L’esordio solista di Federica Abbate, dopo Roma-Bangkok

La “penna di platino” del pop italiano, autrice di hit per Fedez e Baby K, è pronta alla strada da solista con l'EP «In foto vengo male»

Federica Abbate  Credit: © Ufficio stampa
17 Maggio 2018 alle 12:23

Federica Abbate non è cambiata, anzi. Il nostro primo incontro risale al 2015, quando sedute in un bar dei Navigli, a Milano, mi parlava del travolgente successo di «Roma-Bangkok», canzone di cui lei è autrice, dell'amicizia con Marracash e di un imminente progetto da cantautrice. E tutto con estremo entusiasmo e spontaneità, due qualità che non sono mutate con il passare degli anni.

Ora, nel 2018, la incontro in un contesto diverso: siamo negli uffici della sua etichetta discografica, la Carosello Records, dove il suo sogno musicale sta prendendo forma. Il 18 maggio esce «In foto vengo male», il suo primo EP che, secondo Federica, «è la forma più snella per comunicare un progetto appena iniziato».

«Spero che si parli sempre più delle mie canzoni» ci dice Federica, perché fino ad ora il suo nome lo abbiamo sempre abbinato ai testi delle più grandi hit radiofoniche degli ultimi anni: tra gli artisti che cantano i suoi brani ci sono Fedez, Baby KFrancesca Michielin, Fiorella Mannoia e Alessandra Amoroso. Definita la ?penna di platino? dai media, la cantautrice milanese impara a stare sul palco e a confrontarsi con il pubblico grazie all'aiuto del rapper Marracash, che la porta in giro per l'Italia con il suo Status Tour (è sua la voce femminile che ascoltiamo nel brano «In radio»). Recentemente, l'artista milanese ha aperto tutti i concerti di Michele Bravi durante la sua prima tournée «Anime di carta tour ?" nuove pagine».

Ora che è partito il suo primo progetto artistico nelle vesti di cantautrice, l'abbiamo incontrata proprio per farci raccontare i sei brani che compongono il disco.

«Nella musica, essere se stessi paga sempre» esordisce la cantautrice, ed è proprio questa la chiave giusta per entrare in contatto la sua musica. Con una cover completamente rosa, «In foto vengo male» è un concentrato musicale della sua personalità e delle sue avventure quotidiane, che, in qualche modo, riguardano tutte le donne di oggi: «Mi definisco un'allegra malinconica, ma anche buffa e colorata. Incarno la ragazza normale, con gli stessi problemi e pensieri di tutte le mie coetanee. Nelle canzoni, parlo di cose molto semplici che hanno vissuto e vivono tutti, ognuno ci può leggere un pezzo della propria vita».

Il manifesto del suo modo di essere è «Mi contraddico», la ballad che appartiene all'EP nella quale rivendica la libertà di essere se stessi, un elogio alla normalità lontano dalle convezioni sociali e dalle ipocrisie. «Ognuno di noi ha dentro di sé una parte sbagliata e meno cristallina che, a volte, esce fuori e ci porta a fare scelte che non avremmo voluto fare. È la nostra parte contraddittoria di cui si preferisce non parlare ma con cui si deve imparare a convivere» racconta Federica. I suoi testi descrivono molti dei sentimenti e delle sensazioni che, almeno una volta, abbiamo provato tutti: dal quel profondo senso di solitudine e confusione tipico della fine di una storia d'amore in «A me ci pensi mai», al sentirsi inadeguati e fuori luogo in una società estremamente selettiva in «Fiori sui balconi». Quest'ultimo è il primo singolo che l'ha consacrata come l'artista emergente italiana più suonata dalle radio per oltre due mesi.

L'unico duetto del disco è quello con Marracash, e questo non ci sorprende tanto se pensiamo ai suoi esordi: «È stato il primo ad incoraggiarmi e a portarmi sul palco. È come se fosse il padrino di tutto questo progetto cantautorale: all'inizio eravamo diversi ma, con il tempo, ci siamo ritrovati molto più simili di quanto pensavamo. «Pensare troppo mi fa male» è un brano dove ironizzo su uno dei miei difetti maggiori, ovvero la tendenza a costruire delle ragnatele di pensieri in cui troppo spesso rimango intrappolata» racconta Federica.

Ora scindere le due strade, quella da autrice e cantautrice, non sarà facile: «Avere già una carriera da autrice non significa partire avvantaggiati, anzi. Gli addetti ai lavori tendono ad essere interessati più a questa ?parte? del mio percorso. Costruire un mondo sonoro che ti appartiene è un lavoro molto più complesso, implica tempo e un ragionamento più sopraffino. È nato tutto dalle mie canzoni, sono loro che mi hanno portato a metterci la faccia».

Per farvi un'idea più chiara del mondo musicale di Federica Abbate, ascoltarla dal vivo è forse il modo migliore: il 25 maggio suonerà al MI AMI Festival 2018, insieme a tanti altri colleghi come Frah Quintale, Willie Peyote, Francesca Michielin e Cosmo

La tracklist

1. Pensare troppo mi fa male festa. Marracash
2. Fiori sui balconi
3. Due volte
4. A me ci pensi mai
5. Mi contraddico
6. Oggi è un bel giorno

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