batterista dei Rolling Stones - e la raffinatezza di “La Fine dei Mondo”. Le elettroniche e ammiccanti “Chimica” e “Psyco”, mixate dall'ingegnere del suono Chris Lord-Alge, pluripremiato ai Grammy Award per il lavoro con Green Day, Muse e molti altri, sembrano nate per essere intonate in uno stadio. 

Menzione particolare per “Chiamala felicita”, la canzone che chiude l'album. Una ballata minimale impreziosita dagli archi di Davide Rossi, su cui si appoggia un testo emozionale e personale, sintesi perfetta della scrittura non comune di Cremonini.

Tante influenze che si impastano in un album adulto, che guarda a braccia aperte verso il futuro «alla ricerca di sentimenti e di musiche che possono parlare un linguaggio del mondo». 

Tracklist

  1. Intro
  2. La ragazza del futuro
  3. Colibrì
  4. MoonWalk
  5. Interlude 
  6. La fine del mondo
  7. Chimica
  8. La camicia
  9. Interlude 
  10. Stand Up Comedy
  11. Jeky
  12. Psyco
  13. Delfini
  14. Chiamala felicità

Cremonini Stadi 2022

A quattro anni dal suo ultimo tour, Cesare Cremonini tonerà negli stadi italiani nell’estate 2022 e per la prima volta all’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola il 2 luglio. Sold Out le date diMilano (Stadio San Siro) e Bari (Stadio Arena della Vittoria) e oltre 50 mila biglietti già venduti per la data di Imola. Il calendario completo:

  • 9 giugno 2022 – LIGNANO, Stadio Teghil (data zero)
  • 13 giugno 2022 – MILANO, Stadio San Siro (SOLD OUT)
  • 15 giugno 2022 – TORINO, Stadio Olimpico
  • 18 giugno 2022 – PADOVA, Stadio Euganeo
  • 22 giugno 2022 – FIRENZE, Stadio Artemio Franchi
  • 25 giugno 2022 – BARI, Stadio Arena Della Vittoria (SOLD OUT)
  • 28 giugno 2022 – ROMA, Stadio Olimpico
  • 2 luglio 2022 – IMOLA, Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari
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