L'album del rapper italo tunisino esce il 20 maggio ed è tutto da scoprire
Singoli come “Walo” e “Fortuna”, usciti ad aprile, avevano messo in chiaro che per la sua terza prova discografica Ghali faceva davvero sul serio, sia sul fronte della ricerca sonora, sia su quello più sfacciatamente pop: “Sensazione Ultra”, che esce il 20 maggio per Atlantic Warner/Sto Records, è senza dubbio la prova più matura del rapper italo tunisino e conferma e amplifica questa sensazione.
Potente anche l’immaginario visivo dell’album, curato in parte da Nabil Elderkin, fotografo e videomaker americano di origini iraniane che ha diretto video di artisti del calibro di Dua Lipa, Kayne West, Kendrick Lamar, Frank Ocean, Travis Scott, The Weeknd e John Legend. «Una cosa a cui tengo molto, essendo fan della nuova cultura italiana, è alzare il livello, collaborare a tutti i livelli con artisti internazionali di spessore», ci spiega Ghali prima di farci sentire il suo disco. «Dal producer, quindi il lavoro sul suono, all'immagine, cercando fotografi che abbiano una visione internazionale e che abbiano lavorato con delle leggende viventi. Nabil è uno di questi, quindi per me è un grande traguardo collaborare con un artista del genere. È giusto che anche gli artisti italiani inizino a fare questo tipo di lavoro».
La cura per l'immagine non ha, però, spostato il fuoco dai suoni. A distanza di più di due anni dal suo ultimo lavoro in studio, il rapper, che ha all’attivo 45 dischi di platino e 13 d'oro, torna con un album composto da dodici tracce che fotografano brillantemente le sue due anime: quella legata all'hip hop, che dal 2016 ha contribuito a renderlo il fenomeno che conosciamo oggi, e quella capace di farsi largo anche tra un pubblico più ampio. «Due anni fa, poco dopo l'uscita di “DNA”, è scoppiata la pandemia ed è stato chiaro che non avremmo potuto portarlo in concerto, fare promozione e tutto quanto. Appena ho capito che i tempi per il ritorno alla normalità si allungavano mi sono chiuso in studio e mi sono messo subito a lavorare a nuovi brani. In questi due anni sono successe un sacco di cose: sono rimasto tanto tempo da solo, sono stato al fianco di due ragazzi che stiamo seguendo con la mia label, Digital Astro e Axel, e che abbiamo coinvolto nel disco. Ho viaggiato, sono andato in Tunisia a lavorare al video di “Wallah” (uscito lo scorso ottobre) e ho iniziato a fare un po' di ricerca di suoni diversi che volevo portare nel disco. Lì ho incontrato Rat Chopper, un producer tunisino molto bravo, e abbiamo lavorato bene. Ne è uscito il primo pezzo del disco, “Bayna”, e sicuramente faremo altre cose in futuro».
Già “Bayna”. Fin dalla prima strofa, interamente in arabo, Ghali, con il supporto del giovane artista tunisino Med Guesmi, ci introduce al suo nuovo viaggio musicale, mettendo in chiaro che nessuna ricerca può prescindere dalle proprie radici, dalla propria appartenenza. La traduzione del titolo è “vederci chiaro” e non poteva essere più azzeccato.
L'album prosegue con “Bravo”, nel quale Ghali torna alle origini del suo sound in un egotrip molto convincente su beat di London On Da Track, al secolo London Tyler Holmes, il producer di Atlanta che collabora spesso con Young Thug, ma che ha anche lavorato con Lil Wayne, Kodak Black, A Boogie Wit Da Hoodie, Gucci Mane, Drake, Post Malone, T.I., 21 Savage, 50 Cent e l'italiano Sfera Ebbasta (“Macarena”). «London mi ha… cresciuto», spiega Ghali, «chi mi conosce sa che musicalmente sono suo “figlio”. Ci siamo trovati in studio a Parigi ed è stato molto bello. Questo per me è fare featuring internazionali. Ci deve essere un coinvolgimento, un contributo».
Dopo “Fortuna”, uno dei pezzi più pop del disco, già uscito come singolo, è la volta di “Free solo”, che prende il nome da un particolare tipo di arrampicata estrema, dove si rinuncia a corde, imbragatura e qualsiasi altra protezione. Prodotta diligentemente dal giovane veneziano Endless, selezionato con un contest sui social dell'artista, e con il featuring di un Marracash sempre puntuale e attuale, la traccia celebra la rivincita del ragazzo di Baggio: «So che vuol dire, oggi che compro la casa dove mamma andava a pulire». Orgoglio sincero, niente spacconate da strada, perché, recita un altro verso, «la strada è di chi la eleva non di chi la degrada».
