La rivoluzione è registrare in… furgone. «Con la California abbiamo da sempre uno stretto legame, è un luogo denso di mitologia» racconta il gruppo toscano
Nel bel mezzo del deserto californiano, non lontano dal parco di Joshua Tree (a cui è dedicato uno dei capolavori degli U2), c’è una piccola «oasi» ideata da un artista italiano che ospita creativi di tutto il mondo in cerca di ispirazione, fra tende, roulotte e una barca arenata nella sabbia. Si chiama «Desert Yacht Club».
I Negrita hanno dato proprio questo titolo al loro decimo album, in uscita il 9 marzo. «Con la California abbiamo da sempre uno stretto legame, è un luogo denso di mitologia» racconta il gruppo toscano. Ma tutto il disco è nato in viaggio: «È un metodo che chiamiamo “Kitchen groove”: lavoriamo senza studio di registrazione, la musica è cambiata e oggi non serve più» spiegano. «Eravamo sei musicisti e un produttore su un furgone lanciato sulle strade americane, con il Messico sempre a due passi: con noi solo un microfono, tre chitarre e un computer».
Un nuovo inizio per la band, che ha realizzato uno dei suoi dischi più personali. Tra gli 11 brani, c’è anche un duetto con il rapper Ensi. I Negrita si esibiranno il 10 aprile a Bologna, il 12 a Roma e il 14 a Milano.
Negrita - Scritto sulla pelle
Tracklist
1. Siamo Ancora Qua
2. No Problem
3. Scritto Sulla Pelle
4. Non Torneranno Più
5. Voglio Stare Bene
6. La Rivoluzione E’ Avere 20 Anni
7. Milano Stanotte
8. Ho Scelto Te
9. Adios Paranoia
10. Talkin’ To You (feat. Ensi)
11. Aspettando L’Alba