Festival di Sanremo 1979

Vince Vergnaghi, in gara con la struggente « Amare», un 23enne cantautore piemontese

27 Gennaio 2015 alle 14:29

Tutto quello che di buono aveva saputo costruire Vittorio Salvetti dal ’76 al ’78 viene vanificato da Gianni Ravera nel ’79. Richiamato dopo 8 anni dal Comune di Sanremo, l’ex cantante cancella tutte le novità ntrodotte dal patron del Festivalbar e ripristina le eliminatorie. È tradizionale anche il conduttore, Mike Bongiorno, affiancato nel suo decimo Festival dall’attrice Anna Maria Rizzoli. Su Sorrisi, Mike spiega così questo improvviso ritorno al passato: « Stiamo tornando, me ne sono accorto negli ultimi sei mesi, a quei valori e a quegli affetti che avevamo dimenticato. Anche i ragazzi della contestazione stanno gradatamente cambiando: vogliono ballare e divertirsi con John Travolta, i giovani sono stanchi di tirare sassi. Stiamo forse ritrovando l’unione e l’equilibrio. Ci vorrà un po’ di tempo ma gli Anni 80 saranno diversi dagli Anni 70».

La Rai torna a coprire l’intero evento: le prime due serate solo in radio, la terza anche in tv. Le canzoni in gara sono 22 ma solo 12 accedono alla finale. Abbondano anche quest'anno gli sconosciuti: Lorella Pescerelli, Grimm, Roberta, Gianni Mocchetti, Michele Vicino, Massimo Abbate. In un cast privo di superstar e aperto ai comici (Enrico Beruschi è in gara con « Sarà un fiore»), i più talentosi sono Franco Fanigliulo e Mino Vergnaghi. Il primo, originale e istrionico, presenta « A me mi piace vivere alla grande», brano che prima di arrivare all’Ariston viene censurato: le « foglie di cocaina» citate nel testo originale diventano « bagni di candeggina». Si parla ingiustamente anche di vilipendio alla religione per quattro versi su Gesù.

Vergnaghi, invece, in gara con la struggente « Amare», è un 23enne cantautore piemontese, sponsorizzato alla RiFi, la casa discografica del marito di Iva Zanicchi. Vince lui (indossando una salopette definita da Mike « tuta da giardiniere») alla fine di una serata ricca di ospiti stranieri tra cui Kate Bush e Tina Turner.

Il bilancio complessivo è comunque negativo. Nessuna delle canzoni in gara sfonderà in Hit Parade, a differenza di « Mi scappa la pipì papà», cantata fuori gara da Pippo Franco, che arriverà al primo posto in classifica. Gli Anni 70, il peggior decennio nella storia del Festival, si chiudono in tono minore. Ma le cose, per fortuna, sono sul punto di cambiare.

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