Chi sono i CNCO, la band latina di «Sólo Yo»

Con «Reggaetón Lento» hanno spopolato. Vi presentiamo i ragazzi che hanno vinto «La Banda» nel 2015, con Laura Pausini giudice


20 Aprile 2018 alle 20:04

Sotto gli uffici della Sony, dove abbiamo appuntamento con i CNCO, ci sono i fan che aspettano impazienti i loro beniamini per una foto. L’occasione è unica: il gruppo vincitore della prima edizione del talent «La Banda», programma ideato da Ricky Martin e Simon Cowell, è in Italia per presentare il secondo album dal titolo «CNCO», uscito il 6 aprile, che ha debuttato alla prima posizione negli Stati Uniti e a Porto Rico. In pochi giorni è diventato il miglior best seller latino del 2018, un vero fenomeno mondiale che a piccoli passi sta collezionando numeri da record.

Siamo davanti al gruppo latino del momento, ma in realtà abbiamo semplicemente conosciuto cinque ragazzi giovani, educati e simpaticissimi che provengono da tanti paesi diversi, e che per inseguire il loro sogno hanno provato, come tanti giovani, la strada del piccolo schermo. Abbiamo dimostrato che anche il nostro Paese è pronto ad accogliere le novità del mondo latino: la canzone «Hey DJ» eseguita insieme a Yandel è Oro in italia mentre «Reggaetón Lento (bailemos)», oltre ad aver superato il miliardo di views su YouTube, è certificato doppio disco di Platino in Italia.

Conosciamo meglio i cinque ragazzi del gruppo CNCO.

I componenti della band

La commistione di lingue e culture diverse, ognuno con la propria storia: i CNCO non si conoscevano prima del talent perché proprio il format prevede la formazione di un gruppo dai cinque talenti più interessanti del programma. Hanno dovuto superare test e prove musicali di fronte a superstar come Laura Pausini, Ricky Martin e Alejandro Sanz, ovvero i componenti della giuria del talent. Da quel momento, la boy band multiculturale non si è più fermata, lavorando senza sosta per ottenere un album ancora più personale.

Conosciamoli uno per uno:
Joel Pimental, il diciannovenne originario del Messico, ci racconta che prima di vincere il talent conduceva una vita “normale” adatta ad un ragazzo della sua età. Scuola e calcio erano le due priorità, ma ora “sono davvero grato per tutte le cose che stanno accadendo”.
Zabdiel De Jesùs ha 20 anni, è il portoricano che sogna di ispirare i giovani, e prima di salire sul palco de "La Banda" andava a scuola e a teatro, spendeva il suo tempo sognando un giorno di diventare un cantante.
Erick Brian Colon è il più piccolo, ha 17 anni ed è di Cuba. Anche lui giocava a calcio e trascorreva molto tempo con gli amici e la sua famiglia.
Richard Camacho proviene dalla Repubblica Domenicana, ha 21 anni e suonava insieme a suo fratello.
Christopher Velez ha 22 anni, originario dell’Ecuador, si è trasferito negli Stati Uniti e per aiutare la sua famiglia, prima del talent, lucidava le scarpe per le strade della sua città.

L'esordio nel talent «La Banda»

«Abbiamo imparato tante cose durante il programma – ci spiega Christopher – le classi erano divise per canto e ballo con ragazzi provenienti da tanti paesi diversi. Ogni settimana avevamo una canzone da imparare abbinata ad una coreografia, ed era difficile proprio perché si doveva imparare molto in fretta. Però, ci siamo divertiti!».

Il loro mentore è sempre stato Ricky Martin, che li ha seguiti anche al di fuori del programma: «È una leggenda, lo ammiriamo tanto e i nostri genitori lo ascoltavano in continuazione. Abbiamo imparato molto, anche dal punto di vista umano: Ricky è molto genuino e felice, è bello vedere un'artista del suo calibro rimanere così umile». E citano anche la nostra Laura Pausini, giudice del programma, che li ha chiamati anche durante la prima ospitata radiofonica italiana su RTL 102.5: «Laura è come una madre per noi. Ieri ci ha chiamati in diretta ed è stata una bella sorpresa! Ci ha insegnato molto, e senza di lei non saremmo qua».

I ragazzi non hanno nascosto la difficoltà di ritrovarsi a vivere tutti i giorni insieme, ci raccontano di un inizio abbastanza difficile perché non si conoscevano, provenivano da diversi paesi e la lingua è stata da subito un grande ostacolo. «Parlavamo spagnolo ma con accenti diversi, non è stato facile capirsi. Ora va molto meglio e ora abbiamo creato un nostro linguaggio (sorride)». 


«CNCO», il secondo album

Dopo il debutto con «Primera Cita», definito il più grande album di debutto latino del 2016” da Billboard USA, i CNCO hanno pubblicato il loro secondo album dal titolo «CNCO»: una prova discografica completa, contenente 14 tracce, e sicuramente più potente e matura della precedente. Puntare a sorprendere e affascinare un pubblico diverso da quello degli esordi è l’obiettivo iniziale della band.

La lista degli autori e produttori che hanno lavorato all’album è davvero lunga: da Icon Music, Edgar Barrera, David Cabrera, The Swaggernautz, Yasmil Marrufo, Mario Caceres e Frank Santofimio per citarne alcuni.  

«Questo è un album speciale, si intitola «CNCO» proprio perché è più personale e molto più vicino alla nostra realtà. Lo abbiamo registrato in otto mesi, aggiungendo sempre le nostre idee in ogni singola canzone dell’album. È un disco che ci rispecchia completamente. E abbiamo collaborato alla scrittura di due brani della tracklist: «Bonita» (che ha già più di 16 milioni di views su VEVO/YouTube) e «No Me Sueltes» con the Icon Music Team. Di questo siamo molto orgogliosi».

UN DUETTO ESTIVO CON RIKI?

La tracklist dell'album

1. Sólo Yo
2. Hey Dj Ft. Yandel
3. Se Vuelve Loca
4. Mamita
5. Fiesta En Mi Casa
6. Noche Inolvidable
7. Bonita
8. Estoy Enamorado De Ti
9. Mala Actitud
10. Mi Medicina
11. Fan Enamorada
12. No Me Sueltes
13. Demuéstrame
14. Reggaetón Lento (Remix) Ft. Little Mix

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