Il racconto e le dichiarazioni del rapper per l'album in uscita il 3 marzo
Divertente, confidenziale e decisamente libero. Sono queste le parole chiave che in sintesi raccontano il nuovo album di Grido che torna nei negozi il 3 marzo con «Segnali di fumo». Un album "decisivo" per la carriera solista dell'ex Gemelli Diversi, oggi pronto a rimettersi in gioco a ben sei anni dal suo esordio solista. 16 canzoni che raccontano tutti i suoi modi di fare musica: dai mondi più introspettivi a quelli leggeri, dalla collaborazione del fratellone J-Ax in un suo album, fino alle nuove leve del rap come Shade. Un album ricco che vi racconta lui stesso, brano per brano.
Veleno feat. Raige
È il brano che apre il disco e da subito dichiara il mio obiettivo: “È un disco per gridare al mondo che esisto”. Ed è anche un racconto della mia vita: “dalle panche del parco in quartiere, ha fatto le rime e ne ha fatto un mestiere”, l’appartenere ad una generazione che ha perso tutti i valori, che vive in una società difficile ed in continuo mutamento come dice il refrain: “Siamo noi cresciuti con il veleno”.
Di Raige dice: «L'ho visto molto determinato a Sanremo e sono contento voglia percorrere una strada più pop e cantata, ma è un asso del rap e non deve dimenticare la sua peculiarità. È un rapper di enorme talento»
Vaffanculo feat. Marco Masini
Il brano è una rielaborazione del celebre successo di Marco Masini del 1993. Anche in questo “secondo round” si riflette sull’attualità, sul mondo di oggi. Dopo un bilancio della mia vita “sono solo un po’ più ricco, vecchio ed arrabbiato”, che è poi anche quello della generazione di Marco, ci siamo scagliati contro le falsità della gente che ci circonda “a chi pretende e non dà niente”, alla gente che mente, alla falsità, alla censura.
Di Marco Masini dice: «La mia scrittura è molto influenzata dal suo repertorio, ai tempi del suo esordio, il suo modo ri raccontarsi era rivoluzionario. Ha accettato con gioia di ricantare una delle sue canzoni più famose, dopo aver capito la chiave che volevo dare al brano, molto diversa da come nasceva in passato».
Abbiamo vinto noi feat. Danti
Un brano in cui con Danti ci prendiamo una rivincita contro tutti coloro che non avrebbero scommesso su di noi perché “considerati sbagliati, non qualificati e con i sogni tatuati”. Eppure anche se considerati perdenti, oggi possiamo gridare “abbiamo vinto noi”. Sullo sfondo c'è sempre la realtà contemporanea, la politica, le ingiustizie sociali, un “sistema che ci vuole tutti quanti burattini”.
Sul videoclip racconta: "I Pantellas che ricordano Holly e Banji è una sorta di sogno che si avvera. È da tempo che guardo gli Youtuber con interesse. I loro canali sono un ponte di connessione diretto con le nuove generazioni, ma di Youtube non amo tutto. A volte, non mi riferisco di certo ai Pantellas, non mi piace vedere ragazzi presenti tutti i giorni nei video, quando non hanno niente da raccontare. Oppure raccontano sempre le stesse cose».
Strade sbagliate feat. Chiara Grispo
Il testo racconta la nuova fase della mia vita: pensieri introspettivi, riflessioni sulla vita passata, sulle scelte fatte e su quanto conquistato anche grazie agli errori commessi. “Ogni singolo passo lo rifarei, perché se prima non ti perdi non puoi trovare chi sei”. Nel brano il rap si alterna alla voce di Chiara Grispo, di Amici 15. Due generazioni musicali a confronto nel racconto dell’emozione legata alle esperienze.
Di Chiara Grispo racconta: «Mi ha colpito come in una generazione di ragazzi sempre più sfrontati e maleducati, lei abbia dimostrato un'educazione fuori dal comune, ma anche la decisione di chi sa cosa vuole. Ho chiesto a J-Ax una voce per questo brano e mi ha portato a lei. È stato un piacere conoscerla».
Segnali di fumo feat. Galup
È la canzone che da il titolo all’album. Una dichiarazione a favore della legalizzazione della marijuana: “il mio amore per lei ha più di un senso”.
Allegria e ironia si alternano a messaggi spietatamente sinceri riguardo alla posizione sull’ argomento. Il tutto accompagnato da sonorità reggae che portano l’ascoltatore in un’allegra atmosfera estiva.
Sul titolo dell'album racconta: «In quel titolo, c'è un po' di attaccamento alla comunicazione "tradizionale" rispetto ai nuovi media che ci stanno redendendo un po' tutti anaffettivi e poi il richiamo a una delle battaglie che combatto da anni».
Gravità Zero
È il primo estratto dell’album. Il rap contaminato dall'elettronica e dal pop moderno, che celebra la magia dei piccoli gesti in un rapporto.
Una dichiarazione di amore e gratitudine alla mia compagna: “se ti ho accanto anche il peso più grande diventa leggero, gravità zero”.
