Esce il 10 novembre il nuovo disco della cantante americana, più aggressiva e cupa rispetto al passato

Sono passati 11 anni dall'esordio discografico di Taylor Swift, ma sembra passata una vita: in «Reputation», il suo sesto album in uscita il 10 novembre, non c'è traccia della ragazzina che a 17 anni travolse il mondo del country diventandone la regina indiscussa.
Se era inevitabile un suo graduale passaggio al pop (già compiuto negli ultimi due dischi, «Red» e «1989») quella che incontriamo oggi è una Taylor ancora diversa. La pressione del successo («1989» ha venduto 10 milioni di copie, di cui sei soltanto negli Stati Uniti) l'ha spinta a diventare più aggressiva e cupa (come nel singolo «Look what you made me do», che ha lasciato di stucco molti fan) e a riflettere, anche nei brani, sui temi della fama e, appunto, della reputazione.
? Taylor Swift, il video ufficiale di «Look What You Made Me Do»
Quest'album in realtà è molto vario, attraversa stili e sonorità differenti (tra i produttori c'è un maestro come Max Martin) e non disdegna il romanticismo. Ma Taylor sembra volerci dire: non datemi mai per scontata.
...Ready For It?
Tracklist
1. ...Ready for It?
2. End Game (featuring Ed Sheeran and Future)
3. I Did Something Bad
4. Don't Blame Me
5. Delicate
6. Look What You Made Me Do
7. So It Goes...
8. Gorgeous
9. Getaway Car
10. King of My Heart
11. Dancing with Our Hands Tied
12. Dress
13. This Is Why We Can't Have Nice Things
14. Call It What You Want
15. New Year's Day