Charlie Puth presenta “Nine Track Mind”, l’intervista

Dopo il successo di "See You Again" con Wiz Khalifa e del singolo "Marvin Gaye", il cantante ci svela i retroscena del suo primo album di inediti

Charlie Puth  Credit: © Ufficio stampa
18 Gennaio 2016 alle 12:46

Da bambino l'idea era quella di diventare un pianista di musica jazz: adesso il 25enne Charlie Puth non è solo un musicista, ma anche un produttore e un compositore dal prezioso talento. Si fa notare su YouTube da una tra le più popolari conduttrici americane, Ellen DeGeneres, che lo invita a partecipare al suo show. Il successo è immediato: dopo numerosi premi, il cantante statunitense affronta il vero esordio con Nine Track Mind, l’album di inediti che uscirà il 29 gennaio 2016.

In occasione di uno showcase di presentazione, lo incontriamo poche ore prima in un albergo milanese: la sensazione immediata è quella che Charlie Puth abbia ben poco della tipica star americana. Si presenta con un grande sorriso e una gentilezza quasi inusuale, ma soprattutto parlando delle tre recenti nomination ai Grammy, i suoi occhi riflettono un’emozione pura e sincera.

È la tua prima volta in Italia?
«No, è la seconda e amo questo paese! I miei fan italiani sono pazzi, tanti di loro li ho trovati stamattina in aeroporto appena sono arrivato».

Sei molto giovane, come hai scoperto il tuo talento?
«La passione per la musica è nata quando avevo 4 anni, mia madre mi insegnò a suonare il pianoforte studiando il jazz e la musica classica. In realtà, ho sempre amato la musica pop: il mio idolo era James Taylor ma ascoltavo anche 'N Sync e i Backstreet Boys. Ho frequentato la scuola di musica di Manhattan e poi sono stato in quella di Berklee, negli Stati Uniti».

E quando hai cambiato idea?
«Dopo gli studi, ho deciso che non volevo essere un pianista jazz per il resto della mia vita ma volevo scrivere musica pop. All'inizio la mia unica volontà era comporre, non diventare un cantante o un performer. Volevo essere riconosciuto per quello che facevo, ma non avevo mai pensato che un giorno sarei diventato famoso» [sorride].

La tua carriera inizia proprio su YouTube con la realizzazione di cover, tra cui i brani di Sia, John Legend e Adele. E proprio con la canzone ?Someone Like You?, ti ha notato Ellen DeGeneres. Oggi quanto è importante l'utilizzo dei social?
«Utilizzare i social media è fondamentale, perché puoi entrare in contatto con tutte quelle persone che potrebbero essere potenzialmente tuoi fan. Con me ha funzionato molto bene! Quattro anni fa (è volato il tempo, wow!), Ellen mi chiamò per invitarmi al suo show e questo mi ha permesso di arrivare al grande pubblico».

Il tuo primo successo è stato See You Again con Wiz Khalifa: quando l'hai scritta?
«Nel luglio del 2014 ma solamente il ritornello. Ho creato la melodia e l'ho inviata a Wiz Khalifa in una settimana. Ci sono voluti molti mesi per terminarla ed è finalmente uscita nell'aprile del 2015».

Pensi che questa canzone abbia cambiato la tua vita per sempre?
«Si assolutamente, anche perché con questo brano ho ricevuto tre nomination ai Grammy. È stato un momento davvero emozionante, non me lo sarei mai aspettato».


Possiamo dire che il 2015 è stato l'anno della definitiva consacrazione. C'è stato un momento più difficile degli altri da affrontare?
«Con tutto quello che è successo nel mondo, è stato difficile focalizzarsi solo sulla musica. Però, in un certo senso, questo ha stimolato la mia creatività musicale: sono accadute cose davvero sconvolgenti ma per me sono state fonte di ispirazione in un modo strano. Vorrei provare a far sentire meglio le persone attraverso la mia musica».

In Italia è uno del brani più trasmessi dalle radio: Marvin Gaye è la tua prima canzone nella quale c'è anche Meghan Trainor. Quando vi siete incontrati?
«Inizialmente Marvin Gaye era una canzone che avevo scritto solo per me: un anno fa ho conosciuto Meghan e le ho chiesto subito se volevamo cantarla insieme. Una settimana dopo, eravamo in studio a registrarla. Ora ho intenzione di scrivere alcune canzoni per il suo album e siamo diventati anche migliori amici, è fantastico!».

C'è una canzone di Marvin Gaye che ti piace particolarmente?
«Si, il titolo è ?Heaven Must Have Sent You? con Tammi Terrell. Ha una potente grinta espressiva, come quella che c'è nel mio nuovo album che uscirà il 29 gennaio».

Tra i brani del  disco, c'è anche una collaborazione con Selena Gomez...
«?We Don't Talk Anymore? è stata l'ultima canzone ad essere inserita nell'album: racconta di una storia finita dopo tanto tempo e il tentativo (invano) di rimanere amici. Selena è venuta a casa mia e lo abbiamo inciso la sera stessa: non avendo uno studio, le ho fatto registrare con un microfono dentro l'armadio!». (Sorride)

Quando scrivi un testo, hai già in mente cosa vuoi trasmettere al pubblico?
«Vorrei essere fonte d'ispirazione affinché facciano quello che sto facendo io: sono stato scoraggiato da tante persone che hanno ostacolato la realizzazione del mio sogno ma ci sono riuscito perché mi sono concentrato su un obiettivo preciso. Vorrei che ascoltassero la mia musica con il pensiero che anche loro possano fare la stessa cosa».

Se dovessi scegliere, con quale artista vorresti fare un duetto?
«Senza dubbio, Bruno Mars: ho la sensazione che se dovessimo collaborare insieme, potremmo realizzare davvero della buona musica».

Cosa ti aspetti da questo progetto?
«In realtà non mi aspetto molto, ma voglio che le persone si divertano con la mia musica. Mi piacerebbe diventare il sottofondo dei ricordi, ma soprattutto la colonna sonora della loro vita».

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