Festival di Sanremo 2006

Trionfa Povia con « Vorrei avere il becco», davanti ai Nomadi e ad Anna Tatangelo

27 Gennaio 2015 alle 15:26

L’impianto costruito da Paolo Bonolis e Gianmarco Mazzi nel 2005 viene sostanzialmente mantenuto per l’edizione successiva. I 30 artisti in gara nel 2006 sono divisi in quattro categorie: 6 Uomini, 6 Donne, 6 Gruppi e 12 Giovani. Solo i due più votati di ogni gruppo arrivano alla finale, per un totale di otto canzoni, il numero più basso di sempre. Per la conduzione, la scelta di Raiuno cade sul comico toscano Giorgio Panariello, affiancato da Ilary Blasi e Victoria Cabello.

I big sono invitati direttamente da Panariello e Mazzi mentre i Giovani sono selezionati da una commissione artistica. L’abolizione della categoria Classic rende il cast molto più radiofonico di quello del 2005. Ne è la prova la presenza di artisti come Povia, Gianluca Grignani, Alex Britti, Zero Assoluto, Sugarfree e Dolcenera. Quest’ultima torna all’Ariston da favorita: poche settimane prima ha vinto la seconda edizione del reality «Music Farm». Tra i veterani si fanno notare i Nomadi, al Festival dopo 35 anni di assenza, e Anna Oxa, che si nega alla stampa (neppure Sorrisi riesce a pubblicare il testo della sua canzone, « Processo a me stessa», scritto da Pasquale Panella) e pretende di provare sempre a porte chiuse. Dopo una prima serata deludente (i più criticati, lo stesso Panariello e uno svogliato John Travolta), il Festival riprende quota con le prime eliminazioni (Oxa, Grignani e Mario Venuti) e un’emozionante performance di Riccardo Cocciante, arrivato all’Ariston per ritirare un meritato premio alla carriera.

Gli ascolti, tuttavia, crollano. Lo spettacolo migliora ulteriormente nella terza serata, aperta da Leonardo Pieraccioni (amico fraterno del conduttore) che annuncia il (finto) ritiro di Panariello: «Ha deciso di lasciare perché era stufo di tutte le polemiche che hanno accompagnato quest’edizione. Dicono che hanno dato troppi soldi agli artisti stranieri ed è vero. Quel che non hanno spiegato è che John Travolta non è stato pagato in contanti, ma con le fiche del casinò. Gliene hanno dato un quintale e mezzo». È un successo anche la serata dei duetti e delle rivisitazioni, che fa salire le quotazioni dei Nomadi e della loro « Dove si va» (una poesia sul dramma di chi vive quotidianamente l'orrore della guerra), interpretata con Roberto Vecchioni.

Ma in finale (ospiti Andrea Bocelli, Eros Ramazzotti e Laura Pausini) trionfa Povia con « Vorrei avere il becco», davanti alla band emiliana, ad Anna Tatangelo (« Essere una donna») e a Riccardo Maffoni (« Sole negli occhi»), primo tra i Giovani. Nei giorni successivi gli Zero Assoluto (Matteo Maffucci e Thomas De Gasperi») conquistano le classifiche sia in radio sia nei negozi con « Svegliarsi una mattina».

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