Gianna Nannini e “La differenza”: «Volevo un album pieno di emozioni»

«La mia voce era pronta per l'America»: la rocker riparte dal blues e ci racconta la genesi di un disco registrato a Nashville e in uscita venerdì 15 novembre


13 Novembre 2019 alle 10:11

«Voglio dimostrare che sono molto viva, soprattutto dopo i cinquant'anni»: giacca di pelle con le frange, occhiali da sole e stivaletti neri, Gianna Nannini fa il suo ingresso in una sala gremita di giornalisti con il suo consueto stile da rocker. Vincitrice del Premio Tenco 2019, Gianna sorride e comincia a spiegare quello che definisce «il disco che volevo fare, dall'inizio alla fine». Il 15 novembre esce "La differenza", il nuovo album composto da dieci inediti che arriva a due anni dall'ultimo "Amore gigante".

«Mamma, quando smetti di fare la cantante?» le ripeteva sempre la figlia Penelope e così Gianna decide di affittare una stanza vicino a Gloucester Road a Londra, per ritrovare l'intimità assoluta e una concentrazione totale per la scrittura. È il punto di partenza del disco: «"Le donne devono avere una stanza tutta per loro" diceva Virginia Woolf. Dal "MYFACEStudio", l'ho chiamato così, sono partite le canzoni, quasi al buio».

«Nel settembre 2018 avevo un'idea precisa: ripartire dalle mie origini folk-blues-rock senza prestare il fianco a nessuna moda. Volevo riprendere quel capitolo sospeso con l’album “California”. E così ho cominciato, piano, voce e chitarra, a buttare giù idee. Il primo con cui ho condiviso questo spazio è stato Pacifico, poi sono arrivati Fabio Pianigiani e Mauro Paoluzzi. MYFACEStudio dopo un mese era il porto di mare di amici e nuovi musicisti, incontrati anche un po’ per caso: dai Baytrees che mi hanno aiutato per "A chi non ha risposte" a Dave Stewart con il quale ho fatto "Romantico e bestiale"» ci dice.

«IO E L'AMERICA ERAVAMO PRONTE L'UNA PER L'ALTRA»

"La differenza" prosegue il suo viaggio in America, precisamente a Nashville nel Blackbird Studio di John McBride, dove Gianna si ferma una settimana per incidere le canzoni del nuovo disco. «Nelle mie radici c’è sempre stato un sangue bianco-nero e sono ripartita dal blues verso il soul e il rock alla mia maniera» ci dice. Non è casuale che la "music city" sia stata, dagli anni Quaranta e nel dopoguerra, il principale centro del Mid-South per il blues, il rhythm and blues, il jazz e il gospel.

A fare la differenza, come titola il disco, è soprattutto affidarsi a un metodo di registrazione lontano dal digitale: «Cercavo un linguaggio molto più diretto. È nato tutto lì: ho voluto farlo in presa diretta con microfoni e live in studio, dove si sentono tutti i difetti. Si faceva molti anni fa, neanche i Foo Fighters fanno dischi così mi è stato detto. Lo abbiamo realizzato senza campionatura e overdubs, ma registrando uno strumento alla volta» ci spiega anche nella nostra video intervista.

«È stato un vantaggio farlo così, ero più emotiva e mi sono sentita a mio agio instaurando un buon feeling con le persone che suonavano. È stato registrato con tutti i musicisti in una sola stanza e devo dire che così ho cantato anche meglio» aggiunge.


L'AMORE E I MURI DA ABBATTERE

Il ventesimo disco di Gianna Nannini è molto curato nel suono, ma l'attenzione è anche per il testo. Al primo ascolto, il blues fortemente voluto dall'artista si fonde con un tema comune a tutti i brani: l'amore. «È incazzato, mica sdolcinato» ci tiene a puntualizzare.

«Nelle mie canzoni d’amore vado oltre il dettaglio ma ho una visione d'insieme. Sono fortunata ad essere europea, per gli americani non è così. Non penso mai a una sola persona quando scrivo, ma scrivo d’Amore con la “a” maiuscola». Tra le perle dell'album, papabili successi del futuro, c'è sicuramente "La differenza", singolo di presentazione dell'omonimo disco, "Romantico e bestiale", "A chi non ha risposte" e "L’aria sta finendo": «Quest'ultimo brano può essere confrontato con un rapporto vero perché crea meccanismi tossici. Il problema dell’ambiente lo creiamo già tra le persone, tra i rapporti umani. Per fare blues bisogna attraversare le emozioni».

«Nel disco parlo molto delle differenze che si incontrano con gli altri. Dopo il crollo del muro ci sono altri muri mentali da abbattere come il non avere pregiudizi su tutte le etichette che ci impone la società. Siamo tutti differenti» conclude.

IL DUETTO CON COEZ

L'unica collaborazione del disco è quella con Coez nel brano "Motivo": «All'inizio pensavo fosse straniero, poi ho ascoltato “Amami o faccio un casino” e da lì ho capito. Mi ha raggiunto a Londra e mi è piaciuto fin da subito come persona. Ha un senso grande nella melodia e un bellissimo timbro di voce» racconta.

«Il rap prende in prestito certe basi registrate, ma si fonda sull’emozione della parola. Si deve ricercare la propria identità sonora e Coez ce l’ha, così come Achille Lauro. Della nuova generazione amo molto anche Salmo e Massimo Pericolo» conclude.

LA TRACKLIST

1. La differenza
2. Romantico e bestiale
3. Motivo feat. Coez
4. Gloucester Road
5. L’aria sta finendo
6. Canzoni buttate
7. Per oggi non si muore
8. Assenza
9. A chi non ha risposte
10. Liberiamo

LE DATE DEL TOUR EUROPEO

15 Maggio - Londra, Shepherd’s Bush
18 Maggio - Parigi, Olympia
20 Maggio - Bruxelles, Cirque Royal
21 Maggio - Lussemburgo, Rockal

30 Maggio - Firenze, Stadio Artemio Franchi

23 Giugno - Colonia, Tanzbrunnen
24 Giugno - Ehingen, Marktplatz
26 Giugno - Berlino, Zitadelle
27 Giugno - Amburgo, Stadtpark Openair

9 Ottobre - Aalen, Ulrich Pfeifle Halle
10 Ottobre - Ludwigsburg, Mhp Arena
12 Ottobre - Monaco, Philharmonie
13 Ottobre - Francoforte, Alte Oper Frankfurt
15 Ottobre - Kempen, Big Box Allgau
17 Ottobre - Norimberga, Meistersingerhalle
21 Ottobre - Zurigo, Hallenstadion
23 Ottobre - Ginevra, Theatre Du Leman

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