Hooverphonic: «Siamo tornati eclettici grazie alla nuova cantante»

Abbiamo incontrato il gruppo belga, che ha pubblicato da poco il nuovo album «Looking For Stars», per parlare del disco e della nuova cantante Luka

Gli Hooverphonic, da sinistra Raymond Geerts, Luka Cruysberghs e Alex Callier  Credit: © Ufficio stampa
23 Novembre 2018 alle 16:47

Li abbiamo visti ieri sera a X Factor mentre presentavano live per la prima volta in Italia il singolo «Romantic», brano di lancio del nuovo album della band belga dal titolo «Looking For Stars». È uscito il 16 novembre e si tratta del decimo disco di inediti per gli Hooverphonic, tra i gruppi di maggior successo degli ultimi 20 anni grazie a hit internazionali come «Mad About You» e «Anger Never Dies».

Il leader storico è Alex Callier, attorno al quale gira l'intero progetto musicale con diverse voci che si sono alternate negli anni. L'ultima cantante, Luka Cruysberghs, compare per la prima volta in questo disco e ha partecipato anche al processo creativo. Gli 11 inediti che formano «Looking For Stars» hanno le classiche sonorità degli Hooverphonic, spaziando da atmosfere da colonna sonora fino al trip hop e il funk.
Abbiamo intervistato il gruppo in occasione della promozione in Italia.

Partiamo dalla nuova formazione del gruppo con Luka alla voce. Com'è nata? Vi siete incontrati a The Voice in Belgio giusto?
Alex: «Sì, è la versione 4.0 degli Hooverphonic. Ho incontrato Luka alle audizioni di The Voice di cui sono uno dei giudici, tutti si sono girati e lei ha scelto me come coach. Quindi sono stato fortunato! Ho pensato subito che potesse vincere il programma, come poi è successo.»

Quando hai capito che poteva essere la voce giusta anche per il gruppo?
Alex: «Chiedo sempre ai miei allievi di The Voice di farmi una lista di canzoni che vorrebbero cantare e Luka ha scelto una canzone dei Portishead che anch’io adoro. Abbiamo avuto da subito una connessione incredibile e ho fatto sentire la sua voce a Raymond, il chitarrista. Poi alla finale del programma ha cantato «Mad About You», facendo una versione meravigliosa, e ho capito che poteva essere la nostra nuova cantante.»

Luka avresti mai pensato di diventare la nuova voce degli Hooverphonic?
Luka: «No assolutamente, non ci pensavo quando mi sono presentata al programma. È stato inaspettato e incredibile, ne sono molto grata.»


È stato un anno molto pieno per voi, vero? Avete scritto il materiale per tre album diversi per poi unirli in «Looking For Stars».
Alex: «È vero abbiamo lavorato a tre album differenti, siamo sempre stati una band eclettica e volevamo provare invece a costruire qualcosa di più specifico. Così abbiamo fatto un album trip hop, uno ispirato alle colonne sonore di Morricone e uno più pop-funky. È stato un lavoro molto lungo perché volevamo fare delle versioni demo di tutte le canzoni. Poi dopo la vittoria di Luka a The Voice le ho sottoposto il materiale per un suo possibile disco solista, ma le piacevano soprattutto i brani pensati per gli Hooverphonic, così l’abbiamo inserita nella band.»

So che Luka ha anche suggerito un nuovo approccio alle registrazioni, più legato allo streaming e allo stile delle playlist di Spotify.
Alex: «Sì quando le ho fatto sentire il materiale Luka mi ha detto che le piacevano canzoni molto diverse, ognuna pensata per uno dei tre album. A quel punto ci ha fatto comprendere che non aveva senso fare tre dischi, quando potevamo selezionare i brani migliori dei vari progetti. «Looking For Stars» quindi è una sorta di best of di tre album mai realizzati. È per questo che suona molto fresco e pop, potrebbero essere tutti dei singoli.»

Parliamo del primo singolo, «Romantic». È una hit istantanea, classica e moderna allo stesso tempo. Com'è nato il pezzo?
Alex: «Tutto è partito da un altro brano, da cui abbiamo preso la parte orchestrale che ci piaceva molto ed era accattivante. Su quella base, molto promettente, abbiamo costruito la canzone. Era tra i primi brani che ho fatto sentire a Luka e mi ha subito detto che le sarebbe piaciuto tantissimo cantarla. E ne ha fatto una versione meravigliosa, dopo neanche due tentativi avevamo la parte di voce definitiva.»

In «Looking For Stars» avete quindi dovuto ricominciare da capo, una volta scelti i brani che più vi piacevano?
Alex: «Sì, ad esempio per la canzone «Horrible Person» ho impiegato tantissimo tempo a creare una base nuova. Quando Luka ha sentito le versioni finali, però, le piaceva di più quella originale. Spesso siamo andati avanti e indietro tra le varie versioni, è la magia della musica di oggi, tutto è possibile grazie ai computer. Avere una persona giovane tra noi, come Luka, ci ha aiutati.»

Vi abbiamo visti dal vivo ieri sera ad X Factor, com'è stata l'esperienza?
Alex: «È stato fantastico, molto divertente. È stato bello anche andare a conoscere i concorrenti nella casa dove vivono, mi ha stupito molto vedere Luna che ha solo 16 anni e vive lì isolata per tre mesi senza la sua famiglia. Poi per noi del Nord Europa è stato fantastico suonare esattamente all’orario a cui eravamo previsti!»

Quando potremo vedervi dal vivo qui in Italia?
Alex: «Abbiamo già due date confermate, a Brescia e Modena il 22 e 23 marzo. E poi ad aprile torneremo con altri cinque appuntamenti, tra cui Roma e il Sud Italia. Non vediamo l’ora! Anche perché durante i tour italiani ingrassiamo sempre di qualche chilo, ci trattate troppo bene.»

Seguici