“Familia“ di Camila Cabello: le origini sono il futuro della musica pop

Il primo ascolto del suo terzo album nato dal legame con le sue origini tra Cuba e Messico

8 Aprile 2022 alle 10:18

Le sue canzoni fanno il giro del mondo: Camila Cabello, oggi, è una delle protagoniste assolute della musica pop, un fenomeno che anche in Italia è vietato sottovalutare. Nata a Cuba e con un’infanzia vissuta in Messico (anche se ora è naturalizzata statunitense), Camila è l’espressione più pura dell’unione tra culture.

Quel mix di influenze è, però, troppo acerbo quando nel 2012, a 15 anni, si candida per “X Factor” negli Stati Uniti. Così si ritrova, dopo essere stata esclusa, a rientrare in gioco per comporre la “girl band” Fifth Harmony. Arrivano terze, ma Camila ha bisogno di più autonomia. A fine 2016 lascia il gruppo (non senza polemiche) ma aveva ragione perché in poco tempo eguaglia e poi supera il successo delle sue ex compagne di carriera.

I brani “Havana” e “Señorita” con Shawn Mendes (era il suo ragazzo, fino a pochi mesi fa) l’hanno infatti portata alla notorietà mostrandosi al mondo… libera. Con il singolo “Don’t go yet” dell’estate 2021 ci ha regalato una ventata di pop latino irresistibile grazie all’uso di maracas, trombe e chitarre da flamenco, cantando nello stesso brano sia in spagnolo che in inglese. Quel successo ha avuto un lungo corso e dopo otto mesi, in vista del nuovo disco “Familia” in uscita l’8 aprile, ha lanciato “Bam bam”, un successo radiofonico istantaneo nato dalla collaborazione con Ed Sheeran. Il titolo dell’album dice già molto su quello che conterrà: pur essendo cresciuta a Miami, lei non si è mai davvero allontanata dalle sue origini, la culla del suo talento. Nel disco si sentono i suoni autentici del Sudamerica, c’è la storia della sua famiglia e canta suo cugino di 8 anni, Caro. Duetta con nomi della musica latina come Maria Becerra e Yotuel ma c’è anche Willow, la talentuosa figlia di Will Smith.

“Familia“ è un album che alterna gli stilemi classici della musica pop statunitense, specie nelle ballad, tirando però fuori il carattere e una personalità maggiore nei brani cantati in lingua spagnola, che appaiono mediamente più originali e ispirati. Tra i brani più belli del disco si fanno notare “Psychofreak” con Willow, “La buena vida" e “No doubt”. L'album è un ottimo punto di partenza per lavori dove la potenza di fuoco e l'energia di brani come i singoli “Don't go yet” e “Bam Bam” non siano eccezioni ma la norma nel suo modo incantevole di fare pop.

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