Con una voce come la sua si può permettere di cantare qualunque cosa. Anche di schiacciare il tasto «stop», lasciare all’asciutto chi aspettava una nuova collezione di inediti e dedicarsi a un album di cover, di «rifacimenti» d’autore
Con una voce come la sua si può permettere di cantare qualunque cosa. Anche di schiacciare il tasto «stop», lasciare all’asciutto chi aspettava una nuova collezione di inediti e dedicarsi a un album di cover, di «rifacimenti» d’autore. Lei è Giorgia e il disco, che si intitola «Pop heart» (cioè «cuore pop»), esce il 16 novembre.
Contiene 15 brani che già conosciamo, perché li ha resi famosi qualcun altro. O meglio, pensavamo di conoscerli. Giorgia sa bene che l’interpretazione è tutto e si mette al servizio di pezzi ormai immortali come «L’essenziale» di Marco Mengoni, «Le tasche piene di sassi» di Jovanotti (il primo singolo, già in radio da tempo), «Dune mosse» di Zucchero e, perché no, qualche successo straniero. Trova anche dei complici: Elisa (con cui duetta in «Gli ostacoli del cuore»), Tiziano Ferro (che la accompagna in «Il conforto» in cui di fatto «sostituisce» la Consoli) e un emergente di talento, Ainé, con cui canta «Stay» di Rihanna. Ogni canzone dopo il «trattamento Giorgia» cambia radicalmente. Alla fine i fan non sentiranno la mancanza di brani inediti, perché «Pop heart» non è un disco di cover come gli altri: Giorgia plasma ogni brano a propria immagine e somiglianza. Il tour di Giorgia nei palazzetti partirà il 5 aprile 2019.