Coez: «In “Volare” cito Modugno ma mi riavvicino al rap»

Il cantante ci racconta il suo nuovo album in uscita il 3 dicembre

Coez
2 Dicembre 2021 alle 08:45

Ci ha fatto cantare a squarciagola con le sue canzoni più famose “È sempre bello” e “La musica non c’è”. E dal 3 dicembre Coez torna con un nuovo album che si intitola “Volare”.

È un nome... ambizioso!
«In effetti lo è. Si chiama come l’ultimo brano rap che ho fatto prima di navigare in mari più pop: era il 2012».

Come mai l’ha ripreso?
«Perché dopo anni di canzoni pop volevo tornare a parlare anche a chi mi segue da sempre, lo zoccolo duro, ricordando che non ho smesso di fare rap».

Cita proprio Domenico Modugno?
«Certo! Il suo brano è nato come “Nel blu dipinto di blu” ma è stato poi chiamato anche “Volare” per acclamazione popolare. Quel grande respiro dato dal pubblico è un po’ quello che cerco quando faccio musica».

È forte in radio il primo singolo “Come nelle canzoni”. Ha un segreto?
«È immediata, parla semplice. Canto l’amore con le tenerezze e gli spigoli, come spesso lo viviamo tutti».

Nella copertina dell’album appare con il volto bruciato dal sole.
«Vuole ricordare l’album “Damn” di Kendrick Lamar. Eravamo a Villa Giulia a Palermo: abbiamo scattato 70 foto e solo in questa mi vedo come sento davvero di essere... con il mio tipico musone “ingrugnato” e felicemente imperfetto».

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