Dal 24 febbraio, il nuovo progetto dell'artista in gara a Sanremo 2017

Il potere della sua voce ha qualcosa di magico e oggi più che mai (per lei e per noi) questo è chiaro. Nel nuovo album «Nessun posto è casa mia» Chiara tira fuori la sua essenza, anzi, quello che è sempre stata quando dopo molti tentativi, passa i provini del talent Sky e vince X Factor. «Nessun posto è casa mia», titolo del brano portato a Sanremo 2017 e titolo di questo suo nuovo progetto, è la traduzione dei suoi desideri, delle sue aspirazioni e delle sue volontà. «È l'album che avrei fatto se non avessi fatto un talent show» svela. Ecco il racconto canzone per canzone, dalla sua diretta voce, con autori, incontri e curiosità, il tutto con la produzione artistica e gli arrangiamenti di Mauro Pagani.

Il cielo
Da parecchi anni sono fissata con il cielo, le costellazioni e tutto ciò che scorre sopra la nostra testa ma che noi non guardiamo mai. Il cielo è anche quel limite da superare che ci spinge a volere sempre di più, a cercare di concretizzare quelle cose che gli altri credono che non saremmo mai riusciti a realizzare. Con questa canzone Daniele Magro mi ha letto dentro, perché è un riassunto musicale di tutto ciò che penso a riguardo. E dove non arrivano le parole, arriva la musica. La considero un po' la canzone manifesto dell’album è la prima traccia anche per questo motivo, perché riassume anche i temi del disco.

Buio e luce
La chiamo la "Prima canzone del salotto" il mio primo esperimento di co-scrittura con Edwyn Roberts e Stefano Marletta, due giovani autori con cui mi sono trovata moltissimo, sia musicalmente che umanamente. Questa canzone è nata proprio nel mio salotto, un anno e mezzo fa, in un periodo non proprio splendido per me. E la cosa più incredibile è che i miei problemi, amorosi o meno che fossero, venivano stranamente captati da loro due anche senza il bisogno di dire nulla, e questo connubio dava vita a canzoni assolutamente giuste per me, sia musicalmente che a livello testuale. Credo sia la prima volta che son così diretta a livello di testo, anche la prima volta che canto così direttamente riferendomi a un’altra persona. La cosa ancora più incredibile è che quando avevamo finito la canzone io stavo nettamente meglio fisicamente (la magia della musica).
Curiosità: per un anno ci siamo chiesti che titolo dare a questa canzone, siamo arrivati ad averne una decina e alla fine abbiamo scelto Buio e Luce, che era anche il più diretto.

Nessun posto è casa mia
La canzone più magica dell’album, quella che ho deciso di portare a Sanremo perché più rappresentava in modo netto il cambiamento che volevo iniziare a intraprendere. Questa è stata anche la prima canzone cantata in studio con Mauro Pagani, è stata la prima che ha dato inizio alla nostra collaborazione. Con Niccolò e Carlo Verrienti, gli autori della canzone, avevo già collaborato in precedenza e ammiravo molto il loro modo di scrivere, educato, senza fronzoli, ma estremamente vero. Credo sia una canzone che arriva se tocca certe corde dell’anima, ti emoziona e non sai neanche il perché. Ma rimane nel tempo, ed è questo che desideravo da una mia canzone.

Grazie di tutto
La seconda canzone del salotto. Insieme a Edwyn e Stefano avevamo pensato a questa canzone che in realtà era scritta come una lunga lettera a qualcuno con cui non è finita bene, per chiudere in modo pacifico, senza eliminare per forza le cose vissute insieme o rinnegandole, ma tenendole presente e magari, usarle per crescere. Suppongo che le cose sbagliate fatte nella vita, dato che ci sono state, sia meglio accettarle e passare oltre, e se proprio ci sono state, almeno bisogna usarle per non rifare gli stessi errori. Una canzone che passa un po' oltre il modo istintivo di prendere le cose, e che segna il passaggio verso l’essere adulti.

