Emma Muscat, da “Amici” all’Eurovision Song Contest

È stata scelta per rappresentare il suo paese, Malta, all'evento musicale dell'anno

Emma Muscat
26 Aprile 2022 alle 11:20

Il 12 maggio Emma Muscat, diventata famosa in Italia per aver partecipato nel 2018 ad “Amici”, salirà sul palco del Pala Olimpico di Torino per la semifinale dell'Eurovision Song Contest 2022. È stata scelta infatti lei per rappresentare il suo paese, Malta, all'evento musicale dell'anno.

Emma, da uno a mille, quanto sei elettrizzata?
«Mille! È una grande emozione, sono nervosa ma super gasata. Non vedo l'ora di salire su quel palco e cantare davanti a 200 milioni di persone! Anche se è una competizione, voglio godermi il momento, viverlo con gioia e fare divertire il pubblico».

Per te conta più vincere o partecipare?
«Tutte e due, ma l'importante è fare del mio meglio».

Come ti stai preparando?
«Fisicamente mi sto allenando, provo a camminare ogni giorno e a correre due volte la settimana per il fiato e per scaricare lo stress. È un periodo molto intenso questo perché viaggio tanto. In questo ultimo mese sono stata a Londra, Amsterdam, Barcellona, Madrid e in Israele per i “pre party” in preparazione all'Eurovision: un'esperienza bellissima e gratificante. Il pubblico cantava con me la mia canzone e ho conosciuto tanti altri partecipanti. Anche se un po' di rivalità c'è, alla fine siamo diventati una piccola famiglia. Poi sto preparando il mio abito (disegnato da me!), la coreografia, la scenografia. E sto allenando la voce con il mio maestro».

Chi verrà con te a Torino?
«Il mio team di lavoro e la delegazione maltese. Andiamo per due settimane a Torino dal primo maggio».

Sei sempre stata una fan dell'Eurovision?
«Sì. Per me è un evento che riunisce la famiglia e gli amici. Di solito ci mettiamo a casa sul divano a guardarlo tutti assieme. Sosteniamo Malta e l'Italia, la mia seconda casa».

Come mai non porti “Out of sight”, la canzone che ti ha fatto vincere il festival musicale che ha selezionato il rappresentante maltese all'Eurovision Song Contest?
«È una canzone bella ma molto personale. L'ho scritta per la piccola Emma di 15 anni fa, quando mi dicevano che non potevo fare la cantante, ma io volevo inseguire il mio sogno. È un messaggio di forza e speranza. Però, appena ho vinto, c'è stato un riscontro del pubblico che diceva che non era abbastanza universale. Così ho deciso di portare: “I am what I am”, un inno all'amore per se stessi. È un inedito dell'anno scorso e quando l'ho sentito me ne sono innamorata. Gli ho dato il mio tocco, ho riscritto parte del testo, inserito il piano e introdotto il coro gospel».

Vuoi dire che sul palco suonerai anche il pianoforte?
«Sorpresa! Posso solo dire che sarà una performance molto potente. La canzone è stata scritta per il pubblico e interagirò con lui».

Quanto ti ritrovi nel testo di questa canzone?
«Come dicevo, ho introdotto delle parti personali, ma sembrava scritto da me. Da piccola mi sentivo esclusa dai miei amici, anche a scuola. Non ho mai fatto parte di un gruppo. Io e la mia migliore amica eravamo emarginate, non so perché. La canzone è un inno all'amor proprio».

Hai avuto problemi ad accettare te stessa?
«Tante persone si fermavano all'apparenza, non guardavano quello che c'era dentro di me. Anche durante “Amici” si fermavano all'estetica e non sentivano quello che avevo da dire. La bellezza è positiva ma mi ha limitato un po'».

Chi è oggi Emma Muscat rispetto alla ragazzina che abbiamo conosciuto ad “Amici”?
«Sono passati quattro anni, ma mi sento più matura, reagisco meglio in alcune situazioni della vita. Per esempio, l'odio della gente sui social, i commenti negativi, prima mi devastavano, ora penso che ognuno ha la sua opinione, ma alla fine conta quello che penso io. Mi sento una donna, ora».

Quanto è stato importante il programma di Maria De Filippi per la tua crescita?
«La mia carriera è partita da lì, sono grata a quell'esperienza, anche dal punto di vista personale. Se non l'avessi fatta non sarei cresciuta così tanto».

Sei rimasta in contatto con Maria e gli altri ragazzi?
«Sono rimasta in buoni rapporti quasi con tutti. Ho iniziato a parlare italiano nel programma, ma ci sono voluti quattro mesi prima di riuscirci. Una mattina mi sono svegliata in casetta e ho iniziato a parlare in italiano. Purtroppo era l'ultimo mese e così non ho avuto tanto tempo per parlare con Maria e la redazione, non ho creato il rapporto che aveva con gli altri».

La tua famiglia ti è sempre stata vicina?
«Sì, i miei genitori e mio fratello mi supportano tanto. Sono la mia vita. Mia mamma Rosanna è la persona che mi ha iniziato alla musica, lei è una pianista come mio nonno. È sempre stata dura con me, mi ha spinto a dare il meglio per raggiungere il top, senza accontentarmi mai. Da papà Conrad ho preso lo spirito avventuroso, l'amore per l'adrenalina e lo sport. Mio fratello Kurt è più piccolo di me di due anni, studia all'università e fa il deejay. Abbiamo un rapporto molto speciale. C'è talmente tanta telepatia tra noi che a volte ci spaventa».

Ha detto che sei una sportiva?
«Mi piace fare sport. Ho fatto nuoto, ma ho smesso a 16 anni perché il cloro danneggiava la voce. Ho fatto anche atletica, tennis e sport a scuola».

Eri brava a scuola?
«Andavo bene, ma mi distraevo facilmente per dedicarmi alla musica. Invece di studiare, mentivo a mia mamma e andavo a suonare il piano! Avevo anche iniziato a studiare comunicazione all'università, mi piaceva, ma dopo tre mesi sono entrata ad “Amici” e l'ho lasciata».

Vivi ancora con i tuoi genitori?
«Ho abitato a Milano per diverso tempo, ma poi sono tornata a Malta dai miei a causa della pandemia. Spero di tornare a vivere qui quanto prima, anche se a casa non ci sto mai».

Il 13 maggio uscirà il tuo secondo album “I am Emma”. Cosa puoi anticiparci?
«Sarà un album molto personale, tutto in inglese. Sono molto contenta di cantare nella mia lingua madre. Le canzoni saranno un mix di generi e ognuna di loro significa tanto per me. Includerà anche “I am what I am” e “Out of sight”».

Ora ti aspetta un tour?
«Finito l'Eurovision mi prenderò una settimana di riposo. Poi sicuramente inizieranno i concerti, in Italia e in Europa. Sarà un'estate molto piena!».

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