LDA: «Ho capito che amare significa lottare per ciò che ci fa star bene»

Reduce dal Festival di Sanremo, Luca D’Alessio pubblica il nuovo album "Quello che fa bene"

17 Febbraio 2023 alle 15:09

«Sono felicissimo ma ancora devo riprendermi» ci dice mostrandoci uno spray per la gola che tiene con sé durante tutta l’intervista: dopo il debutto sul palco dell’Ariston con "Se poi domani", rivediamo Luca D’Alessio, in arte LDA, in occasione dell’uscita del suo primo album.

Da venerdì 17 febbraio su tutte le piattaforme digitali, “Quello che fa bene” è il progetto che segue l’esordio discografico dell’artista nel 2022 con l’EP “LDA”, pubblicato a poche settimane dall’esperienza ad “Amici”. Così, dai banchi dove tutto ha avuto inizio, Luca entra a far parte della rosa dei big esibendosi nella kermesse musicale più importante del nostro Paese.

Escluse le ore di sonno da recuperare, come stai?
«Molto stanco, mi sto riprendendo dalla settimana di fuoco ma sono molto contento».

Sei già tornato a casa?
«Visto che mamma era a Sanremo con me, ora sono da papà (Gigi D’Alessio ndr). È stato felice di quello che ho fatto, non mi posso lamentare!».

Se non sbaglio, ti aveva dato due consigli prima di Sanremo: mostrati per quello che sei e…mettiti la sciarpa! Li hai seguiti?
«Ammetto che la sciarpa l’ho messa ma non tutti i giorni, infatti mi è puntualmente arrivato il mal di gola! I genitori hanno sempre ragione (sorride). Per il resto, sono fatto proprio così: non ho maschere e mi faccio conoscere per come sono».

Hai avuto modo di rivedere le tue esibizioni?
«Sì e ti dirò che mi sono anche piaciuto. Ho cantato bene, ero abbastanza sciolto sul palco nonostante l’ansia incredibile! Ho cercato di godermela e divertirmi, questo mi ha permesso di conservare un buonissimo ricordo di questa avventura».

Durante la kermesse eri circondato da tanti artisti, che atmosfera si respirava dietro le quinte?
«Mi hanno sorpreso in maniera positiva, tutti estremamente gentili e umili. Mi sono presentato a Marco Mengoni, che ha detto di conoscermi, e poi Lazza, Ariete e Rosa Chemical. Ho parlato con tutti e mi sono trovato bene».

Parliamo del tuo disco “Quello che fa bene”, al suo interno troviamo quindici tracce: quale tra queste ti ha impiegato un grande sforzo emotivo?
«Sicuramente “Luca”, un brano che parla di me: non ho dormito la notte per scriverla, all’inizio erano dodici pagine tutte in rima, poi ho estrapolato le frasi che mi emozionavano di più. Mi dovevo sfogare!».

“Napoli non si può spiegare a parole”, ma le hai dedicato la canzone più lunga dell’album.
«Non voglio che diventi una hit, però sentivo il bisogno di parlare alla mia città. La racconto con i miei occhi innamorati, ma anche critici. Tutti i testi non saranno mai belli come lo è Napoli!».

Ad “Amici” cantavi “Quello che fa male”, ora hai cambiato prospettiva?
«Tutti possono maturare: il me di un anno fa pensava di poter amare solo quello che fa male, con il tempo, invece, ho capito che ci si deve avvicinare a tutto ciò che ti fa stare bene».

La tracklist si apre con “Giostre”, una sorta di alert per chi ascolta.
«Si, l’album è una montagna russa di emozioni: l’ho scritto subito dopo “Amici” e riflette quello che ho provato in questi mesi».

In chiusura troviamo lo splendido duetto con Alex Britti: appena terminata l'esibizione, che vi siete detti?
«Ci siamo semplicemente abbracciati. Credo che sarà un’emozione che mi porterò dietro per tutta la vita».

LDA presenterà il suo progetto discografico in dodici appuntamenti instore, e poi lo vedremo in tour: il 19 aprile ai Magazzini Generali di Milano, il 21 aprile al Palapartenope di Napoli e il 22 aprile all’Atlantico Live di Roma. I biglietti sono disponibili sul sito ufficiale di Ticketone.

La tracklist

  1. Giostre
  2. Quello che fa bene
  3. Uh-la-la
  4. Il Silenzio parla
  5. Tremi feat. Aka 7even
  6. Ex
  7. Toxic love
  8. Cado con Albe
  9. Scappi o rimani
  10. Cara Napoli
  11. Se poi domani
  12. Litigare sottovoce
  13. Weekend
  14. Luca
  15. Oggi sono io feat. Alex Britti
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