Mina pubblica due album, “Cassiopea” e “Orione”: la grande musica è qui

Dal 27 novembre nei negozi una grande occasione per ascoltare (e riascoltare) il suo repertorio. Con due cover inedite

25 Novembre 2020 alle 14:06

Sedetevi, rilassatevi e ascoltate "Cassiopea" e "Orione" di Mina. Dal 27 novembre comincia un nuovo grande progetto, un'occasione per riascoltare e rivivere le grandi emozioni della sua voce. È un progetto composto da due album separati con all'interno 15 brani ciascuno. A differenza di una normale raccolta di canzoni, la scelta dei brani e il loro ordine sono stati curati da Mina stessa: infatti all'interno non troverete solo i grandi successi che tutti amiamo, ma alcune chicche magari meno conosciute ai più ma che sono tasselli importanti della sua carriera. Nel lavoro non tutti i brani sono in versione originale: tanti infatti sono stati letteralmente "riaperti", in alcuni casi risuonati, in altri rimasterizzati con un'incisione aggiornata e di maggiore qualità. Il risultato è incantevole. 

In “Cassiopea” troviamo "Un tempo piccolo", canzone scritta (tra gli altri) da Franco Califano e interpretata da Mina con il testo rimaneggiato della versione del 2005 dei Tiromancino. "Orione" invece ha al suo interno "Nel cielo dei bars", canzone interpretata da Fred Buscaglione. I brani sono stati incisi poco prima del primo lockdown di marzo e lavorati nei mesi successivi e entrambi già disponibili all'ascolto. 

L'artista sta già lavorando a quelli che potrebbero essere i nuovi "italian songbook" che potrebbero contare un totale di sei volumi, pubblicati a cadenza annuale. A seguire, ecco le dichiarazioni del figlio Massimiliano Pani. In ordine sparso, ci ha raccontato alcune cose di lei come artista. «Io parlo dell'artista Mina» premette «ma di mia madre, nemmeno sotto tortura!» ironizza.


Le dichiarazioni di Massimiliano Pani

«Quando Mina ha smesso di fare tv, ha costruito una sua nuova direzione completamente libera. Per questo ha preso una direzione "non solo pop”, lavorando con alcuni dei musicisti con cui collaborava allora e di una bravura tale da poter suonare qualsiasi genere musicale. Negli anni ha poi scelto sempre brani di autori che le proponessero gusti diversi. Odia i pezzi "da Mina", ma preferisce esplorare strade vocali nuove perché forse è proprio in quella diversità che si dimostra la grandezza di una voce. Non è un caso che nei suoi album inediti faccia scelte del tutto inaspettate, brani che una persona normale di base non ascolterebbe. Mina "porge" al pubblico canzoni diverse per dare varietà».

«È curiosissima, una grande manager di se stessa. Ascolta di tutto, dai brani inediti ai quasi 4 mila pezzi inediti che riceve ogni anno. Più che sugli artisti si concentra sulle canzoni. Ha un modo intellettuale e puro di approcciarsi alla musica che la circonda e questo riguarda anche se stessa: non è attaccata ai soldi e nemmeno ai gioielli. Ascolta, ama e canta la musica e cerca di farlo per bene bene. Chi ascolta poi i suoi album ha sempre l'opportunità di capire molto bene la sua volontà artistica, di conoscere quali sono le sue idee e scelte».

«La decisione di non apparire più è una scelta che corrisponde ovviamente anche a quella di non fare promozione e sottrarsi in qualche modo anche dai vantaggi che un'esposizione televisiva o dei concerti può dare. Non tornerebbe mai in video per qualcosa di estemporaneo: se in futuro per qualsiasi motivo lo dovesse fare, lo farebbe a fronte di una grande idea. Nonostante questa scelta, dopo tutti questi anni è acclamata moltissimo anche all'estero, per quello che ha cantato e canta oggi, diventando un pilastro non solo della musica pop ma anche "di genere"».

«Mina prende libere decisioni e anche se poi possiamo più o meno essere d'accordo con lei, alla fine scopriamo che le sue sono sempre le scelte più giuste, è una grande voce ma anche un'artista che capisce molto di musica. Del suo passato non ne parla e credo sia perché non è una donna autocelebrativa. A volte mi stupisco ancora di lei come persona, ancor prima che come la Mina che tutti conosciamo. Basta farci quattro chiacchiere per capire quanto è grande la sua forza». 


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