Il cantautore romano Flavio Pardini (il suo vero nome) racconta a Sorrisi il suo ultimo album

Di lui sappiamo pochissimo ma le sue canzoni sono sulla bocca di tutti. Com’è possibile? Gazzelle, nome d’arte di Flavio Pardini, ha appena pubblicato il suo terzo album “Ok” dopo il successo del singolo “Destri”. In 11 brani l’artista romano racconta i chiaroscuri della vita e il tormento dell’amore.
Eppure Flavio, ascoltando i brani, sembra un disco molto “luminoso”.
«Forse perché oggi riesco a mettere a fuoco le emozioni e scriverle in modo più libero. In più, i suoni mitigano i racconti più duri».
“Destri” invece è un pugno allo stomaco.
«Nei miei brani parlo spesso di dolore, e in questo caso di rabbia. Non penso a chi ascolterà, scrivo d’istinto... di base è uno sfogo».
Si dice che i suoi brani siano... utili.
«È bello che siano così d’aiuto, visto che il mio successo lo devo allo streaming, lì dove le idee e le emozioni scorrono velocissime».
L’unico duetto presente nel disco è con il rapper tha Supreme. Perché l’ha scelto?
«Non amo i duetti, ma per lui faccio un’eccezione. È un talento geniale, ed è diverso da me».
Avete in comune un’immagine poco ostentata, anche sui social.
«Lo faccio per timidezza e perché preferisco mettere tutte le mie energie in ciò che scrivo. Che sia chiaro però: non voglio nascondermi».
Perché ha chiamato l'album “Ok”?
«C'è un brano che si chiama proprio così: “Ok” è la mia presa di coscienza della realtà. Oggi accolgo la vita così com’è, nel bene e nel male».