Festival di Sanremo 1992

La finale vede il trionfo di Luca Barbarossa, al suo quinto Festival, con « Portami a ballare». Mia Martini, la favorita della vigilia, è solo seconda, davanti a Paolo Vallesi, terzo con « La forza della vita»

27 Gennaio 2015 alle 15:12

La prima edizione organizzata dalla Rai arriva al nastro di partenza, il 26 febbraio, con il fiatone. Il cast dei cantanti, infatti, è stato definito solo pochi giorni prima. La selezione finale è stata fatta dalle due società (la Publispei di Carlo Bixio e Gianni Ravera, la OAI di Adriano Aragoz- zini) alle quali la Rai ha affidato la direzione arti- stica. Lo stesso conduttore, Pippo Baudo (al suo ritorno dopo cinque anni di « esilio»), è stato nominato all’ultimo momento dopo il rifiuto di Renzo Ar- bore. Accanto a Baudo ci sono Milly Carlucci, Alba Parietti e l’attrice danese Brigitte Nielsen, ex moglie di Sylvester Stallone. Per la prima volta in 13 anni, nessuna delle canzoni in gara accede di diritto alla finale del sabato. Le serate di mercoledì, giovedì e venerdì sono vere e proprie eliminatorie durante le quali le giurie bocciano 9 Campioni su 24 e 9 Novità su 18.

Il Festival si apre con l’incursione in platea di Mario Appignani, meglio noto come Cavallo Pazzo, disturbatore professionista che fa in tempo a urlare « Il Festival è truccato, vince Fausto Leali!» prima di essere trascinato via dalla sicurezza. In realtà la vera favorita della 42a edizione è Mia Martini con « Gli uomini non cambiano». I bocciati della prima serata sono Pupo (in gara con il suo vero nome Enzo Ghinazzi), Scialpi e la Formula Tre, mentre i più applauditi sono Aleandro Baldi e Francesca Alotta, in concorso tra le Novità con « Non amarmi». Al termine va in onda il « Dopofestival», un talk show sulla kermesse, in diretta dal Teatro Centrale di Sanremo, condotto da Baudo con Sandro Ciotti, Vincenzo Mollica, Luciano De Crescenzo e l’irriverente Gianni Ippoliti.

La seconda serata si conclude con l’eliminazione degli ex vincitori Ricchi e Poveri (bocciati per la prima volta, non torneranno più a Sanremo), di Mino Reitano e della Nuova Compagnia di Canto Popolare, vincitori del Premio della Critica. Nella penultima serata vengono eliminati l’inedita coppia Giorgio Faletti-Orietta Berti, Paolo Mengoli e Lina Sastri.

La finale vede il trionfo di Luca Barbarossa, al suo quinto Festival, con « Portami a ballare», delicato omaggio a sua madre Annamaria. « Non sono certa- mente un mammone» dichiara a Sorrisi il cantautore romano. «È da quando ho sedici anni che scappo. “Por- tami a ballare” nasce da una considerazione adulta: quella di chiedersi con tenerezza se tua madre è felice e soddisfatta della sua vita, visto che le donne di quella generazione hanno dovuto fare molte rinunce. Per la gelosia di un uomo, per i figli o per dei tabù culturali hanno spesso accantonato ogni gratificazione personale. Penso che il significato della canzone sia stato un po’ troppo banalizzato. Forse però sono anche riu- scito a dimostrare l’affetto per mia madre molto meglio in una canzone che nella realtà. Nella vita di tutti i giorni chissà quante volte ho mancato».

Mia Martini, la favorita della vigilia, è solo seconda, davanti a Paolo Vallesi, terzo con « La forza della vita», brano al quale le classifiche daranno il titolo di vincitore morale di questa edizione. Tra le Novità trionfa il duo Aleandro Baldi - Francesca Alotta con « Non amarmi». Le giurie danno loro la media del 8.8, superiore di un punto a quella di Barbarossa (7.8). Nelle settimane successive il brano diventerà un tormentone e, sei anni dopo, Jennifer Lopez ne inciderà una versione in spagnolo con il futuro marito Marc Anthony. Alla fine, però, il più soddisfatto di tutti è Pippo Baudo: con lui gli ascolti del Festival sono tornati a salire. E negli anni successivi il suo legame con Sanremo sarà sempre più forte.

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