Sofi Tukker, il debutto con l’album «Treehouse»

Dopo numerosi singoli di successo, tra cui «Drinkee» e «Best Friend», il duo elettronico pubblica (finalmente) il primo progetto discografico

Sofi Tukker  Credit: © Twitter ufficiale
13 Aprile 2018 alle 15:30

Dall'inizio della loro avventura musicale hanno pubblicato un singolo dopo l'altro, come «Drinkee» e «Best Friend», tutti diventati hit di successo. E dopo l'EP «Soft Animals» uscito nel 2016, ora per il duo newyorkese Sofi Tukker è arrivato il momento di debuttare con un album: «Treehouse» esce il 13 aprile e arriva dopo mesi di tournée e una nomination ai Grammy Awards nel 2017 («È folle! Completamente inaspettato, quel giorno non sapevamo del nostro annuncio!» ci aveva raccontato Tucker).

Il disco del duo composto da Sophie Hawley-Weld e Tucker Halpern è un chiaro invito a lasciarsi andare alle emozioni e al ritmo colorato della loro musica. C'è qualcosa di ipnotico nelle dieci tracce che compongono l'album, tutte legate da profondità sonora, da un ritmo incredibilmente orecchiabile e da testi che spaziano dall'inglese al portoghese e il brasiliano.

In un'intervista, i due artisti hanno spiegato come l'ispirazione del nuovo album sia tutta basata sul gioco infantile, dicendo: «Vogliamo che la nostra musica sia un luogo magico e accogliente, dove è possibile fuggire con gli amici e creare le tue regole insieme. Parla anche di "bambini cresciuti" che si ispirano, si incoraggiano a vicenda e giocano insieme. Un gioco leale, dove tutti sono invitati e si è liberi di essere chiunque».

Le canzoni di «Treehouse» sono intime e giocose, sincere e divertenti. Il loro stile eclettico li rende riconoscibili con una miscela di elementi pop ed elettronici che subiscono una costante evoluzione all'interno del disco. Si parte con una premessa: «Fuck they», come si può facilmente intuire, è una celebrazione della creatività del duo con un occhio ai critici, che cercano costantemente di etichettare e sminuire il loro lavoro. «Energia» è il loro marchio di fabbrica: in questo brano fanno buon uso di strumenti originali, come il charango boliviano, e riprendono le sonorità brasiliane grazie alla collaborazione con il poeta Chacal, già avvenuta in «Drinkee» e «Matadora».

Se «Benadryl» esalta l'umorismo del duo, «Batshit» è la prima canzone cantata interamente da Tucker, incursione poetica in «Johny» e «My body hurts» è la traccia dance più contemporanea di tutte. «Solo perché sei vulnerabile, non significa che devi lasciarti sminuire o ridicolizzare» recita il testo di «Baby I'm a queen», il primo singolo del 2018. Una canzone che incita ad essere se stessi, a rialzarsi sempre e non arrendersi mai.

Le canzoni che contengono collaborazioni sono «Good time girl», inedito cantato insieme a Charlie Barker e «Best Friend», brano da oltre 30 milioni di streaming su Spotify che vede la partecipazione di NERVO, Alisa Ueno e i The Knocks («La nostra amicizia con the Knocks è ciò che ci ha dato la sicurezza di poter costruire la nostra carriera musicale» aveva commentato Tucker durante la nostra intervista). 

Il duo newyorkese Sofi Tukker tornerà in Italia per un'unica data: il 13 settembre al Circolo Magnolia di Milano. I biglietti saranno disponibili su Ticketone.it da mercoledì 18 aprile alle ore 11.00 e in tutti i punti vendita Ticketone da sabato 21 aprile.

LA TRACKLIST

1. Fuck they
2. Energia
3. Benadryl
4. Batshit
5. Good time girl (feat. Charlie Barker)
6. Johny
7. My body hurts
8. The dare
9. Baby I'm a queen
10. Best Friend (feat. NERVO, The Knocks & Alisa Ueno)


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