Samuel: «Vi presento la mia “Brigatabianca”»

In pausa dai Subsonica, pubblica un album da solista

Samuel Romano
21 Gennaio 2021 alle 08:37

Questi mesi difficili non hanno fermato la fame di musica di Samuel. Si è chiuso a comporre, suonare e cantare nel “Golfo mistico”, il suo studio-rifugio torinese. E il 22 gennaio, anticipato dai singoli “Tra un anno” e “Cocoricò”, esce “Brigatabianca”, il secondo album senza i suoi Subsonica.


Il primo album da solista è una boccata d’aria. Con il secondo comincia una carriera?
«Non lo so. Per me fare dischi da solista rappresenta la possibilità di nutrire le mie velleità di essere autore, di scrivere canzoni. Si sono create le condizioni con i collaboratori giusti, la mia “Brigata bianca”, questa truppa multiforme di amici che ha lavorato insieme con me. Ho provato a far convivere le mie varie anime musicali, le influenze che ho assorbito negli anni».

Mi hanno colpito le incursioni nell’hip hop: a “X Factor”, dove è stato giudice nel 2019, diceva spesso che non è il suo mondo.
«Non mi riferivo all’hip hop in assoluto, ma alla trap, il sottogenere attorno a cui orbitavano i Sierra, uno dei miei gruppi in gara. L’hip hop invece, a livello di sonorità, è presente in molte cose che ho fatto. A dire il vero, il mio primo brano inciso era un rap, ma non ero un granché e mi feci subito da parte. In “Brigatabianca” ho avuto l’opportunità di affiancarmi a rapper di grande qualità, come Ensi, Johnny Marsiglia o Willie Peyote, che ha portato il rap nel mondo del cantautorato, ed è stato tutto molto naturale».


Che cosa le ha lasciato l’esperienza da giudice di “X Factor”?
«Ero molto consapevole di quello che andavo a fare. Sapevo che “X Factor” è un programma dove la musica è un pretesto per fare televisione. Non ho mai avuto la pretesa di andare lì per cambiare i gusti del pubblico o “salvare” la musica italiana. La musica non si fa a “X Factor”, ma sui palchi e negli studi di registrazione. Però è stata un’esperienza bellissima, ho conosciuto degli artisti con cui sono rimasto in contatto e che mi fanno ascoltare le loro cose. E poi ho portato due gruppi in finale, credo che non fosse mai successo prima».

E dei Subsonica che mi dice?
«Che certamente torneranno non appena si tornerà alla normalità: con i Subsonica avevamo un tour “tutto esaurito” che è saltato e dovrà essere recuperato. Inoltre abbiamo un contratto con la Sony alla quale dobbiamo ancora un album...».

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