Blu feat. Caneda
Il brano in collaborazione con Caneda è probabilmente il più profondo e a tratti scuro del disco. Blu, come il colore dei lividi e del malumore. Il testo scava nell’introspezione alla ricerca di un senso da dare all’ esistenza: “il bene ed il male da sempre si fanno la guerra nel cuore dell’ uomo”. Le riflessioni e le incertezze delle strofe sfociano nel ritornello in una dichiarazione di consapevolezza sulla condizione umana: “Siamo destinati a volere volare”.
Su Caneda racconta: «È un artista molto particolare, io so sempre dove trovarlo quando sembra impossibile rintracciarlo. Mi ha detto "sei sicuro di voler fare questa cosa?" e gli ho risposto "Ovviamente sì". Il risultato è un brano di cui vado molto fiero».
La rivincita dei nerds feat. Shade
È un brano autoreferenziale e strafottente nei confronti di quella “tipologia di rapper” che affoga nei propri cliché sentenziando cosa è giusto fare cosa non lo è. Con Shade facciamo della nostra diversità e dei nostri difetti un punto di forza e grazie ad una dose di ironia i "Nerds" si prendono la loro rivincita.
Di Shade dice: «Non è di certo un purista del rap, ma Shade è più rapper di tanti rapper che ci sono in circolazione oggi. È uno dei casi più evidenti di duetto che nasce da un'amicizia e da una profonda stima».
King Kong feat. Danti
Brano dai suoni estremi e testo pieno di "skills" e "punchlines". L’industria musicale è paragonata ad una savana, una giungla metropolitana che promette gloria e fama ma poi incatena. Noi non ci stiamo, il nostro modello è King Kong, che si ribella a costo di tutto.
Occhi diversi feat. Tormento
È un brano che racconta la nascita del mio primo figlio, e dunque della “nascita” di due genitori. Le rime raccontano le paure e le gioie della paternità accompagnate da un ritornello dolce interpretato dalla voce di Tormento.
Della sua paternità dice: «È quel genere di cose che ti fa cambiare le prospettive, che ti fa capire quanto di te non conoscevi e quanto il "nuovo te" sia determinato dalla sua presenza nella tua vita».
Gremlins feat. J-Ax
Come nel celebre film di Joe Dante qui troviamo la voglia di evadere dalla noia e regole da rispettare che vengono infrante. È la storia dei due fratelli Aleotti e della nostra rivalsa nei confronti di chi li voleva “fuori dai giochi”. Dall’anonimato della provincia invadiamo la città con anticonformismo: “Noi siamo Gremlins a mezzanotte in fame chimica, questa tempesta ci moltiplica”
Della collaborazione con J-Ax, spiega: «La parentesi con Newtopia si è conclusa perché avevo bisogno di lavorare con i miei tempi e in totale autonomia. Avevo peraltro bisogno di essere del tutto staccato anche a livello produttivo, per liberarmi da quella "non autonomia" da mio fratello che mi viene spesso affibbiata. È così che ho scelto, dopo quel periodo di follia con il nome Weedo, di tornare sui miei passi, rimettere insieme i cocci e fare la mia strada. Con J-Ax siamo ovviamente ancora vicini, non c'è nulla di personale e questo duetto lo dimostra: è la collaborazione che tutti volevano nel 2011 nel mio album solista».
Videogame
Sonorità allegre e giochi di parole dedicati al mondo dei videogames. Lo sguardo è sempre sulla realtà, ma nel racconto ritroviamo automi invece che persone, “Porta a Porta ma con le regole di Mortal Kombat”, criminalità alla GTA e la distinzione tra realtà e videogame si fa sempre meno netta.
L'Italia chiama (Pub Song parte II)
Il tappeto musicale ad opera del maestro Paolo Jannacci è un chiaro richiamano alla tradizione della canzone milanese alla Cochi e Renato,
Un omaggio alle loro personalità sempre allegre ma pungenti, modelli a cui mi ispiro, sognando un giorno di poter scrivere: “una canzone intelligente”.
Sul brano dice: «Qui ho fatto quello che nessun rapper oggi oserebbe fare. È questo un po' il manifesto del mio modo di approcciarmi all'album, libero e coraggioso. In questo mondo o copi o cerchi di fare tendenza. Io cerco la seconda opzione. Paolo Jannacci dovrebbe essere molto più valorizzato, il problema è sempre la meritocrazia, parola di cui in Italia non si conosce il significato».
Scemo scemo
Un ritornello che si conosce ancora prima di sentirlo. Lo storytelling di una festa, una storia d’amore mai cominciata, gli eccessi notturni, e gli amici sempre pronti a sottolineare gli errori altrui e a gridare: “Scemo Scemo…”.
Peter Pan
Il personaggio delle favole o il portatore di una sindrome? Probabilmente un po’ entrambe le cose. La voglia e la consapevolezza di voler rimanere bambino, incapacità di crescere fino a diventare così un: “PeterPapà”. Nel brano, come nel classico della letteratura, le atmosfere leggere e dolci celano messaggi seri e profondi, perché: “Se un padre rimane bambino può essere il migliore amico del figlio”
Non fa per me
Rime su rime per ribadire la volontà di non omologarsi. Il rifiuto del “ruolo di Yes Man”, di tutte le convenzioni e le limitazioni sociali, delle “guerre indecenti”, delle droghe pesanti, delle falsità delle relazioni e una strenua difesa della propria identità. Questo sono io, il resto: “Non fa per me!”