Il nuovo album si chiamava “Scusate se non piango”. Almeno così aveva detto durante il Festival di Sanremo. «Lo so, alla fine ho cambiato idea» dice il cantautore

Si chiamava “Scusate se non piango” il nuovo album di Daniele Silvestri. Almeno così aveva detto durante il Festival di Sanremo. «Lo so, alla fine ho cambiato idea» dice il cantautore.
«Lavoro al disco da due anni ma l’ho modificato fino all’ultimo, titolo compreso». Oggi si chiama “La terra sotto i piedi” ed esce il 3 maggio. «È un lavoro molto influenzato dal brano del Festival “Argentovivo”» spiega Silvestri «che ha smosso le persone al punto da far nascere dei progetti dedicati ai ragazzi che vivono il disagio dell’isolamento raccontato nella canzone».
Per i più curiosi, sono già disponibili in streaming e in vinile ben sei dei 14 nuovi brani. Li ha divisi in tre volumi, tre come le sue anime musicali: dance, rap e “love”. Tra quelli del volume romantico ha scelto come singolo per le radio “Prima che” (in copertina c’è una foto del matrimonio con Lisa Lelli, da anni anche sua consulente creativa). Sono tanti i brani che rendono questo disco eccezionale, ma ascoltate “Concime” e “Qualcosa cambia”, capirete che l’artista è un fiume in piena per idee e emozioni. «Dopo un periodo di crisi, sento il mio “fuoco” ancora più vivo» ammette «e fare l’artigiano della musica è un privilegio che voglio rispettare e difendere con ogni mia forza e risorsa».