I giorni più belli
Avevo già collaborato con Pacifico, lo stimo molto sia come autore che come persona. Questa è l’ultima canzone che abbiamo registrato per il disco, appena l’ho ascoltata sono rimasta stupita dalle parole di Gino, aveva interpretato esattamente le paure per il futuro di una donna che si affaccia ai 30 anni, e che coincidevano con le mie.

Fermo immagine
La terza canzone del salotto, ma questa ha avuto una gestazione davvero lunga. L’ anno scorso era nato semplicemente questo motivo davvero carino, ci piaceva molto ma non aveva una strofa e neanche un testo. L’abbiamo finito quest’ anno poco prima di chiudere il disco, la parte difficile di questa canzone è stata il testo, per non banalizzare la canzone aveva bisogno di un testo serio ma che suonasse spensierato in linea con la musica. Alla fine è venuto una specie di riassunto della mia vita degli ultimi anni, potrà succedere qualsiasi cosa, ma alla fine non importa, conta solo chi rimane, ‘chiedilo a chi non c’è’.

Chiaroscuro
Avevo iniziato a frequentare Virginio perché volevo collaborare con lui ma non sapevo come spiegargli quello che avevo in mente. L’ho invitato a casa mia a prendere un tè, mi ha fatto sentire molte melodie scritte da lui e da Gianluigi Fazio, una in particolare mi ha davvero colpito, e tra una chiacchiera e l’ altra è venuta fuori Chiaroscuro, una canzone che si concentra sulla difficoltà di cogliere le sfumature delle persone. Passa un po' per la mia esperienza personale, dato che nei primi tempi la mia timidezza mi aveva portato a un’eccessiva autoironia su me stessa, che era stata letta inizialmente come simpatia, ma mi aveva fatto un po' perdere la percezione di essere una persona che oltre alla simpatia aveva anche altro da dire. Con questa canzone riassumo tutto, e il "Sei la sola cosa importante" in realtà è dedicato a se stessi, perché la sola cosa che si possa fare è darsi un valore, per fare in modo che lo capiscano anche gli altri. È una canzone molto importante per me, ci tenevo a dirlo.

Sentirò respirare
Sono andata a trovare Giovanni Caccamo, volevamo collaborare, di lui ho sempre apprezzato il modo raffinato di scrivere un po’ di altri tempi. Quando mi ha proposto "Sentirò respirare" ne sono stata felice, e ho capito che, benché mi fossi espressa solo a parole, aveva perfettamente inteso che tipo di disco volevo fare. Poi l’arrangiamento di Mauro Pagani ha reso questa canzone ancora più bella e giusta per questo disco.

Le leggi di altri universi/Le ali che non ho
Questa canzone ha una storia strana, la realtà è che mentre ero dentro X Factor questa era un brano che era stata proposto come inedito agli altri concorrenti. Alla fine questi concorrenti non l’hanno cantata, ma a me era rimasta in mente per tutti quegli anni. Non sapendo come ritrovarla, ho iniziato a canticchiarla a tutti e ho chiamato l’autore, Marco Guazzone, che avevo apprezzato anni prima come cantante a Sanremo Giovani. Alla fine Marco ha capito a che canzone mi riferissi quando gliela canticchiavo per telefono, da li è iniziata una collaborazione che è andata oltre la canzone.
Marco ha scritto anche per me anche "Le ali che non ho", l’ultimo pezzo di questo album, che mi riporta un po’ in una fiaba. Dico comunque che "Le leggi di altri universi" è una delle mie canzoni preferite dell’album, e ‘Amati di più quando non lo meriti’ è un concetto che dovremmo ricordarci più spesso.

Quel bacio
Niccolò e Carlo Verrienti hanno scritto questo pezzo, "Quel bacio" è forse la prima canzone in cui parlo di "Un bacio", pensavo fosse arrivato il momento. È una canzone apparentemente leggera ma intelligente, perfetta nell’equilibrio tra il testo e la melodia, mi sa di estate e di sentimenti legati all’adolescenza ed è una canzone che ho adorato fin dal primo ascolto.