Un nuovo disco, le idee dietro il tour, le parole dell'artista nell'incontro con Sorrisi

Con Jovanotti, la festa è qui... sempre! Da molti anni Lorenzo coltiva il desiderio di rendere più “fluidi” i confini tra un disco e l'altro, senza pensare troppo alle scadenze, se necessario cambiando i piani in corsa. Libero. Dopo aver presentato cinque nuovi brani nel disco “La primavera”, torna non a caso proprio in questi primi giorni di temperature miti per presentare il suo nuovo lavoro, ”Mediterraneo”, solo in digitale. È un album composto da otto canzoni (dieci, se includiamo le due versioni speciali), tra i quali è incluso “I love you baby”, già in cima ai brani più trasmessi dalle radio italiane.
«Mi rendo conto che questo progetto non è allineato agli standard richiesti dal mutevole e mutante “mercato” della musica fatto soprattutto di singoli che mettano insieme visualizzazioni streaming e passaggi radio, in un consumo rapidissimo» racconta Jovanotti «Con questo progetto voglio solo guardare avanti, costruire il mio futuro una canzone alla volta». ”Mediterraneo” nasce dal desiderio di celebrare uno dei mari più importanti e evocativi, mostrandone tutto il fascino attraverso la musica.
Ci sono i suoni del Nord Africa, le trascinanti strumentazioni della Grecia ma naturalmente anche i sapori nostrani, quelli delle feste popolari: a aiutarlo in due canzoni c'è Enzo Avitabile, già sullo stesso palco nel primo “Jova beach party”. A proposito: dal 2 luglio torna da Lignano Sabbiadoro il ciclo di concerti sulle spiagge italiane record di spettatori che ci accompagnerà, in tutta probabilità liberi da vincoli legati alla pandemia, per tutta l'estate. In attesa del suo già preannunciato “Il disco del sole“, in arrivo in inverno, Lorenzo non ci lascia a bocca asciutta, anzi. «Per la prossima estate, cioè tra pochissimo, pubblicherò altri pezzi, una specie di collezione estiva, ancora diversa, e spero gradita» dice. E la festa continua.
Le dichiarazioni di Lorenzo
Incontrato da Sorrisi a poche ore dalla sua esibizione da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, ha raccontato a ruota libera pensieri, idee e connessioni che l'hanno portato alla pubblicazione di questo nuovo disco, rivelando nuovi dettagli sul “Jova Beach Party”.
«Ho voluto pensare a questo disco, un po' come ho fatto con il precedente “La primavera” un po' come il flusso delle sfilate di abbigliamento. Già oggi sto preparando quello che arriverà in estate. “Mediterraneo” è un disco molto libero, che ho scritto in maniera istintiva e appassionata».
«Non so bene quale sarà il destino di questi nuovi brani. L'idea è di essere già proiettati verso l'estate, senza fare uscire singoli. In generale le canzoni sono nate in un periodo di solitudine dopo uno stop forzato nel quale alla musica nemmeno ci pensavo. Poi però è la musica che viene da te senza volerlo, anche se tu non vai da lei».
«È un disco che non porta dietro progetti o piani particolari, mi piacerebbe magari stampare magari un migliaio di vinili ma è presto per dirlo. Nel frattempo “Mediterraneo” è uscito e le reazioni sono state molto positive, anche da chi non è strettamente nel mio giro di fan storici».
«Sono molto contento che un brano come “I love you baby” sia stato accolto bene in radio anche se va detto che oggi il panorama sta cambiando. Tra poco le radio non saranno solo quelle che conosciamo, ma con le radio digitali si moltiplicheranno a dismisura. Così tanto che all'estero non è più considerato così speciale essere in cima ai passaggi radiofonici».
«Poco tempo fa mi hanno consegnato il disco di platino per il brano scritto per Gianni Morandi “Apri tutte le porte”. Devo essere onesto, ora in Sony c'è un nuovo interessamento verso di lui e sono contento, quando ci siamo presentati con “L'allegria” devo dire che non c'era tutto l'entusiasmo che c'è oggi per questa nostra collaborazione. Ci hanno chiesto di continuare a lavorare assieme, ho qualcosa che mi piacerebbe fare con lui per l'estate, ma è ancora tutto in cantiere, vedremo».
«Tornando a “Mediterraneo”, va detto che da un po' di tempo le mie letture sono tornate in modo molto appassionato sulle zone bagnate da quel mare, dal punto di vista antropologico, politico, mitologico. Ho iniziato a fare delle ricerche così approfondite da comprare strumenti che vengono dalla Spagna, dalla Grecia, hanno alcuni strumenti molto particolari come un saz turco ma non è l'unico. Ho scritto i brani basandomi su queste suggestioni ma sono solo impalcature che poi ho tolto per dare vita a queste canzoni. Di quella ricerca sono rimasti i sapori, le sfumature perché in fondo faccio pop e il centro è sempre la canzone».
«Parlando di “Jova Beach Party” ormai ci siamo quasi, le prime date sono in dirittura d'arrivo per il soul-out e non vedo l'ora di cominciare. La mia esigenza primaria è che si stia tutti senza mascherine, che sia un'occasione di festa incredibile. La struttura alla base di questi concerti è la stessa del 2019, ma tutto cambierà perché ora sappiamo come muoverci. In questa occasione a livello scenografico l'idea è quella di un vascello che ha superato una tempesta e da lì si arriverà con la stessa idea di qualche anno fa: nessun elenco di ospiti pre-annunciato, nessuna scaletta fissa, ogni giorno uno show differente e tantissimo divertimento. Se nel 2019 c'era più una preoccupazione sulla costruzione artistica di quello che stavamo andando a fare, questa volta lavoreremo tanto sull'atmosfera».
«Ho incontrato Valentino Rossi e con la sua azienda, VR46, collaboreremo per la creazione del merchandising ufficiale di questo Jova Beach Party. È la prima volta per lui perché di solito si occupa di materiale tecnico per andare in moto, ma qui faremo dei prodotti, pochi inizialmente, di alta qualità, prodotti da aziende manifatturiere italiane ma senza impattare troppo nel costo sulle persone. Anche questo è ancora in cantiere, ma in tutta probabilità fonderemo una piccola società chiamata "Sole Luna al quadrato” visto che condividiamo questo simbolo che ci rappresenta da molti anni».