“Walo”, brano prodotto dall'amico d'infanzia Fawzi, come Ghali ex Troupe D’Elite (con il nome di Fonsie Beat), è per certi aspetti, nella sua complessità, il manifesto sonoro dell'album, ispirato a suoni nordafricani utilizzati soprattutto nelle cerimonie berbere. Il ritornello è un mantra che ripete “Non abbiamo fatto niente” e Ghali spiega perché: «Ogni volta che viaggio mi fermano alle dogane, perdo i voli, mi mettono in una stanza con altri musulmani e mi fanno un sacco di domande assurde. Ogni volta so che mi fermeranno e provo quella orribile sensazione».
Gli chiediamo se, dopo avere introdotto l'arabo nella musica italiana, stia pensando a un progetto per quei mercati. «Mi piacerebbe tanto, ma prendo molto seriamente quello che faccio e sono lento. Voglio ancora crescere in Italia senza mai dimenticare l'altra casa. Dopo sì, lo vorrei, sento che in quel mondo c'è un buco per me e che si può portare qualcosa. Si può fare tanto lì».
Influenze arabe anche nel brano che segue “Moon rage”, con featuring di Axell, giovane talento torinese di origini senegalesi, ex promessa delle giovanili juventine dirottato sulla musica da un incidente. Come recita il testo del brano “era già tutto un piano di Allah”, il destino ha sempre un progetto per chi ha fede in sé stesso.
“Pare”, che si avvale della voce di Madame, parla di bullismo e ci fa entrare nella mente dei cattivi per cercare di capire da dove il male arrivi. La voce della ragazza è uno strumento a sé, mentre Massimo Pericolo, non accreditato, appare a sorpresa. Brano profondo e catchy allo stesso tempo, la formula perfetta.
Se “Crazy” si concede un momento ambientalista appoggiandosi sulle basi leggere di Merk & Kremont, la successiva “Peter Parker” è uno dei momenti più riusciti dell'album anche liricamente, tra consapevolezza delle proprie origini (“siamo figli di mamme che non riescono mai a lasciarsi il passato alle spalle. Corro come Peter Parker”) e orgoglio per i traguardi raggiunti (“dal vendere pezzi sto comprando pezzi d'arte”). Beat del produttore americano Ronny J (Kanye West, XXX Tentacion, Lil Baby, The Weeknd, Lil Pump, Eminem, può bastare?) e featuring del giovane Digital Astro, nato ad Acireale da gentiore marocchini. «Dopo averla scritta ho ragionato sul fatto che non esiste un supereroe arabo. Non c'è!», racconta Ghali. Esiste anche uno Spiderman nero, ma un arabo no. L'unico eroe arabo è una quinta versione di “Lanterna verde” e il suo superpotere sapete qual è ? Fabbricare le armi».
Dopo un altro brano già edito, “Wallah”, altro momento decisamente interessante con “Drari”, nella quale Ghali collabora con il controverso rapper Baby Gang, artista nato a Lecco da genitori marocchini, già al centro delle cronache per qualche “incidente di percorso”. Il brano, il cui titolo significa “ragazzi”, è stato inciso subito dopo la scarcerazione del rapper. «Quando guardo Baby Gang rivedo tanto me, quando non mi si dava la possibilità. C'era un momento in cui nessuno parlava di me, né nel bene né nel male, venivo massacrato. Io sono fan delle nuove generazioni e mi faccio ispirare da loro. Guardo loro e vedo me, capisco anche l'accanimento contro Baby Gang quando sbaglia. Lui è uno che vuole cambiarre il proprio destino, quello a cui è destinato se non fa quello che fa, se non si sbatte per cambiare le cose, se non combatte tutti i giorni. Lui rappresenta tante persone che devono faticare il doppio e se fanno un errore lo pagano di conseguenza».
Il disco si chiude con la title-track “Sensazione ultra”, una ballad psichedelica scritta e registrata in freestyle. «L'album non avrebbe potuto chiamarisi diversamente, perché “Sensazione ultra” è proprio quello che senti, una giostra di sensazioni», precisa Ghali alla fine del suo viaggio. Che procede alla ricerca di un'identità internazionale che oggi, a pieno diritto, reclama con cognizione e convinzione.
Ghali “Estate Tour 2022”
- Mercoledì 20 Luglio 2022 | Marostica @ Marostica Summer Festival
- Sabato 23 Luglio | Rimini @ Rimini Beach Arena
- Sabato 30 Luglio | Matera @ Sonic Park Matera
- Mercoledì 3 Agosto | Gallipoli @ Parco Gondar
- Venerdì 5 Agosto | Catania @ Sotto il Vulcano Fest
- Sabato 6 Agosto | Covaleda @ Spain Soria (Spagna)
- Martedì 9 Agosto | Follonica @ Follonica Summer Nights
- Sabato 11 Agosto | Ascoli Piceno @ Ascoli Summer Festival
- Sabato 13 Agosto | Arbatax @ Arabax Music Festival
- Sabato 10 settembre 2022 | Milano @ Milano Rocks